La recensione odierna di Cinema e film è dedicata a un film di fantascienza del 2002: Equilibrium. Si tratta del film d’esordio di Kurt Wimmer, che poi avrebbe bissato il genere qualche anno dopo con Ultraviolet.
Di che genere si tratta?
In letteratura si parla di distopia, ossia il contrario dell’utopia.
Per fare due esempi chiarificatori, se l’Utopia è quella di Tommaso Moro, la distopia è quella di 1984 di George Orwell, oppure de Il mondo nuovo di Aldous Huxley o di Fahrenheit 451 di Ray Bradbury (in particolare, quest'ultimo romanzo è quello che ha ispirato Equilibrium, pur se in chiave più moderna).
Parliamo dunque di società di un prossimo futuro di tipo dittatoriale, con un forte governo centrale che controlla in modo massiccio e quasi totalizzante la popolazione.
Andiamo alla trama di Equilibrium: l’umanità è sopravvissuta a una terribile terza guerra mondiale, col mondo che ne è uscito devastato e addirittura mutilato a livello di continenti e terre emerse.
Per evitare nuove guerre, il potere centrale che ha preso il controllo intorno al Padre, una sorta di dittatore autorevole e benevolo, ha imposto a tutta la popolazione di Libria, il nuovo stato, un medicinale, da assumere tutti i giorni e capace di inibire qualsiasi emozione.
Dunque, niente più odio, invidia, paura, aggressività, etc.
Ma anche niente più amore, affetto, commozione, empatia… in una sorta di equilibrio emozionale diffuso e uniformizzante.
A vigilare sul rispetto di questo dogma, e ad assassinare i ribelli che se ne discostano non assumendo il suddetto medicinale o possedendo oggetti dal valore emozionale, come libri, dischi, quadri o arredamento del passato, il Tetragrammaton, una mescolanza tra una polizia e un gruppo monastico, i cui membri sono infatti chiamati "cleric", poliziotti-monaci-samurai esperti di arti marziali. Il protagonista, nel dettaglio, nelle scene d'azione ricorda molto da vicino il Neo di Matrix, col quale infatti il film condivide il monito di fondo al non addormentamento.
Al migliore di essi, John Preston (un ottimo Christian Bale; The prestige, The new world - Il nuovo mondo, Memento), capita di perdere la moglie per "reato di emozione", il collega amico per lo stesso motivo (lo ucciderà proprio John), e poi di sperimentare lui stesso le emozioni dopo aver mancato un giorno l’assunzione del medicinale blocca-emozioni.
Da quel momento, pian piano John si avvicinerà alle posizioni della resistenza, fino a che…
Equilibrium non è certo il primo film a trattare il tema della distopia della società del futuro. Su questo stesso blog, per esempio, trovare le recensioni dei recenti Ultraviolet e Aeon Flux (il primo scarso e il secondo sufficiente), dei meno recenti Brazil e Gattaca (il primo bellissimo e il secondo discreto-buono), e dei più risalenti La fuga di Logan e Metropolis (il primo degli anni "70 e il secondo degli anni "20, entrambi ancora affascinanti).
E chissà quanti altri ce ne saranno…
Con cotanti dirimpettai, alcuni storici, va da sé che per emergere occorre confezionare un prodotto di valore, e magari anche originale.
Sull’originalità Equilibrium cade subito, nel senso che il filone è quello, e anche la trama di fondo è quella: un ingranaggio del sistema si accorge di quanto il sistema sia deviato e decide di uscirne. Anzi, la derivazione da Fahrenheit 451 è dichiarata ufficialmente.
Sul valore, devo dire invece che Equilibrium si difende bene, dal momento che il film è curato in modo eccellente nel fattore estetico: scenografia, fotografia, montaggio, costumi, tensione scenica.
Anche le recitazioni del personaggi sono buone, per quanto inserite in un contesto di trama a volte non troppo convincente. Il finale, in particolare, è un po' semplicistico per come il protagonista viene sottovalutato dal potere centrale.
Pure alcuni punti precedenti mi hanno lasciato un poco perplesso.
Poca cosa, comunque, visto che Equilibrium si fa seguire bene e coinvolge lo spettatore con buona efficacia, meritandosi dunque una valutazione più che discreta e facendosi ricordare per l’eccellente livello estetico.
Chiudo l'articolo con un poche citazioni tratte dal film.
"Esiste una malattia nel cuore dell'uomo: il suo sintomo è l'odio; il suo sintomo è la collera; il suo sintomo è la rabbia; il suo sintomo è la guerra."
Chiudo l'articolo con un poche citazioni tratte dal film.
"Esiste una malattia nel cuore dell'uomo: il suo sintomo è l'odio; il suo sintomo è la collera; il suo sintomo è la rabbia; il suo sintomo è la guerra."
"Ora siamo in pace con noi stessi.
La guerra è scomparsa."
"Noi siamo la nostra coscienza."
"Libria, svegliati, risvegliati per trionfare ancora una volta di fronte a un altro giorno."
"Qual è il punto della tua esistenza?"
"Libria, svegliati, risvegliati per trionfare ancora una volta di fronte a un altro giorno."
"Qual è il punto della tua esistenza?"
"Sentire. Tu non l'hai mai provato e non potrai mai saperlo. È vitale come il respiro, e senza quello, senza amore, senza rabbia, senza dolore, il respiro è solo un orologio che fa tic tac."
Fosco Del Nero
Titolo: Equilibrium (Equilibrium).
Genere: fantascienza, fantastico, drammatico, distopia.
Regista: Kurt Wimmer.
Attori: Christian Bale, William Fichtner, Taye Diggs, Emily Watson, Dominic Purcell, Angus MacFadyen, Sean Bean.
Anno: 2002.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: qui.