La recensione della serie tv Dark non è certamente semplice. Partiamo dalle basi: è una serie televisiva tedesca, prodotta dal 2017 al 2020 per un totale di tre stagioni e ventisei episodi, ciascuno lungo circa un’ora (qualcuno di meno, qualcuno di più).
Molti la hanno associata a un’altra serie contemporanea di grande successo, ossia
Stranger things… sostanzialmente perché succedono “cose strane” in ambo gli sceneggiati. Tuttavia, il miglior paragone per
Dark, come mi sono accorto sin da subito, non è
Stranger things, ma
I segreti di Twin Peaks.
In entrambe le serie, infatti, vi sono eventi assai misteriosi, ambientati in una piccola cittadina che sembra costituire un microcosmo a sé, senza connessione col mondo esterno e con un nugolo di famiglie imparentate tra di loro, di modo che tutti conoscono tutti e hanno legami o ricordi di qualche tipo col figlio, il genitore o il nonno di qualcuno. Entrambe le serie, inoltre, si presentano molto oscure, come recita il titolo di
Dark, mentre
Stranger things, nonostante i temi drammatici, ha un tono giovanile in stile
I Goonies… il che fa parecchia differenza.
La differenza sostanziale tra I segreti di Twin Peaks e Dark è che il primo tratta il tema delle possessioni, mentre il secondo il tema dei viaggi nel tempo…
… e, se posso permettermi un altro paragone, lo fa in un modo che fa sembrare
Ritorno al futuro una fiaba per bambini.
Dark, infatti, non è affatto una serie facile: sia perché è animata da un’energia oscura, di tensione, paura, dubbio, ignoranza di quel che succede, sia perché è davvero difficile da seguire.
Altra differenza rispetto a Stranger things: se quest’ultima è una serie adatta a tutti, e che anzi propone dei ragazzini come protagonisti (il mondo adulti quasi sparisce e tutto è facilmente seguibile), Dark è una serie che costringe lo spettatore a un’attenzione estrema… a partire dai nomi dei tanti protagonisti, che son nomi germanici e spesso difficili da memorizzare o da associare al volo.
Inoltre, propone i medesimi protagonisti in diverse epoche, e quindi bambini, ragazzi, adulti o anziani, per cui c’è da memorizzare non solo un protagonista, ma le sue varie età anagrafiche. Per quanto sia stato fatto, a tal proposito, un ottimo lavoro a livello di casting, la fatica c’è.
Anche perché a un certo punto, non paghi delle diverse epoche, gli sceneggiatori hanno aggiunto anche altre dimensioni, fatto che ha aggiunto ai protagonisti precedenti (molti e su diverse epoche) dei protagonisti identici, tranne qualche dettagli, ma provenienti da dimensioni parallele. Tutto ciò, unitamente alla complessità dei contenuti, fa di Dark una serie tv non di mero intrattenimento.
Quanto ai contenuti, sono complessi in un duplice senso: sia perché la sceneggiatura è complessa, sia perché i numerosissimi spunti esistenziali, di cui il prodotto è colmo, richiedono profonde riflessioni per essere colti o, ancor meglio, precedenti conoscenze di tipo esoterico-spirituale per essere anche solo notati.
In caso contrario, la metà del prodotto, e la metà più significativa, andrà incompresa… ciò che sarebbe invero un peccato, perché Dark, al di là della trama e dei gusti personali, è davvero ricchissimo dal punto di vista dell’“essenza”, come la lista di frasi che mi sono segnato illustrerà in modo incontrovertbile.
Descriviamo sommariamente la trama della serie: nella cittadina tedesca di Winder scompaiono, nel 2019, prima un ragazzino, poi un bambino, e di seguito anche degli adulti. Le ricerche che seguiranno, sia quelle ufficiali della polizia che quelle private di alcuni dei congiunti spariti, porteranno alla conoscenza del vero passato delle famiglie che abitano la cittadina: i Kahnwald, i Nielsen, i Doppler e i Tiedemann… unite assai più di quanto si potrebbe immaginare e sia il caso di rivelare in questa recensione.
Come detto e come noto, la serie affronta la questione dei viaggi nel tempo, e lo fa applicando il cosiddetto principio di autoconsistenza, per cui il passato è tale ed è immodificabile: dunque, niente linee parallele alternative (come nel famoso film di Zemeckis), ma una sorta di circolo che si ripete… e che qualcuno cerca di spezzare.
Nella serie, a proposito di tematiche esistenziali (addormentamento e risveglio) è citato il film
Matrix, come è citato il mito della caverna di Platone, simbolo dell’illusione della materia, visto che è proprio attraverso una caverna che avvengono i viaggi nel tempo.
In generale, i riferimenti sono tanti: da Gesù e i Vangeli a Buddha, dall’induismo alla mitologia classica: come contenuti, Dark è una serie davvero, davvero ricca… e non è per tutti, come detto.
La mole di citazioni che ne ho estratto parlerà da sé.
“La distinzione tra passato, presente e futuro è solo un’illusione ostinatamente persistente.”
“Noi siamo convinti che il tempo sia qualcosa di lineare, qualcosa che procede in eterno e in maniera del tutto uniforme. Qualcosa di infinito.
In realtà, la distinzione tra passato, presente e futuro non è niente altro che un’illusione.”
“Ieri, oggi e domani non sono momenti che si susseguono, e sono uniti in un circolo senza fine.
Ogni cosa è collegata.”
“Tu non mi credi, ma lì fuori esistono cose che noi umani non possiamo nemmeno comprendere.”
“Siamo in caduta libera nel tempo.
Ogni tanto ci svegliamo da un sogno.”
“E se lo spazio e il tempo fossero uniti in un circolo senza fine?
Che cosa accadrebbe se il futuro fosse in grado di poter influenzare il passato?”
“Il principio è la fine, e la fine è il principio.”
“Siamo tutti alla ricerca del nostro filo di Arianna, che ci mostri qual è la strada giusta, che ci faccia da guida nelle tenebre.”
“Quand’ero piccola avevo sempre la sensazione che qualcosa non andasse, e quel presentimento ora è tornato… che tutto si ripeta, che ogni cosa sia già accaduta, come in un gigantesco déjà-vu.”
“Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, la forza per cambiare quelle che posso, e la saggezza per conoscere la differenza.” (antica preghiera)
“State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso.” (Vangelo di Marco)
“La vita è un labirinto e molti errano al suo interno in cerca di una via d’uscita.
Ma l’unica via possibile è quella che va in profondità, e quando raggiungerai il centro capirai.”
“La magia non esiste, esiste l’illusione.
Le cose cambiano soltanto se noi le cambiamo, però devi farlo in segreto.”
“Vedo come ogni cosa è collegata.”
“La verità è una cosa strana: si può tentare di reprimerla, ma troverà sempre un modo per riaffiorare.”
“Non conosciamo neanche la metà dei misteri di questo mondo.
Siamo viandanti nell’oscurità.”
“Devi arrivare al centro.
Lui è lì: ti aspetta nell’ombra, metà uomo e metà bestia.”
“Non devi mai smettere di sperare.
La fuori c’è tanta oscurità, ma altrettanta luce.”
“Il vostro pensiero si basa su una visioen dualistica: dentro-fuori, bianco-nero, bene-male. Tutto viene ripartito e diviso in coppie… ma è un errore. Nulla è perfetto senza la terza dimensione. Non esistono solo un sopra e un sotto: c’è anche un centro.”
“I sogni cambiano negli anni: subentrano altre priorità.
Il mio posto non si trova né nel passato, né nel futuro, ma è qui, nel presente.”
“Perché l’affascina tanto il tempo?”
“Voglio capire se posso cambiarlo, oppure se è già tutto deciso. Chi è che ha il potere di stabilirlo? Il caso? Dio? O invece noi? Esiste il libero arbitrio? O la realtà è solamente un circolo che si ripete all’infinito, in cui noi non siamo altro che creature schiave del tempo e dello spazio?”
“I loop temporali incidono in maniera incredibilmente profonda sul principio di causalità, o per meglio dire sul rapporto causa/effetto. E dovunque è presente un wormhole è anche presente un loop temporale chiuso, un luogo in cui tutto è legato. Un luogo in cui non è solo il passato a influenzare il futuro, ma è anche il futuro a influenzare il passato. È un po’ come la storia dell’uomo e della gallina: nessuno sa cosa è venuto prima e che cosa dopo.”
“Nell’universo ogni evento è collegato.”
“Le nostre vite sono collegate in modo indissolubile: ogni destino è connesso a quello del prossimo, ogni nostra azione è una risposta a un fatto precedente già accaduto, causa ed effetto, in un’eterna danza che non avrà mai fine.”
“Io penso che tutte le cose accadano sempre per una ragione, a prescindere da quanto strane e assurde possano sembrarci. In fondo, che siamo noi rispetto a Dio?”
“Il passato è il passato, ma tu vivi nel presente.”
“Tu lo conosci il paradosso del maestro Zuang? Stanotte ho sognato di essere una farfalla. Poi mi sono svegliato e ora non so più se sono un uomo che ha appena sognato una farfalla o se sono una farfalla che sta sognando di essere un uomo. Tu che cosa sei, un uomo o una farfalla?”
“Magari tutti e due.”
“Niente è vano al mondo.”
“Noi facciamo ciò che facciamo perché non siamo liberi di fare ciò che vogliamo.”
“Il tempo è come un’enorme scacchiera: milioni e milioni di ingranaggi che si incastano tra loro.
Solo chi sa attendere un giorno trionferà.”
“Tutte le cose accadono nel modo in cui sono sempre accadute.
Dobbiamo portare la croce nonostante sembri pesante.”
“Chi non ha fede è già morto.”
“Le delusioni sono il risultato di aspettative errate.
Devi avere speranza, ma nessuna aspettativa: potrebbe capitarti un miracolo, ma nessuna delusione.”
“Probabimente lei si aspettava un altro collega, ma ha avuto me. È un caso? Io non credo al caso.
Le cose che si appartengono finiscono sempre per trovarsi.”
“È una questione di origine: dov’è il principio? Quand’è il principio? Il principio esiste davvero?”
“Le cose seguono sempre il loro corso.”
“Alla fine tutti riceviamo quello che ri meritiamo.”
“Non è strano che le persone provino una forte repulsione per coloro che sono loro intimamente e inesorabilmente più simili?”
“Ogni cosa è connessa: il futuro, il passato, il presente.”
“Non siamo liberi in ciò che facciamo, perché non siamo liberi nella nostra volontà.”
“Che importanza ha quale strada scegliamo se alla fine del viaggio incontriamo sempre noi stessi?”
“Forse non era un sogno. Forsre lo è questo qui, e nessuno di noi è reale.”
“Niente è invano: nessun respiro, nessun passo, nessuna parola, nessuna sofferenza.
È un miracolo dell’unico che dura in eterno.”
“I morti non lo sono mai sino in fondo. Forse non si trovano qui, adesso, ma tutto ciò che ha vissuto continua a esistere in eterno, nell’infinità del tempo.”
“Ciò che sappiamo è una goccia.
Ciò che non sappiamo è un oceano.”
“La nostra visione ha un errore di base: ognuno di noi crede di essere un’entità separata dal resto: un io accanto a innumerevoli altri io… ma la verità non è questa. Siamo minuscole parti di un infinito tutto.”
“Ogni cosa si ripete: ancora e ancora, per l’eternità, perché nessuno di noi è preparato a lasciarla andare.”
“Devi lasciarmi morire, affinchè io possa vivere.”
“Bisogna lasciar andare alcune cose, prima che esse ci ritrovino.”
“L’incrocio nello snodo del ciclo temporale è il momento in cui le ocse possono andare nell’una o nell’altra direzione.”
“Ad ogni oscurità segue la luce.
Ad ogni morte segue una vita.”
“Non importa cosa vuole il nostro volere: esso ci condurrà sul nostro cammino.”
“Il nostro pensiero è plasmato dal dualismo: bianco e nero, luce e oscurità, il tuo mondo e il suo. Ma è fatalmente sbagliato: niente è completo senza una terza dimensione.”
“Voi siete due metà di un tutto: soltanto insieme potete ritornare nel mondo di origine.”
“Credi che qualcosa di noi rimarrà? Oppure siamo solo questo: un sogno… non siamo mai esistiti?”
Ogni ulteriore commento, sul valore "essenziale" della serie in questione è superfluo.
Peccato che, a livello di sceneggiatura, la serie da un certo punto in poi si contorca un po' su sé stessa, perdendo un poco dell'abbrivio e della brillantezza originale.
Fosco Del Nero
Titolo: Dark (Dark).
Genere: serie tv, fantascienza, drammatico, psicologico, esistenziale.
Ideatore: Baran bo Odar, Jantje Friese.
Attori: Anna König, Roland Wolf, Louis Hofmann, Oliver Masucci, Jördis Triebel, Sebastian Rudolph, Mark Waschke, Karoline Eichhorn, Stephan Kampwirth, Maja Schöne, Andreas Pietschmann, Tatja Seibt.
Anno: 2017-2020.
Voto: 8.