Slide # 1

Slide 1

Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

Slide # 2

Slide 2

L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

Slide # 3

Slide 3

Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

Slide # 4

Slide 4

Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

Slide # 5

Slide 5

Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 23 aprile 2024

Paper girls - Stephany Folsom

Avevo letto cose molto positive sulla serie tv Paper girls, tratta dall’omonimo fumetto di successo, per cui l’ho guardata, ma senza ricavarne l’entusiasmo di altri recensori.

Partiamo dalle basi: si tratta di una serie tv di una sola stagione, peraltro breve. Con otto episodi è finito tutto. La serie non ha ottenuto una seconda stagione, nonostante il discreto successo di pubblico della prima.

La quale peraltro finisce senza alcun tipo di conclusione, ma anzi nel pieno di un flusso narrativo, anticipando eventi che evidentemente contava di sviluppare nella stagione successiva. Questo, come dico sempre, denota una grandissima mancanza di rispetto di una casa di produzione per i suoi spettatori: significa che a chi decide non importa niente della soddisfazione dei telespettatori, né importa niente della bellezza e della completezza di un’opera creativa.
Per loro non è arte o bellezza: sono semplicemente lavoro e denaro.

Questo spiega anche come mai i vari prodotti Netflix o Amazon (questa è una serie Amazon) spesso mettano in mezzo la loro tipica propaganda mondialista: volgarità, sessualità anche giovanile (qua assistiamo a discorsi pre-puberali, come anche a un discorso su come si devono mettere nella cavità femminile di una dodicenne gli assorbenti interni: evidentemente ai loro padroni piace questo tipo di tematica), omosessualità, etc. Sono le solite cose che suppongo stiano stancando anche il pubblico mediano, quello poco attento ai fenomeni collettivi… ma che comunque a un certo punto sente puzza di bruciato anche lui. 

Ad ogni modo, ecco la trama di Paper girls: quattro ragazzine (Tiff, Erin, Mac e KJ) escono, la notte di Halloween, per eseguire il loro lavoro di consegne di giornali, che notoriamente negli USA avviene in orari notturni e a opera di ragazzini in cerca dei primi lavori e delle prime paghe. Senonché le quattro si imbattono, oltre che in bulli di vario genere (a cui misteriosamente riescono a tenere testa pur essendo ragazzine esili), in viaggiatori nel tempo che li coinvolgono nei loro viaggi e li portano nel futuro.

Nel futuro, le quattro conosceranno alcune versioni adulte di sé, ricevendo notizie buone e meno buone. 
Poi torneranno indietro, faranno alcuni giri per cercare di salvarsi la vita e di sistemare le cose in modo decente… visto che di mezzo c’è un’organizzazione del futuro la quale a quanto pare elimina i viaggiatori nel tempo che cercano di modificare quanto è avvenuto.

Paper girls è essenzialmente puerile e infantile, oltre che poco originale nella tematica: abbiamo quattro dodicenni che parlano da pari a pari con gli adulti (un po’ perché loro sono sovradimensionate, un po’ perché gli adulti sono sottodimensionati a livello mentale e coscienziale), che parlano in modo ultravolgare (specialmente una delle quattro, letteralmente inascoltabile), che danno di matto ogni dieci minuti… e che per di più a tratti si trovano alle prese con le loro versioni adulte. Adulte si fa per dire, visto che regnano sempre l’immaturità e l’egocentrismo.

La propaganda globalista, con in mezzo sessualità infantile e omosessualità precoce, fa il resto, abbassando ulteriormente il valoro di un prodotto già mediocre di suo.

Come sia stata segnalata in quanto serie tv di valore francamente è un mistero… risolvibile forse nello scarso livello qualitativo cui è abituata la recente audience televisiva, probabilmente quella meno scafata.

Fosco Del Nero 



Titolo: Paper girls.
Genere: serie tv.
Ideatore: Stephany Folsom.
Attori: Camryn Jones, Ali Wong, Riley Lai Nelet, Sofia Rosinsky, Fina Strazza, Adina Porter, Nate Corddry, Kellee Stewart, Daniel Rashid, Maren Lord, Marika Engelhardt.
Anno: 2022.
Voto: 4.
Dove lo trovi: qui.



Il mondo dall'altra parte