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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 19 febbraio 2019

La fabbrica di cioccolato - Tim Burton

Da poco ho visto un vecchio film con Gene Wilder, ossia il classico della comicità Frankenstein  Junior, mentre oggi mi vedo un film che ha molto a che fare con Gene Wilder, pur non avendolo come protagonista: parlo de La fabbrica di cioccolato, il rifacimento del celebre Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato girato da Tim Burton nel 2005.
Protagonista assoluto Johnny Depp… come spesso capita con Tim Burton.

Parto da una considerazione: apprezzo moltissimo Tim Burton come regista, e d’altronde è una cosa inevitabile quando una persona dirige film come Big fish oppure Il mistero di Sleepy Hollow, senza dimenticare le bellissime incursioni nel mondo dell’animazione con La sposa cadavere o Nightmare before Christmas (da lui non diretto, ma scritto). E apprezzo molto anche Johnny Depp come attore, e anche questa è cosa inevitabile (La nona porta, I pirati dei Caraibi - La maledizione della prima luna, Ed Wood, Edward mani di forbice, etc).

Eppure… eppure La fabbrica di cioccolato è un clamoroso buco nell’acqua.
Non parlo degli incassi o del successo presso il pubblico o la critica, fattori che ignoro e che potranno andare pure in direzione opposta, ma proprio dell’essenza del film, il quale mostra il decadimento del livello di bellezza e di profondità della società umana, e rispetto a soli pochi decenni prima… e finanche con uno dei più brillanti registi di Hollywood dietro la macchina da presa.

Difatti, mentre Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato era un film ispirato, con degli insegnamenti (ricordiamo che è tratto da un testo di Road Dahl, scrittore per l’infanzia), nonché un certo livello di bellezza (ricordiamo la colonna sonora letteralmente memorabile, e che sarebbe stata una buona idea mantenere anche in questo remake), La fabbrica di cioccolato è una replica che perde bellezza e profondità e punta tutto sugli effetti speciali da un lato e sulla mimica facciale di Depp dall’altro.

Per carità: ambo le cose son di valore, così come son belli costumi e fotografia… ma il punto è che il film si è proprio perso per strada, e per di più si è trasformato il personaggio di Willy Wonka da figura centrata e solida, ciò che a mio avviso era il perno del film originario, a figura un po’ ridicola e squilibrata, letteralmente riscritta rispetto alla storia originaria, esposta giusto per intrattenere il pubblico con qualche bizzarria. Con successo, temo.

Davvero male: purtroppo gli ultimi decenni hanno portato con sé un abbassamento del livello generale di estetica e profondità, che si riflette anche nel cinema… ed è così che si spiegano rifacimenti di classici come questo o I fantastici viaggi di Gulliver, l’ultimo film che avevo visto prima di questo e che parimenti riflette bene il decadimento tra le produzioni passate (di libri o film) e quelle contemporanee destinate alla massa.

Ma va bene; attendiamo la ripresa.

Fosco Del Nero



Titolo: La fabbrica di cioccolato (Charlie and the Chocolate Factory).
Genere: fantasy, commedia.
Regista: Tim Burton.
Attori: Johnny Depp, Freddie Highmore, Helena Bonham Carter, David Kelly, Deep Roy, Christopher Lee, AnnaSophia Robb, Noah Taylor.
Anno: 2005.
Voto: 4.
Dove lo trovi: qui.


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