Non mi ricordo come sia arrivato a In mezzo scorre il fiume: forse per via della filmografia di Joseph Gordon-Levitt, allora bambino, o forse da quella di Brad Pitt, ch'era un ragazzo. O forse scorrendo i film diretti da Robert Redford, giacché qualche anno dopo il regista/attore avrebbe diretto un gran film, uno dei film con i contenuti più importanti che abbia mai visto: La leggenda di Bagger Vance.
In mezzo scorre il fiume, peraltro, partiva con un buon pedigree: l'apprezzamento del pubblico e l'apprezzamento della critica, con anche qualche premio vinto (Oscar per la fotografia). Viceversa, La leggenda di Bagger Vance non ha vinto alcun premio ed è stato anche un flop al botteghino: il solito contrasto tra qualità e target popolare.
Purtroppo, In mezzo scorre il fiume si è rivelato per l’appunto un film dal target popolare: non c’è profondità, non c’è elevazione, e a dirla tutta non c’è nemmeno una grande originalità, dal momento che è la solita storia di una famiglia che vive nella provincia americana da cui nascono due figli molto diversi tra loro per carattere: uno più serio e introverso, il quale è anche il narratore della storia, e uno più vivace e indisciplinato.
Ecco la trama del film: si parte nel Montana del 1910, con i due protagonisti, Normal (Craig Sheffer; Bagliori nel buio, The program) e Paul (Brad Pitt; Fuga dal mondo dei sogni, Figth Club, Il curioso caso di Benjamin Button, Intervista col vampiro, L'esercito delle dodici scimmie, Sette anni in Tibet), fratello maggiore e minore, bambini, allevati da un padre pastore presbiteriano (Tom Skerritt; Alien, La zona morta), che li cresce col culto della religione e della pesca con la mosca. Il primo dei figli cresce in linea con le aspettative paterne, serio e coscienzioso, mentre il secondo si dimostra ben presto guascone e scavezzacollo.
Nel corso del film si fanno diversi salti temporali in avanti, fino agli studi e al lavoro dei due ragazzi, che si ritrovano dopo anni nel paese natio.
La sceneggiatura de In mezzo scorre il fiume non è dunque niente di straordinario, e in verità punta soprattutto sul melodramma, tuttavia, il film è ben girato e si difende assai bene su svariati versanti. La fotografia, la recitazione, la colonna sonora. Il cast di attori, per quanto non stellare, è ottimo.
Personalmente, poi, ho sempre amato i film con una voce narrante.
In conclusione, In mezzo scorre il fiume è un prodotto ben girato e ben confezionato, che come bonus offre i bellissimi panorami del Montana, tra foreste, fiumi e montagne. Non è imperdibile, ma nemmeno trascurabile.
La leggenda di Bagger Vance, comunque, come opera gli è anni luce avanti.
Fosco Del Nero
Titolo: In mezzo scorre il fiume (A river runs through it).
Genere: drammatico.
Regista: Robert Redford.
Attori: Craig Sheffer, Brad Pitt, Tom Skerritt, Brenda Blethyn, Joseph Gordon-Levitt, Emily Lloyd, Edie McClurg, Stephen Shellen, Vann Gravage, Susan Traylor.
Anno: 1992.
Voto: 6.
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