Mi sono guardato il film Cosa piove dal cielo perché mi era stato segnalato come film con contenuti esistenziali di un certo spessore… che in realtà non vi ho trovato, trovando però una storia gradevole e a suo modo tenera.
Si tratta di una produzione argentino-spagnola, che peraltro nella sua trama riguarda anche l’Italia, giacché il protagonista, Roberto De Cesare (ottimamente interpretato da Ricardo Darin, già visto nell'accattivante Nove regine), è il figlio di un emigrato italiano che vive a Buenos Aires e gestisce un negozio di ferramenta, quello che peraltro era stato di suo padre.
Egli è un uomo talmente tanto schivo e solitario che vien da chiedersi cosa mai gli sia successo per renderlo così… e a tale domanda verrà data una risposta nel corso del film, ricollegandosi in ciò anche all’interesse principale di Roberto, ossia collezionare fatti strani avvenuti in tutto il mondo, e conosciuti tramite articoletti di giornale, che Roberto meticolosamente ritaglia e conserva (e che a volte “visualizza” a vantaggio dello spettatore).
In questa collezione di fatti strani, in qualche modo, finirà anche l’altro protagonista della storia, Jun, un ragazzo cinese che, non avendo più nessuno in patria, ha deciso di emigrare per raggiungere uno zio in Argentina.
Lo zio non lo trova, ma, dopo essere stato maltrattato da un guidatore di taxi, trova Roberto, che nonostante la sua forte tendenza allo stare da solo, decide di dare una mano al ragazzo… pur se tentato praticamente ogni dieci minuti di farla finita con quel “volontariato”.
Praticamente questi due sono gli unici protagonisti della storia, eccezion fatta per poche altre comparse, come la vivace Marì, innamorata da anni di Roberto, ma anche lei tenuta a distanza.
Cosa piove dal cielo oscilla tra dramma e commedia: da un lato racconta eventi difficili, tra povertà, solitudine e guerra, ma dall’altro li affronta con una certa leggerezza, mostrando il lato umano delle cose più che la difficoltà degli eventi.
E, in questo senso, si fa seguire con buon piacere, pur senza offrire molto altro in più, né come estetica, né come dialoghi, né come energia retrostante.
Ma qualcosa di buono c’è, da cui la valutazione sufficiente-più che sufficiente.
Si tratta di una produzione argentino-spagnola, che peraltro nella sua trama riguarda anche l’Italia, giacché il protagonista, Roberto De Cesare (ottimamente interpretato da Ricardo Darin, già visto nell'accattivante Nove regine), è il figlio di un emigrato italiano che vive a Buenos Aires e gestisce un negozio di ferramenta, quello che peraltro era stato di suo padre.
Egli è un uomo talmente tanto schivo e solitario che vien da chiedersi cosa mai gli sia successo per renderlo così… e a tale domanda verrà data una risposta nel corso del film, ricollegandosi in ciò anche all’interesse principale di Roberto, ossia collezionare fatti strani avvenuti in tutto il mondo, e conosciuti tramite articoletti di giornale, che Roberto meticolosamente ritaglia e conserva (e che a volte “visualizza” a vantaggio dello spettatore).
In questa collezione di fatti strani, in qualche modo, finirà anche l’altro protagonista della storia, Jun, un ragazzo cinese che, non avendo più nessuno in patria, ha deciso di emigrare per raggiungere uno zio in Argentina.
Lo zio non lo trova, ma, dopo essere stato maltrattato da un guidatore di taxi, trova Roberto, che nonostante la sua forte tendenza allo stare da solo, decide di dare una mano al ragazzo… pur se tentato praticamente ogni dieci minuti di farla finita con quel “volontariato”.
Praticamente questi due sono gli unici protagonisti della storia, eccezion fatta per poche altre comparse, come la vivace Marì, innamorata da anni di Roberto, ma anche lei tenuta a distanza.
Cosa piove dal cielo oscilla tra dramma e commedia: da un lato racconta eventi difficili, tra povertà, solitudine e guerra, ma dall’altro li affronta con una certa leggerezza, mostrando il lato umano delle cose più che la difficoltà degli eventi.
E, in questo senso, si fa seguire con buon piacere, pur senza offrire molto altro in più, né come estetica, né come dialoghi, né come energia retrostante.
Ma qualcosa di buono c’è, da cui la valutazione sufficiente-più che sufficiente.
Titolo: Cosa piove dal cielo (Un cuento chino).
Genere: drammatico, commedia.
Regista: Sebastian Borensztein.
Attori: Ricardo Darin, Huang Sheng Huang, Muriel Santa Ana, Enric Rodriguez, Ivan Romanelli.
Anno: 2011.
Voto: 6.5.
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