Avevo trovato la serie televisiva The leftovers - Svaniti nel nulla in diversi elenchi online, sovente consigliata come serie originale e ben fatta, avente inoltre tematiche profonde, altro elemento che mi aveva attratto.
Purtroppo, le speranze iniziali son andate via via deluse.
Partiamo dalle basi: dietro a The leftovers c’è il nome di Damon Lindelof, noto per esser stato uno degli autori della celeberrima serie Lost; a lui si affianca Tom Perrotta, scrittore.
La serie ha avuto tre stagioni, ma la mia recensione si basa solo sulle prime due; di seguito, ho visto il primo episodio della terza stagione e ho poi alzato bandiera bianca per evidente mancanza di qualità, non eccellente sin dall’inizio e poi ulteriormente discendente.
Tratteggiamo in sintesi la trama di The leftovers - Svaniti nel nulla: un giorno, all’improvviso, circa il 2% della popolazione mondiale sparisce… senza motivazione e senza che si sappia dove sia andato. Si tratta grossomodo di 140 milioni di persone, e l’evento ha colpito indifferentemente tutto il mondo; su perché alcuni siano stati presi e altri lasciati (ciò che evidentemente riecheggia la famosa frase di Gesù) non se ne ha idea, ma solo molte confuse opinioni.
Non è finita qui: dopo l’evento, si forma ovunque un nutrito gruppo di persone, i cosiddetti “Colpevoli Sopravvissuti”, i quali si riuniscono in congreghe assai simili a sette, smettono di parlare e iniziano tutti a fumare… nonché a dar fastidio alla popolazione che cerca di riprendere a vivere. Il loro obiettivo è impedire che la gente dimentichi. Perché smettano di parlare e inizino a fumare non è chiaro né viene mai detto. Il fatto che tutti fumino è, francamente, ridicolo... ma tant'è.
Il protagonista centrale della storia è Kevin Garvey, un poliziotto che vedrà la sua vita stravolta dagli eventi di cui sopra: la moglie Laurie si unisce ai Colpevoli Sopravvissuti, il figlio (adottivo) Tom se ne va e si mette al servizio di una sorta di profeta che distribuisce abbracci per lenire il dolore delle persone, la figlia (di carne) Jill è un’adolescente problematica e bizzosa… e in tutta la città ci sono notevoli problemi di ordine pubblico. Come se non bastasse, egli inizia ad avere episodi di sonnambulismo e a sparare ai cani (su invito di un uomo misterioso).
Altri personaggi di rilievo sono Patti Levin, la leader della sezione locale dei Colpevoli Sopravvissuti; Meg Abbott, una giovane donna che si unisce al gruppo in questione; Matt Jamison, un reverendo locale con vari problemi personali (economici, familiari e anche psichici, da come si comporta); Nora Durst, sorella del reverendo e futura fidanzata del protagonista.
Ora il mio commento all’opera, almeno fino al punto in cui l’ho vista: intanto, l’abbrivio prende spunto chiaramente dalla precedente serie tv Flashforward (in cui un giorno, all’improvviso, l’umanità intera perde i sensi non si sa bene per quale motivo, e molte persone muoiono sul colpo)… persino i due attori protagonisti si somigliano molto, talmente tanto che la cosa sembra una citazione.
La serie punta tutto su mistero e intrighi vari, nonché su instabilità psicologiche, ma tra mistero-intrighi e profondità-intelligenza-spiritualità c’è una notevole differenza: The leftovers viceversa palesa uno stato di coscienza perennemente basso: violenza, stupidità, mancanza di saggezza, emotività, non-senso, volgarità… sono questi i suoi elementi, al di là di quel che succede nella storia.
Peraltro, l’incipit interessante è presto seguito da eventi e comportamenti poco chiari, se non proprio senza senso.
Non si tratta dunque di una serie “profonda”, su eventuali tematiche esistenziali, ma di una serie “confusa”, viceversa orientata sulla materia e sulla mente… e persino sui disordini mentali ed emotivi.
Peccato, perché evidentemente sono stati investiti tanti sforzi e tanto denaro per la produzione, compreso un cast di buon livello: tra gli altri, segnalo la rediviva Liv Tyler, la più giovane Margaret Qualley, che ho scoperto essere la figlia di Andie MacDowell, e Carrie Coon, già vista nella serie tv Fargo.
In conclusione, The leftovers - Svaniti nel nulla è bocciato senza appello: una buona realizzazione non serve a niente se dietro non c’è un progetto di valore.
Fosco Del Nero
Titolo: The leftovers - Svaniti nel nulla (The leftovers).
Genere: fantastico, drammatico.
Ideatore: Damon Lindelof, Tom Perrotta.
Attori: Justin Theroux, Carrie Coon, Amy Brenneman, Christopher Eccleston, Margaret Qualley, Chris Zylka, Liv Tyler, Janel Moloney, Kevin Carroll.
Anno: 2014-2017.
Voto: 4.5.
Dove lo trovi: qui.