Finalmente su Cinema e film recensisco Avatar, il film più atteso dell’ultima stagione.
Potrei iniziare la recensione dicendo che il ritardo è stato causato dalla mia volontà di vederlo non in 3D al cinema, ma in pace a casa mia, evitando dunque l’effetto spettacolaristico del grande schermo e offrendo così una recensione più equilibrata e obiettiva... ma a dire il vero semplicemente al cinema mesi fa me lo sono perso e quindi l’ho guardato solo ora.
Comunque, presumo che non ci sia bisogno di presentazioni, essendosi trattato dell’evento cinematografico dell’ultimo anno.
Ad ogni buon conto, ecco in breve la trama: in un prossimo futuro,
Jake Sully (
Sam Worthington; Scontro tra titani), marine dell’esercito statunitense, viene convocato per una missione molto speciale sul pianeta
Pandora, nel sistema stellare di Alpha Centauri, distante circa 44 anni luce dalla Terra.
L’obiettivo della missione è un minerale presente in abbondanza su quel pianeta, ossia l’unobtanium.
L’inconveniente è dato dal fatto che il suddetto pianeta è abitato dalla specie dei Navi, degli umanoidi molto alti e longilinei di colore bluastro dallo sviluppo tecnologico piuttosto arretrato (almeno, agli occhi degli uomini).
Tanto che le menti dietro l’operazione, ossia il Colonnello Quaritch e il dirigente Parker Selfridge, iniziano a perdere la pazienza per le continue difficoltà di comunicazione... e il problema principale è che il grosso del giacimento minerale si trova proprio sotto il luogo in cui vive la specie indigena.
La missione di Jake è proprio quella di infiltrarsi tra di loro, utilizzando un corpo navi nel quale è momentaneamente installata la sua coscienza, portando alla base informazioni utili, o nel senso delle buone (convincerli a spostarsi) o nel senso delle cattive (sapere dove attaccare).
Tuttavia non tutto va come da programma, specialmente a causa della nativa Neytiri…
Comincio col sottolineare come, durante la visione di
Avatar, a metà tra animazione e recitazione reale ma con la prima delle due prevalente, non potessi fare a meno di ripensare, causa la presenza di alcuni attori, a determinate produzioni precedenti, come
Alien (per via di
Sigourney Weaver),
Lost o
Friends (per via di due personaggi secondari): questo non aiuta molto a calarsi nella finzione scenica.
A proposito di Sigourney Weaver: in Alien ha ospitato un alieno dentro di sé, in Ghostbusters è stata posseduta da un demone e in Avatar ha lei stessa posseduto un corpo esterno al suo; coincidenze interessanti.
Giacché ci sono, sottolineo un’altra cosa:
Avatar mi ha ricordato molto da vicino un’altra produzione, ossia il francese
I figli della pioggia, bellissimo film d’animazione di qualche anno fa (2003): in entrambi i casi abbiamo un film d’animazione, un storia fantascientifica, la presenza sul medesimo pianeta di due razze, l’amore tra l’uomo di una razza e la donna di un’altra (bluastra e longilinea anch'essa), la tematica bellica e la tematica ecologista.
Sarà pure una coincidenza, ma sono parecchi elementi... senza contare che il film è stato accostato anche al romanzo di
Ursula Le Guin Il mondo della foresta, col quale ugualmente condivide svariati elementi.
Visto che sto citando i riferimenti, vi è da dire anche che il film ruba il titolo alla serie d'animazione
Avatar - La leggenda di Aang (uscita qualche anno prima)... oltre che alla cultura induista. E non solo: ruba il nome "Pandora" a un videogioco uscito poco prima del film: difatti, anche nel videogioco in questione,
Borderlands, c'era un pianeta chiamato "Pandora".
Insomma, James Cameron o chi per lui ha copiato idee e nomi a destra e a manca: occorre essere onesti e dirlo.
Ad ogni modo, veniamo al film in sé e per sé.
La trama è interessante e appassionante.
La realizzazione tecnica è, come da copione, notevole.
I personaggi rimangono ben impressi, soprattutto nella versione animata.
La valutazione, a costo di essere stringato, è dunque elevata, anche se al film sconto un mezzo punto per via della scarsa originalità e dei troppi elementi in comune con qualche opera precedente.
Ma forse essere originali in tutto è veramente difficile, data la produzione precedente di libri e film; accontentiamoci allora del fatto che Avatar è senza dubbio un ottimo film, che dura molto ma che mantiene quello che promette il suo battage pubblicitario… anche senza 3D.
Chiudo le recensione con qualche frase dal vago sapore esistenziale (ma già il titolo del film sembra testimoniare qualcosa in tale senso, così come il fatto che una consapevolezza venga ospitata da un corpo fisico perfetto per lei ma non per altre, ciò che corrisponde al principio dell'incarnazione nella materia). Altri temi di valore: i segnali dell'esistenza, il contatto con la natura e con la vita, una sorta di mente collettiva (sia nel senso che il pianeta è definito come una sorta di rete globale che connette tutto, come fosse un internet biologico, sia nel senso che dietro tutto quanto vi sarebbe la medesima energia-divinità).
Prima delle citazioni, un'osservazione: i Navi chiamano gli esseri umani "i cammina nei sogni"... come a dire che sono addormentati.
"È difficile riempire una coppa che è già piena."
"Voi non vedete.
Nessuno può insegnarti a vedere."
"Devo ascoltare il mio corpo per sapere cosa fare."
"Questo è il luogo dove le preghiere vengono ascoltate."
"I miei piedi stanno diventando più forti; riesco a correre ogni giorno più lontano.
Devo ascoltare il mio corpo per sapere cosa fare."
"Lei parla di una rete di energia che scorre dentro tutte le creature viventi. Dice che tutta l'energia è solo in prestito, e che un giorno bisogna restituirla."
"Adesso è tutto alla rovescia: lì fuori è il mondo vero e qui dentro è il sogno."
"Ogni persona nasce due volte."
"Io ora sono con te.
Siamo uniti per sempre."
"Prima o poi ti devi svegliare."
Fosco Del Nero
Titolo: Avatar (Avatar).
Genere: animazione, fantascienza, fantastico, sentimentale.
Regista: Ron Howard.
Attori: Sam Worthington, Zoe Saldana, Sigourney Weaver, Michelle Rodriguez, Stephen Lang, Giovanni Ribisi, Wes Studi, Laz Alonso, Joel Moore, C.C.H. Pounder, Peter Mensah.
Anno: 2009.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi:
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