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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 28 settembre 2021

Source code - Duncan Jones

Source code è il secondo film di Duncan Jones che recensisco nel blog, dopo Moon, che era stato il suo esordio alla regia, e Warcraft - L'inizio, più recente e deludente.
Per la cronaca, Duncan Jones è il figlio di David Bowie, ed evidentemente preferisce il cinema alla musica, dimostrando comunque una certa inventiva.

Source code parte da premesse molto originali per il cinema, che in realtà hanno più le caratteristiche di un videogioco: un personaggio si sveglia in una certa situazione e ha otto minuti per ottenere un certo risultato, affatto facile. I suoi primi tentativi saranno esplorativi, per dir così, ma poi, una volta conosciuto meglio il contesto interattivo, egli potrà riuscire nel suo intento.

Ecco la trama sommaria di Source code: in un futuro imprecisato è stata sviluppata una certa tecnologia, il “source code” per l’appunto, in grado di far rivivere all’infinito a una certa coscienza gli ultimi otto minuti della vita di un’altra persona, a patto di avere alcuni parametri di compatibilità non meglio precisati.
Se la teoria non è ben spiegata (e ovviamente non potrebbe esserlo, perché siamo ben oltre la fantascienza, e proprio nel campo dell’impossibile), la situazione è quella per cui tale Colter Stevens (Jake Gyllenhaal; Donnie Darko, Prince of Persia - Le sabbie del tempo, I segreti di Brokeback Mountain), militare dell’esercito statunitense che si trovava in missione in Afghanistan (anche sul tipo di missione si trattasse non viene detto niente nel film…), si risveglia nel corpo di tale Sean Fentress, che viaggiava in un treno diretto a Chicago il quale dopo pochi minuti esploderà per via di una bomba collocata al suo interno. La missione del Capitano Stevens sarà di individuare l’attentatore, in modo che nella realtà al di fuori degli otto minuti egli possa essere arrestato e gli sia impedito di piazzare altri ordigni, salvando così migliaia di vite. 

Source code è un film interessante; ben studiato, ben girato e con un’ottima tensione scenica lungo tutta la sua durata.
Il suo maggior difetto è quello di partire da premesse non solo fantascientifiche, ma del tutto assurde: un uomo è considerato morto (peraltro, senza gambe, senza bacino, senza braccia) ma la sua coscienza viene tenuta in vita (ma allora non era morto) e poi trasferita negli ultimi otto minuti di vita di una persona morta (questa forse morta veramente) allo scopo di scoprire qualcosa per modificare poi la realtà… e non sto nemmeno considerando il finale che comprende il concetto di universi paralleli-linee temporali alternative ma capaci di interagire tra di loro in diversi sensi. Ci sarebbe anche un discorso di preveggenza, ma su questo sorvoliamo.
Con una robusta sospensione dell’incredulità, comunque, ci si può godere lo scenario proposto da Duncan Jones, che propone sia idee, sia azione che emozioni… e anzi soprattutto queste, mettendosi al riparo dal comporre un film intellettuale, ma anche dal portarne avanti uno troppo emotivo e melodrammatico.

Non manca il clamoroso lieto fine tipico del cinema americano; clamoroso non tanto per l’originalità, quanto perché mette a seria prova l’incredulità di cui sopra.

A parte questo dettaglio, Source code di Duncan Jones è un buon film, il quale peraltro è girato, almeno io credo, con non troppi mezzi economici, e anche con un cast ridotto.
A questo riguardo, buone le prove di Jake Gyllenhaal e Michelle Monaghan, protagonisti della scena degli otto minuti.

Fosco Del Nero



Titolo: Source code (Source code).
Genere: fantascienza, drammatico.
Regista: Duncan Jones.
Attori: Jake Gyllenhaal, Michelle Monaghan, Vera Farmiga, Jeffrey Wright, Brent Skagford, Cas Anvar, Michael Arden, Russell Peters, Joe Cobden, Gordon Masten, Neil Napier.
Anno: 2012.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.



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