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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 16 novembre 2022

The 100 - Jason Rothenberg

Valutare la serie tv The 100 non è facile, poiché si scontrano molti elementi di segno opposto, alcuni positivi (largamente positivi) e alcuni negativi (largamente negativi).
Cominciamo partendo dalle basi: la serie è tratta dai romanzi di Kass Morgan, è stata prodotta dal 2014 al 2020 per un totale di sette stagioni e di… 100 episodi, proprio come il titolo.

Il genere parte dalla fantascienza, ma poi ci mette in mezzo letteralmente di tutto: dramma, sentimenti, distopia, avventura.
Lo fa, peraltro, prendendo apertamente spunto da opere precedenti, sovente in modo persino imbarazzante, tanto che sono giunto alla conclusione che il titolo si riferisce alle storie che sono state saccheggiate: Battlestar galacticaLost, Il signore delle moscheIl trono di spade, tutto il filone catastrofistico, tutto il filone distopico, tutto il filone relativo alla commistione tra coscienza e tecnologia… e probabilmente qualcos’altro che ora non ricordo.

In tutto ciò, quello che privilegia è, molto banalmente, la spettacolarità e i colpi di scena: a tal scopo, la coerenza narrativa viene messa in secondo piano, e anche in terzo e in quarto: fin da subito si assiste a buchi nella sceneggiatura grandi come interi pianeti, visto che siamo in tema.

Ciononostante, mi son visto tutta la serie, dapprincipio perché valeva la pena vederla, e in seguito per constatarne l’evoluzione e recensirla per bene. 
Vi sono, in The 100, evidenti punti di forza: l’opera parte evidentemente con un budget piuttosto sostenuto, e quindi si è potuta permettere effetti speciali e belle scenografie in abbondanza. Il casting è stato eccellente, e sin da subito si respira un certo carisma, diciamo così (nonostante le evidenti falle nella trama). Inoltre vi sono, sparse qui e là, ottime trovate: a volte originali e a volte copiate di sana pianta, ma comunque ben messe in scena

La serie ha però tre problemi, ancor più grossi di quelli già evidenziati.
Il primo è che, come succede spesso in serie di discreta lunghezza, la qualità va scemando. Allo scopo di prolungare la serie, si favorisce la quantità e si fanno scelte poco coerenti o semplicemente poco intelligenti.

Il secondo è che, essendosi basata sui colpi di scena, The 100 la spara sempre più grossa… e non appena viene risolta una certa situazione “grossa”, subito se ne presenta un’altra, come se fosse un continuo rilancio di colpi di scena, di violenza, di spettacolarità, etc. Molto infantile.

Il terzo è il problema principale, a mio avviso, quello che ne ha decretato la valutazione bassa: il prodotto è pura propaganda mondialista, giacché porta avanti, mascherate nella trama, molti dei punti della folle agenda del mondialismo. Ce n’è talmente tanto che, a saperlo prima, avrei cominciato da subito a prendere appunto, mentre ora dovrò andare a memoria.

Le donne sono tutte mascolinizzate. Di femminilità non ce n’è neanche da lontano: sono tutte donne-uomini, e d’altronde molti uomini sono effemminati o comunque dipinti come deboli o succubi.

C’è abbondanza di omosessualità: maschile, femminile e mista. Altro punto forte dell’agenda mondialista, che vuol confondere i generi sessuali, perché così sa di confondere e squilibrare ulteriormente il genere umano (confondendo e abbassando l'energia sessuale, si confonde e si abbassa la coscienza dell'intera umanità).

I leader dei vari gruppi sono quasi sempre donne: per carità, ci può stare, ma quello che non dipinge lo stato di cose reale è propaganda. 
Altra propaganda: le donne sono i più grandi guerrieri e, anche se sono ragazzine alte 1.60 e pesanti probabilmente 45 chili, sconfiggono in combattimento omoni alti 1.90 e pesanti 100 chili. E non una volta su un milione, in stile Davide e Golia, ma sempre e regolarmente. Più propaganda di questo non so cosa ci sia.
Altra menzogna: pur essendo fisicamente più forti, nonché spesso dipinti come feroci e barbari, in un clima di guerra, rapimenti, violenze e torture, gli uomini non violentano mai le donne, pur se attraenti (son quasi tutti belli, ragazzini, ragazzine, adulti e adulte).

È tutto violenza e stupidità. L’umanità, nonostante le parole di cui alcuni personaggi si ammantano, è dipinta come stupida e irrimediabilmente violenta. Finita una guerra, con stragi e devastazioni di ogni tipo, subito ne iniziano un’altra.
È come certi gruppi di potere vorrebbero che l’umanità fosse.

È tutto materialismo: niente spiritualità, niente mondo interiore, niente ricerca di quello che è superiore. I protagonisti della storia sono dediti esclusivamente alla sopravvivenza, e in nome della loro sopravvivenza fanno di tutto, genocidi compresi.
Verso la fine si intravede un gruppo dall’aria spirituale… e naturalmente viene dipinto come una setta con un santone e seguaci manipolati… seguaci facilmente manipolabili i quali sono proprio il pubblico tipico del potere mondialista.

Ancora dopo, proprio sul finale, appare una sorta di divinità rappresentante l’unità cosmica… e la protagonista della storia si permette di insultare tale divinità. Finisce che, pur accolti in senso a quella sorta di Coscienza Divina, i personaggi della storia, tutti peraltro macchiatisi di gravi crimini, scelgono di tornare nella materia. Come detto: l’elogio del materialismo e della mediocrità, oltre che della propaganda e del lavaggio del cervello.

Rimarco che si tratta di una serie tv dal target prettamente giovanile: è così che certi gruppi di potere “educano-allevano” le nuove generazioni.

Fosco Del Nero



Titolo: The 100 (The 100).
Genere: fantascienza, drammatico.
Ideatore: Jason Rothenberg.
Attori: Eliza Taylor, Paige Turco, Marie Avgeropoulos, Bob Morley, Lindsey Morgan, Richard Harmon, Tasya Teles, Shannon Kook, J.R. Bourne,Thomas McDonell, Devon Bostick, Christopher Larkin, Isaiah Washington, Henry Ian Cusick, Ricky Whittle, Richard Harmon, Ivana Milicevic, Lola Flanery.
Anno: 2014-2020.
Voto: 3.
Dove lo trovi: qui.



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