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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 5 febbraio 2020

Bella di giorno - Luis Bunuel

Mi pare che mi fossi segnato Bella di giorno, film del 1967, poiché veniva segnalato come una delle opere più importanti di Luis Bunuel, il regista spagnolo che avevo già apprezzato ne La via lattea, Il fascino discreto della borghesia e Quell’oscuro oggetto del desiderio, in ordine di visione e anche di gradimento.

Anche Bella di giorno mi è piaciuto: come bellezza visiva, intensità e indagine psicologica è un gran film, per quanto triste in quanto al suo argomento centrale.

Andiamo subito a tratteggiarne per sommi capi la trama: Séverine Serizy (Catherine Deneuve; La mia droga si chiama Julie, 8 donne e un mistero, Dio esiste e vive a Bruxelles) è la giovane moglie di un dottore, Pierre Serizy (Jean Sorel; Un piede in paradiso), e in teoria non potrebbe chiedere di più dalla vita: è giovane, bella, amata dal marito, vive nel lusso e ha tutto il tempo che vuole, non dovendo lavorare.
Tuttavia, la donna, esternamente elegante e raffinata, vive dei turbamenti interiori molto profondi, legati probabilmente a un abuso ricevuto durante l’infanzia (una delle scene censurate al tempo, insieme a scene di nudo), il quale è probabilmente responsabile del fatto che lei si sente sporca e immeritevole.
Nella vita da sveglia, pur amando suo marito, lo tiene a distanza, sia affettivamente sia sessualmente, tanto che i due dormono in letti singoli (usanza comunque non troppo strana in passato); nella vita di notte, nei suoi sogni, si immagina scene di violenza e di umiliazione, unico modo in cui riesce ad “accendersi”.
A un certo punto arriva a vivere anche da sveglia tale umiliazione, decidendo di prostituirsi in un’elegante casa di appuntamenti, gestita da Madame Anais.
Ma i nodi prima o poi vengono al pettine, sotto forma di giovane uomo, per giunta criminale, che si innamora di lei e che la vorrebbe tutta per lui, e sotto forma di conoscente di suo marito che intende riferire tutto all’uomo.

Bella di giorno al tempo ebbe molti problemi, com’era prevedibile considerando sia il tema scottante sia le scene di nudo più o meno velato (comunque inferiori alla gran parte delle produzioni odierne): il film fu censurato, persino in modo tale da farne perdere almeno in parte il senso, e a Cannes fu fischiato a fine proiezione.
In compenso, a Venezia vinse il Leone d’Oro, fu considerato eccellente dagli specialisti nella sua analisi psicologica, ed è rimasto nel tempo come uno dei film più importanti di Bunuel… e infatti l’ho trovato per questo motivo.

Bella di giorno è un film che propone molta bellezza: quella elegantissima della Parigi degli anni “60, quella di un ambiente colto e raffinato, quella della stessa Catherine Deneuve, icona di bellezza ed eleganza… e, per quanto in modo triste, anche quella di una persona che ha avuto un vissuto difficile e cerca in qualche  modo di superarlo, con una sorta di psicanalisi fai-da-te condotta nella vita reale.

Unica criticità del film: esso inizia con una scena di sogno che tuttavia, sulle prime, potrebbe essere scambiata con un flashforward (quanto accade dopo, il contrario del flashback), col film che dopo ritorna sulle sue. Invece, la prima scena è uno dei tanti sogni di violenza e auto-umiliazione che prova la protagonista, che smette di sognarli verso il finale, quando il suo problema sembra essersi risolto… per quanto in modo bizzarro e critico: in questo senso, il film non spiega se l’incidente finale sia un premio o una punizione.

Ad ogni modo, Bella di giorno è davvero bella, e Luis Bunuel era un grande regista, attentissimo alle tendenze sociali e psicologiche.
Mi vedrò altrui suoi film, ripescandoli dalle pieghe non troppo conosciute del passato.

Fosco Del Nero



Titolo: Bella di giorno (Belle de jour)
Genere: drammatico, psicologico.
Regista: Luis Bunuel.
Attori: Catherine Deneuve, Francisco Rabal, Michel Piccoli, Geneviève Page, Georges Marchal,Jean Sorel, Pierre Clémenti, Françoise Fabian, Francis Blanche, Macha Méril.
Anno: 1967.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: qui.


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