La recensione di oggi è dedicata al film d’animazione La grande avventura di Hols.
Un film d’animazione giapponese, ad esser precisi. E, ad esser più precisi, un film d’animazione diretto da Isao Takahata, cofondatore dello Studio Ghibli e collaboratore storico di Hayao Miyazaki, suo produttore di alcuni film, tra cui Nausicaa della Valle del vento e Laputa - Castello nel cielo, nonché regista egli stessi di alcuni classici dell’animazione giapponese, come Pom Poko, Omohide poro poro e Una tomba per le lucciole.
Sempre per essere il più possibile precisi, La grande avventura di Hols è stato tradotto con diversi titoli, tra cui La grande avventura di Horus, La grande avventura del piccolo principe Valiant e Il segreto della spada del sole.
Si tratta di un film non particolarmente lungo, neanche un’ora e venti, e piuttosto risalente, essendo datato 1968, cosa che si vede grandemente nel tratto grafico, davvero rozzo rispetto al giorno d’oggi…
… e probabilmente anche in una sceneggiatura ugualmente semplicistica, diretta con uguale probabilità a un pubblico giovanile molto più di quanto sarebbero stati i lavori successivi tanto di Takahata che di Miyazaki, che spesso si sono soffermati su questioni come l’ecologia, la natura, la felicità delle persone, etc (anche se ho letto che i fan sfegatati del duo Takahata-Miyazaki hanno lamentato una trasposizione pessima per formato video e per traduzione, cosa che avrebbe inficiato il valore finale dell'opera).
Ma veniamo a noi, ossia a La grande avventura di Hols ed alla sua trama: Hols è un giovane guerriero, e a dispetto della sua giovanissima età (è un adolescente), ha coraggio e forza da vendere. Tanto che non si deprime certamente per la morte del suo affezionato padre, e parte subito alla ricerca del villaggio da cui proveniva la sua famiglia.
Trovatolo, troverà però anche tanti problemi, generati essenzialmente dal cattivo Grunwald, il Signore dei Ghiacci, che prima propone al ragazzo di diventare suo amico e collaboratore, e poi, alla sua risposta negativa, gli dichiara guerra, scatenandogli contro i suoi lupi argentati e i suoi poteri malefici.
Hols, aiutato dal fidato orso Koro, da alcuni paesani coraggiosi, e a un certo punto anche dalla misteriosa Hilda, cerca con tutte le sue forze di sconfiggere Grunwald e di salvare così il villaggio.
La grande avventura di Hols è tutto sommato una storia semplice, e come detto è molto semplice anche il tratto grafico.
Pur in assenza di meraviglie tecniche, di una grande atmosfera o di colpi di scena (l’unico presente era abbastanza prevedibile), il film propone qualche momento di bellezza, legato soprattutto alla musica, alle voci e ai balli dei protagonisti.
Per il resto si fa seguire simpaticamente, giacché non è difficile simpatizzare per il volenteroso e generoso Hols (Horus nel film originario, da cui la Spada del Sole che a un certo punto trova), ma, come detto, il tutto rimane su livello si men che sufficienza.
Anni luce al di sotto di tutti i film di Miyazaki o anche di Pom Poko, per citarne uno di Isao Takahata, che viceversa, per bellezza, tematiche e originalità, vi consiglio.
Fosco Del Nero
Titolo: Alice (Taiyo no oji - Horusu no daiboken).
Genere: animazione, fantasy, avventura.
Regista: Isao Takahata.
Anno: 1968.
Voto: 5.5.
Dove lo trovi: qui.