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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 3 ottobre 2017

Broken flowers - Jim Jarmusch

Sin da quando vivi per la prima volta Ghostbusters, divenni un fan accanito di Bill Murray, tanto che lo vidi in tanti altri suoi film.
Alcuni solo decenti: Ghostbusters 2, Osmosis Jones, Rushmore.

Cito anche le sue comparsate in ruoli da non protagonista (con la qualità media dei film che è piuttosto alta): Benvenuti a Zombieland, I Tenenbaum, Tootsie, La piccola bottega degli orrori, Ember - Il mistero della città di luceIl treno per il Darjeeling, Grand Budapest Hotel, Moonrise Kingdom.

Insomma, l’ho visto parecchie volte… una volta di più con Broken flowers di Jim Jarmusch.

Di cui ecco la trama sommaria: Don Johnston (Bill Murray) è un dongiovanni cinquantenne, felice della sua condizione di scapolo, nonostante abbia accanto l’esempio di Winston (Jeffrey Wright) e della sua famiglia felice.
Lo turba poco il fatto che lo molli la sua ultima e ben più giovane amante Sherry, mentre lo turba decisamente di più il ricevere la lettera di una sua antica fiamma che gli comunicava che, quando avevano rotto venti anni prima, lei era rimasta incinta e aveva cresciuto da sola il figlio che era anche suo.
La lettera però non era firmata, né indicava alcuna prova della sua provenienza, ma solo vaghi indizi.
Don lascerebbe pure correre, ma l’amico Winston, appassionato di gialli e di investigazioni, no, tanto che questi predisponde al primo una sorta di viaggio indagatore, onde scoprire quale è la madre tra le potenziali ex ragazze.
Tra di esse, tra l’altro, abbiamo Sharon Stone, Jessica Lange e Tilda Swinton… col cast che dunque non è affatto male.

Broken flowers è una sorta di viaggio on the road, fatto in solitaria, come solitaria è per certi versi la vita di Don, ma il viaggio più che all’esterno è fatto all’interno, ed è un viaggio di riflessione e di esplorazione.

Il tutto assume quasi un sapore documentaristico, anche perché il film è tutt’altro che rumoroso: Murray offre spesso il suo volto in-espressivo ai primi piani del regista, la colonna sonora è quasi del tutto assente, i personaggi sono pochi, non vi è rumore di fondo, cosa che accentua per l’appunto l’elemento interiore in luogo di quello esteriore.

Sulle prime, ho avuto una sensazione non positiva, nel senso che Murray non mi sembrava adatto al ruolo del dongiovanni impenitente, però devo dire che andando avanti il film funziona: il personaggio di Winston gli dà quella vivacità sufficiente a non annoiarsi, affiancato in questo anche dal bailamme delle ex ragazze di Don.

Finale quasi incredibile, nel senso che si rimane a bocca aperta per come il film termina con un nulla di fatto: forse sarebbe stato meglio piazzare qualcos’altro, ma tant’è, Broken flowers termina in questo modo ed è comunque un buon film.
Non trascendentale, non imperdibile, ma un discreto film.

Fosco Del Nero



Titolo: Broken flowers (Broken flowers).
Genere: drammatico, psicologico.
Regista: Jim Jarmusch.
Attori: Bill Murray, Jeffrey Wright, Sharon Stone, Frances Conroy, Jessica Lange, Tilda Swinton, Julie Delpy, Chloë Sevigny, Christopher McDonald, Alexis Dziena.
Anno: 2005.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.

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