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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

giovedì 16 ottobre 2008

Interstate 60 - Bob Gale

Ecco un altro film speciale: Interstate 60.

Quando incontro, e spesso per puro caso, film semisconosciuti del valore di Existenz, Pleasantville, La battaglia di Shaker Heights, Interstate 60, etc, non posso che essere contento: non c’è niente di più bello che trovare un gioiello in modo inaspettato.

Certo, se avessi dato un’occhiata alle firme del film, regia di Bob Gale e collaborazione di Robert Zemeckis, avrei dovuto capire che non ero di fronte a un prodotto qualunque.

Se poi avessi visto, nella lista degli attori, Cristopher Lloyd (Ritorno al futuro, Ritorno al futuro 2, Ritorno al futuro 3Chi ha incastrato Roger RabbitLa famiglia Addams, La famiglia Addams 2), Gary Oldman (nientemeno che Dracula), Amy Smart (La battaglia di Shaker Heights, The butterfly effect) e persino Michael J. Fox (anche per lui l'intera saga di Ritorno al futuro), per quanto quest'ultimo solo in un cameo, avrei dovuto avere la certezza che Interstate 60 era un ottimo film.

Persino le parti secondarie sono interpretate da attori di spicco: da Chris Cooper (il colonnello omosessuale di American beauty) a Kurt Russell (Stargate, Tango e Cash).

Ma veniamo al film: perché Interstate 60 è un ottimo film?

Interstate 60 è un film eccellente, non solo ottimo, perché stravolge le carte in tavola (letteralmente, giacché una scena con delle carte dal gioco spiega la filosofia che sta dietro al film), mostrando al suo protagonista, Neal Oliver (James Marsden; The box), che la vita è colma di segnali, di indizi, che sta a noi interpretare e cogliere al volo.
Come gli spiega Ray (Cristopher Lloyd), ci hanno insegnato che le picche sono nere e i cuori rossi… ma non necessariamente nella realtà le cose stanno così: sta a noi, dunque, aprire la mente e cercare di sintonizzarci con la vita.

La persona più sintonizzata di tutti sulla vita e sulla Statale 60 è O.W. Grant (un Gary Oldman che così ispirato non lo si vedeva dal Dracula di Francis Ford Coppola), bizzarro personaggio ben vestito e fumatore di altrettanto bizzarre pipe, capace di esaudire i desideri della gente.
Il fatto è che li esaudisce a modo suo…

La Statale 60, dal canto suo, è una strada fuori mappa, con città fuori mappa e personaggi che invece sono fuori di testa, dall’imprenditore Robert Wilson Cody all’avvocatessa Valerie McCabe allo Sceriffo Ives.
Per non parlare degli stessi Ray e O.W. Grant...

Tale originalità tuttavia è "solo" sceneggiatura, ma Interstate 60 è di più: è un film sulle possibilità della vita e su quelle di ogni singola persona, che parla di intuizione (interiore) e di sincronicità (esteriori), della propria creazione-creatività e del flusso della vita, della presenza e del coraggio, della perfezione dell'esistenza.
Chiudo la recensione con alcune citazioni estratte dal film.

"Vediamo quello che ci aspettiamo di vedere, non necessariamente quello che c’è in realtà."

"Ci chiediamo quante altre cose ci siano, proprio di fronte a noi, segni, suoni e profumi, che non riusciamo a sentire solo perché non ci siamo abituati."

"Se volessi qualcosa di diverso, farei qualcos'altro."

"È ora di svegliarsi."

"Ti sei svegliato, Neal?
Potrebbe essere il primo risveglio della tua vita."

"Il viaggio della vita comprende sempre l'eventualità della morte."

"Come trovare una strada che non esiste?
Decisi di andare a vedere dove si sarebbe trovata se fosse esistita."

"Non si trovano i luoghi più nascosti limitandosi alle strade trafficate."

"Ogni evento è inevitabile... se non lo fosse non accadrebbe."

"No, non mi basta; voglio una spiegazione più plausibile."
"Ah, più plausibile? Ok. Che ne pensi di una dimensione parallela? Oppure è tutto un sogno, oppure ha qualcosa a che fare col tuo desiderio, o forse sei in coma per una botta in testa, o magari sei già morto."

"Lungo una strada il passato, il presente e il futuro, i se e i magari, le strade non imboccate, tutto converge e tutto si confonde."

"Io sono entrato in sintonia."

"Non è una cosa personale: io prendo in giro tutti. Sono fatto così... e lo raccomando caldamente come  infinita risorsa di divertimento."

"Perché lo fa?"
"Mi diverto: dovremmo sempre fare qualcosa che ci diverte."

"Il mondo è un posto molto diverso quando non devi pensare costantemente al sesso o a rispondere sessualmente a ogni cosa."

"Quando Colombo salpò non sapeva se avrebbe trovato il vento."

"Ho il tempo di inseguire un sogno?"
"Sei tu l'autista."

"È così che vanno a finire le favole: il bel principe che libera la principessa dalla prigione del castello."

Un ultimo appunto: i drogati di Benton, che scelgono l'illusione e l'addormentamento della coscienza piuttosto che la realtà, hanno tutti un codice a barre sul polso. 
Lo sceriffo della città, a tal riguardo, dice: "Paradossale, eh? Gli americani hanno combattuto per la libertà, per eliminare la schiavitù, e alcuni cosa scelgono di fare della loro vita? Diventare schiavi". Uno spunto alquanto attuale.

Fosco Del Nero




Titolo: Interstate 60 (Interstate 60).
Genere: fantastico, surreale, commedia.
Regista: Bob Gale.
Attori: James Marsden, Amy Smart, Gary Oldman, Christopher Lloyd, Matthew Edison, Chris Cooper, Michael J. Fox, Kurt Russell.
Anno: 2002.
Voto: 8.5.
Dove lo trovi: qui.

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