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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 3 marzo 2020

Stargate - Roland Emmerich

È sempre interessante rivedere con l’occhio di vista adulto, che si spera sia adulto non solo per motivi anagrafici ma per altri e più importanti motivi, un film che si è amato durante la propria adolescenza.
Nel caso specifico, avevo quindici anni quando, nel 1994, uscì Stargate, all’epoca uno dei rari colossal di fantascienza, e all’epoca uno dei miei film preferiti.

A volte il tempo è gentile, e la bellezza del film rimane intatta, evidentemente perché non si basava su effetti speciali all’epoca sorprendenti o su una qualche moda del momento (penso ad esempio a LabyrinthGhostbustersPiramide di pauraRicomincio da capoAlienRitorno al futuro: tutti film rimasti inalterati nella loro bellezza), mentre altre volte il tempo è ingeneroso, freddo giustiziere (Robocop, per dire, oggi è inguardabile).
In altri casi ancora, invece, si sta a metà strada: il film ha un suo valore, ma non tanto quanto si pensava da ragazzini (penso a Terminator, La mummia, Il quinto elementoI Goonies).

Per Stargate vale quest’ultimo discorso.
Senza dubbio al tempo gli effetti speciali erano notevoli, ma oggi decadono a semplici e persino ingenui in certi frangenti, il ritmo è buono e sufficientemente incalzante, inoltre l’idea di fondo degli stargate è brillante, e non a caso ha dato il via a un franchise comprensivo di serie tv e serie animata, nonché seguiti di minor livello. Ancora, alcune recitazioni sono validissime…

… ma altre no, e inoltre il film palesa evidenti difetti nella sceneggiatura, che lo rendono in alcuni frangenti semplicistico (per non parlare del fatto che la cultura e il ricco pantheon di divinità egizio è ridotto al solo Ra, come se non vi fosse stato nient’altro).
Inoltre, lo stile all’americana, mezzo melodrammatico e mezzo statunitensecentrico, ogni tanto fa capolino e toglie fascino all'opera (il colonnello grand’uomo che insegna a fumare a un ragazzino indigeno; il popolo che al momento dell’addio fa il saluto militare “terrestre”; il cattivo dall’aria piuttosto efebico-omosessuale (è circondato da bambini, ragazzini e forti guerrieri muscolosi, senza nemmeno una donna in giro), etc.

Ma andiamo a vedere la trama sommaria di Stargate: la storia prende le mosse nientemeno che nell’8000 a.C., quando un alieno morente, l’ultimo della sua razza, scende sulla Terra, nel Nord Africa, e rapisce un ragazzo del cui corpo si impossessa, stabilendovisi lui e divenendo virtualmente immortale grazie a una tecnologia in grado di riparare e rinnovare tutti i corpi (tranne che il suo originario, a quanto pare, ma forse la tecnologia era fin dal principio disegnata sul corpo umano...). A quel punto, dall’alto della sua superiore tecnologia, si mostra come dio, l’egiziano Ra, e viene adorato dalla popolazione per millenni. Parte di essa viene spostata su un altro pianeta affinché lavori nell’estrazione di un metallo particolarmente prezioso per l’alieno, finché l’alieno stesso finisce per rifugiarsi su quel pianeta dopo che una rivolta dei terrestri lo costrinse a scappare.
Nel 1929 l’archeologo Robert Langford, attentamente osservato dalla figlia Catherine, scopre lo stargate terrestre, ossia l’artefatto alieno che permette di passare da un mondo a un altro dotato di uguale stargate, previa indicazione della rotta, su cui l’esercito (ovviamente l’esercito statunitense) inizia a studiare.
Arriviamo così al 1994, tempo di svolgimento della storia, in cui Catherine, ora anziana, collabora con l’esercito stesso al fine di svelare finalmente il mistero dello stargate, e magari riuscire ad utilizzarlo. A tal scopo recluta il promettente giovane studioso Daniel Jackson, che in breve tempo, grazie a conoscenza, apertura mentale, intuito e anche fortuna, riesce a venire a capo del mistero: lo stargate ora è funzionante, e viene approntata una spedizione comandata dal Colonnello Jonathan O'Neill, di cui fa parte lo stesso Jackson come esperto di lingue e simboli.
Il gruppo umano verrà a contatto con una civiltà umana arretrata, con un’altra piramide, e soprattutto con Ra in persona… ossia l’alieno ancora vivente nel corpo del ragazzetto nordafricano (e, a questo proposito, devo dire che il casting per il suddetto ragazzetto, abbinato alla voce cavernosa, è stato fantastico). 

Come facile immaginare, una simile idea aveva un potenziale quasi infinito (un po’ alla Star trek)… e infatti è un peccato che si sia finiti al solito scontro tra alieni cattivi e umani buoni, e al solito eroe americano che si mette in evidenza. Anzi, due eroi in questo caso: l’intellettuale e il militare.
Tale potenziale è stato almeno in parte esplorato durante la lunga serie televisiva, di cui vidi al tempo tanti episodi e che mi ricordo come buona (ma, d’altronde, c’era MacGyver come protagonista, per cui per il me di allora era buona per forza).
Nonostante alcune ingenuità, comunque, il film rimane un buon film.

Curiosità finale: Stargate ha un primato, quello di esser stato il primo film ad avere un sito web ufficiale.

Fosco Del Nero



Titolo: Stargate (Stargate)
Genere: fantascienza, azione.
Regista: Roland Emmerich.
Attori: Viveca Lindfors, Kurt Russell, Mili Avital, James Spader, Jaye Davidson, Alexis Cruz, Leon Rippy, John Diehl, Carlos Lauchu, Erick Avari, Gianin Loffler, French Stewart, Djimon Hounsou, Christopher John Fields.
Anno: 1994.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.


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