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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 26 agosto 2015

Viva l’Italia - Massimiliano Bruno

Di recente mi era capitato di vedere un breve pezzo del film Viva l’Italia, che peraltro non avevo mai sentito nominare, e in pochi secondi ho deciso che volevo vederlo.
Ho fatto benissimo: il film, diretto nel 2012 da Massimiliano Bruno e con un ricco cast, è davvero un piccolo gioiello, e nemmeno tanto piccolo.

Partiamo dal cast: i protagonisti sono Michele Placido, Raoul Bova, Alessandro Gassman e Ambra Angiolini, rispettivamente padre e figli, ma tra gli altri attori si fanno notare anche Rocco Papaleo e Maurizio Mattioli.

Partiamo subito con la trama sommaria del film: Michele Spagnolo (un eccellente Michele Placido) è un noto politico italiano, tanto potente da aver assicurato il benessere a tutta la sua famiglia, nonché sistemato in vari modi i suoi figli: il brillante Riccardo (Raoul Bova) fa il primario di un reparto d’ospedale, il meno brillante Valerio (Alessandro Gassman) dirige un’azienda che produce cibo per le mense, mentre la superficiale Susanna (Ambra Angiolini), nonostante una pessima dizione, fa l’attrice… ed è sicuramente quella che più ha beneficiato delle raccomandazioni del padre.
Ma non è tutto oro quello che luccica, e i nodi verranno al pettine sotto forma di una forma di malattia mentale successiva ad un malore, per la quale l’onorevole ora non può fare a meno di dire la verità. Su tutto: i tradimenti coniugali (suoi, dei suoi vicini di casa, etc), le mazzette prese in passato, le raccomandazioni fatte e ricevute, gli accordi con i suoi colleghi politici… o semplicemente quello che vede intorno a sé.

Va da sé che con uno sfondo del genere poteva uscire un film tanto divertente quanto “forte”, e il regista Massimiliano Bruno, che tra l’altro compare come conduttore di una trasmissione che commenta gli articoli della costituzione italiana, è riuscito in ambo le cose, aiutato anche (ma non è fortuna, e il buon regista è come il buon allenatore che riesce a far rendere al meglio i suoi giocatori) da alcune ottime prestazioni: Michele Placido in primis, ma anche Alessandro Gassman e Ambra Angiolini tra i protagonisti, così come da altri comprimari, Rocco Papaleo su tutti, il quale recita il ruolo di Tony, il manager gay dell’attrice Susanna.

Viva l’Italia è un prodotto per certi versi strano: è evidentemente un film di denuncia della situazione sociale italiana, immersa nella corruzione, nell’ingiustizia, nella difficoltà economica, e nella superficialità in generale.
Tuttavia, più che un film di denuncia atto a tracciare una strada alternativa, sembra più un film di denuncia-rassegnazione, del tipo “le cose stanno così, che ci vuoi fare, noi al massimo possiamo pensare a noi stessi e magari migliorare nel poco che possiamo migliorare”.
In effetti, gli unici miglioramenti che si intravedono nella storia sono personali (se non avete visto il film e volete evitare di sapere come si sviluppa, non leggete le righe seguenti e andate al capoverso successivo): il politico Spagnolo diventa una persona sincera (ma perde il suo ruolo di politico di punta del partito), il figlio Riccardo diventa meno rigido e più compassionevole (ma perde il lavoro), l’altro figlio Valerio diviene più forte e sicuro di sé (ma perde la famiglia, e inoltre lavorativamente si rafforza con il ricatto), la figlia Susanna guadagna in profondità umana (e migliora la dizione… ma anche lei ci perde sul versante del lavoro e del successo); inoltre la moglie-madre non ne vuole più sapere del marito a causa delle confessioni sulle sue infedeltà.
Dunque, non c’è una svolta vera e propria, né sociale né personale, e peraltro fa sorridere che nel film compaiano alcuni personaggi reali che rappresentano (tra molti altri, ovviamente, non loro in particolare) la superficialità dell’Italia odierna, soprattutto quella televisiva: parlo dei cameo di Cristiano Malgioglio e di Patrizia Pellegrino, ma anche dei trascorsi nonèlaraieschi di Ambra Angiolini… che cozzano parecchio con il cameo nonché con la colonna sonora di Frankie hi-nrg, personaggio viceversa impegnato nella cultura alternativa e nell’azione sociale.

Insomma, in Viva l’Italia c’è un po’ di tutto, e volendo lasciare i dettagli da parte, per valutare solo il film in se stesso, devo dire che il film funziona, e molto bene: c’è una bella trama principale, vi sono varie trame secondarie, tra relazioni, stalker, provini, etc, vi sono personaggi interessanti, e vi sono molte gag divertenti, alcune davvero irresistibili, tanto sul versante visivo, quanto sul versante verbale.

In conclusione, Viva l’Italia di Massimiliano Bruno è stato davvero una lieta sorpresa, ispirato, divertente e ben curato, a cui forse manca solo qualcosa in termini di prospettiva futura e miglioramento per essere di un livello ancora superiore… ma già il fatto che si sia scelto di fare con schiettezza un fotogramma della situazione attuale è meritorio.

Fosco Del Nero



Titolo: Viva l’Italia.
Genere: commedia.
Regista: Massimiliano Bruno.
Attori: Michele Placido, Raoul Bova, Alessandro Gassman, Ambra Angiolini, Rocco Papaleo, Edoardo Leo, Maurizio Mattioli, Elena Cucci, Edoardo Pesce, Stefano Fresi, Rolando Ravello, Massimiliano Bruno.
Anno: 2012.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: qui.

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