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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 1 ottobre 2019

Minority report - Steven Spielberg

Avevo già visto Minority report anni fa, ma prima di aprire il blog Cinema e film, fatto che lo aveva escluso dalle recensioni, almeno fino ad ora.

Minority report è uno dei tanti film tratti da un romanzo o un racconto di Philip K. Dick, il visionario autore di fantascienza morto nel 1982… proprio quando gli sarebbe stata consegnata fama mondiale per via del successo cinematografico di Blade runner, la prima delle conversioni filmiche dei suoi libri.
Sarebbero seguiti, tra gli altri, Atto di forza, Paycheck, A scanner darkly - Un oscuro scrutare, I guardiani del destino, così come, per l’appunto, Minority report.

Parlando invece di chi ha diretto il film, si tratta di Steven Spielberg, un altro nome che è quasi una garanzia di successo (Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta, Incontri ravvicinati del terzo tipo, La guerra dei mondi, ET, etc).

Andiamo a vedere per sommi capi la trama di Minority report: siamo nel 2054, nella città di Washington, la quale negli ultimi anni è stata oggetto di una sperimentazione anticrimine: una speciale squadra di poliziotti, detta Pre-Crime, interviene sulla scena di un delitto, che è stato predetto con certezza da un trio di particolari esseri umani, detti Precog, e lo sventa, con conseguente arresto dell’assassino, posto poi in uno stato di sospensione di coscienza, simile a un carcere del futuro.
Il risultato di tale sperimentazione, che si confida di estendere a tutti gli Stati Uniti, è l’annullamento degli omicidi.
A guidare la suddetta squadra Pre-Crime è il capitano John Anderton (Tom Cruise; Vanilla sky, Eyes wide shut, Oblivion, Jerry Maguire, Intervista col vampiro), il quale però, un giorno, si vede improvvisamente catapultato dalla condizione di poliziotto a quella di ricercato, giacché esce il suo volto per l’appunto in una delle precognizioni dei tre veggenti.
L’uomo non si arrende, convinto della sua futura innocenza e, da convinto sostenitore del sistema, passa a cercarne le possibili crepe.


Minority report oscilla tra fantascienza, thriller e azione, non trascurando un elemento sentimentale, e ha un ritmo abbastanza trascinante da non annoiare mai lo spettatore. 
Il cast è buono, la trama accattivante, effetti speciali e costumi sono all’altezza… ma d’altronde stiamo parlando di una produzione importante con nomi importanti.
Particolare la scelta registica, a cominciare dai colori molto ovattati e tendenti allo scuro e al blu: questa può piacere o meno a seconda dei gusti.

Nel complesso, tuttavia, è impossibile affermare che Minority report di Steven Spielberg sia un brutto film, il quale, comunque, piacerà molto o poco a seconda dei gusti individuali, nonché della propria propensione a interrogarsi su questioni come la tecnologia, i sistemi sociali e giudiziari, le scelte personali, compresa la solita questione tra destino e libero arbitrio.

Chiudo la recensione con una frase tratta dal film: 
“Siamo adesso?”
“Sì, questo è il presente.”
“Sono stufa del futuro.”

Fosco Del Nero



Titolo: Minority report (Minority report).
Genere: fantascienza, azione, thriller.
Regista: Steven Spielberg.
Attori: Tom Cruise, Samantha Morton, Max von Sydow, Colin Farrell, Peter Stormare, Neal McDonough, William Mapother, Steve Harris, Patrick Kilpatrick, Jessica Capshaw, Anna Maria Horsford.
Anno: 2002.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.


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