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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 16 maggio 2023

La figlia della sciamana - Kenneth Kainz

La figlia della sciamana mi è stato consigliato come film dai contenuti interessanti… e così è stato, per quanto l’elemento interessante si riduce esclusivamente alla sua idea di fondo.

Ecco la trama sommaria del film, girato in Danimarca nel 2015: il Re di Dunark è stato assassinato insieme alla sua famiglia, moglie e figlio piccolo. Il colpevole sembra essere l’altro figlio, il maggiore, Nicodemus Ravens, trovato ubriaco, con un coltello insanguinato in mano, mentre dormiva.
Nell’incertezza sul da farsi, viene convocata la sciamana Melussina Tonerre, la quale, avendo il dono di leggere dentro le persone e di vedere che cosa hanno fatto e di che cosa si vergognano, saprà dire per certo se il ragazzo ha assassinato o meno la sua famiglia.
Viene convocata anche la figlia Dina, la quale possiede lo stesso dono… tuttavia, per le due sarà difficile eseguire il compito loro assegnato, visto che si troveranno in mezzo ai giochi di potere di palazzo.

La figlia della sciamana, a livello di sceneggiatura e di scenografia, non è un film indimenticabile: è ben eseguito, ma non è nulla di trascendentale: né nella recitazione, né nei dialoghi o in altro. Tuttavia, si fa notare per l’idea che lo caratterizza: quella per cui alcune persone, le sciamane/streghe nello specifico, hanno il potere di far vergognare gli individui di sé stessi e delle loro debolezze.

Ossia, esse fungono da specchio per i vari esseri umani che incrociano il loro sguardo, e che sono così “visti”: sono visti da fuori, ma al contempo si vedono da dentro, ossia in quel frangente sono costretti a fronteggiare le proprie debolezze e le proprie mancanze.
Praticamente è il principio speculare della letteratura spirituale o, comunque, qualcosa che ci va molto vicino: lo specchio del mondo costringe letteralmente le persone ad affrontare le proprie energie interiori e, se sono spiritualmente mature, ad autosservarsi (quelle non pronte, girano lo sguardo dall’altra parte e fanno finta di niente).

Ciò, da solo, per quanto mi riguarda rende il film meritevole di visione.

Cinematograficamente parlando, si situa poco più della sufficienza, a cui aggiungo un mezzo voto per l’idea di fondo originale e interessante.
In verità c’è un altro elemento interessante nel film: il cattivo di turno alleva draghi, ossia rettili simili a grandi coccodrilli, e ne beve il sangue, poiché ciò dona longevità e forza al di fuori del comune. Il fatto di bere sangue di creature viventi al fine di ottenere vitalità e longevità è un concetto che si sta facendo lentamente strada in vari modi.

Il film ha già avuto un seguito: La figlia della sciamana 2 - Il dono del serpente: dopo che si sono scontrati Corvi e Draghi, dunque, si profila l’inserimento di un altro animale.

In chiusura, segnalo alcune frasi del film.

“Quando guardi le persone, mostri loro tutte quelle cose che preferirebbero dimenticare, o tutto ciò di cui si vergognano: questo le spaventa.”

“Le persone vogliono dimenticare: ognuno ha qualcosa di cui  vergognarsi.”

“Le cose sono impossibili finché qualcuno non le smentisce.”

“Guarda dentro, guarda dentro te stesso.”

Fosco Del Nero



Titolo: La figlia della sciamana (Skammerens datter).
Genere: fantasy, drammatico.
Regista: Kenneth Kainz.
Attori: Roland Møller, Søren Malling, Jakob Oftebro, Allan Hyde, Maria Bonnevie, Olaf Johannessen, Joi Johannsson, Esben Dalgaard Andersen, Jim High.
Anno: 2015.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.



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