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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

lunedì 10 marzo 2014

Il settimo sigillo - Ingmar Bergman

Il settimo sigillo, film del 1957, è considerato il capolavoro di Ingmar Bergman e uno dei capolavori del cinema mondiale.
Esso è la trasposizione cinematografica di una pièce teatrale scritta dallo stesso Bergman e poi ampliata fino a farne un film.

La storia prende le mosse dalla notissima citazione dell’Apocalisse di San Giovanni, in cui si parla di setti sigilli, sette angeli e sette trombe.
Il fatto che secondo alcuni maestri essa si riferisca ai sette chakra del corpo umano mi ha subito messo in allerta su eventuali significati nascosti e simbolici del film, peraltro non insoliti nei film più risalenti (non so, penso a Metropolis, per dirne uno).
Altro elemento palese nel film è la dualità: il bianco e nero generale, il bianco e nero degli scacchi con le loro forze contrapposte, il nero della Morte con il biondo-pallido del protagonista, l'energia maschile da un lato e quella femminile, entrambe ben visibili sia nelle ottave alte che in quelle basse (centratura-protezione e desiderio-violenza per quella maschile; dolcezza-cura e civetteria-manipolazione per quella femminile).

In effetti Il settimo sigillo è una lunga riflessione sulla natura dell’esistenza e sulla vita dell’essere umano… inoltre mi ha colpito la comparsa, di quando in quando, degli arcani maggiori dei tarocchi, sufficientemente numerosi da non lasciare dubbi sulla loro non casualità (la morte, il matto, il carro, la torre, il sacerdote-papa, il giudizio, la luna, l’appeso, gli amanti, l’eremita, etc)… anche se, ad essere onesto, il tutto mi è sembrato più una citazione estemporanea che non la messa in scena di un’essenza esoterica.

Ma andiamo alla trama del film, per chi non lo conoscesse (di mio, lo avevo visto la prima volta molti anni fa, prima di aprire il blog): siamo nella Scandinavia medievale, nel periodo delle crociate. Il cavaliere Antonius Block torna nelle sue terre col suo scudiero scudiero Jons, trovandovi però peste, desolazione e disperazione… nonché tante persone che, atterrite dalla morte incombente, cercando di fare ammenda dei loro peccati, con processioni o con autopunizioni.
A incontrare la Morte, stavolta con la emme maiuscola, è però lo stesso Antonius Block: essa è giunta a prelevarlo, ma lui, per guadagnare tempo, le propone una partita a scacchi, a cui giocano un poco ogni sera.
Con i giorni guadagnati, il cavaliere ha così la possibilità di sistemare qualcosa in sospeso, nonché di conoscere alcuni personaggi come i simpatici attori-giostrai Joe e Mia.

Il settimo sigillo è bello sia da vedere, col suo bianco e nero così netto e forte, sia da sentire, con la sua parlata elegante, nonché qualche bella musica o canzone inserita nel contesto narrativo.
Anche i personaggi principali sono ben caratterizzati e destano interesse e partecipazione.
L’evolvere della storia, tra l’affresco medievale e le tematiche esistenziali, aggiunge ulteriore interesse al film.

Il cui protagonista, peraltro, il cavaliere Antonius Block, è interpretato da Max von Sydow, che più tardi avrebbe raggiunto fama mondiale con L’esorcista (e che io ricordo con grande piacere anche nel bellissimo Al di là dei sogni… tra l’altro, tutti e tre film a contatto col mondo invisibile-spirituale, ognuno a suo modo).
Bravissimo anche Gunnar Björnstrand, presente anche nell'altro grande film di Bergman, ossia Il posto delle fragole (come peraltro anche Gunnel Lindblom e Bibi Andersson, i due bellissimi volti femminili di questo film).

In chiusura di recensione, propongo qualche frase estratta dal film, a cominciare dalla citazione dell'Apocalisse che lo apre.

"Quando l'agnello aperse il settimo sigillo, nel cielo si fece un silenzio di circa mezz'ora, e vidi i sette angeli che stavano dinanzi a Dio, e furono loro date sette trombe."

"Dormire, non fai che dormire."

"Il mio cuore è vuoto come uno specchio che sono costretto a fissare.
Mi ci vedo riflesso e provo soltanto disgusto e paura."

"Non credi che sarebbe meglio morire... perché non smetti di lottare?"

"Voglio che Iddio mi tenda la mano e scopra il suo volto nascosto, e voglio che mi parli."

In conclusione, se non avete mai visto Il settimo sigillo, vi consiglio di colmare la lacuna e guardarlo.

Fosco Del Nero



Titolo: Il settimo sigillo (Det sjunde inseglet).
Genere: drammatico.
Regista: Ingmar Bergman.
Attori: Max von Sydow, Gunnar Björnstrand, Gunnel Lindblom, Bibi Andersson, Bengt Ekerot, Nils Poppe, Inga Gill, Inga Landgré, Maud Hansson.
Anno: 1957.
Voto: 8.5.
Dove lo trovi: qui.

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