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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 4 ottobre 2016

Oblivion - Joseph Kosinski

La recensione odierna è dedicata al film Oblivion.
Non avevo mai visto niente del regista Joseph Kosinski, anche perché aveva diretto solo un lungometraggio: Tron: Legacy, ossia il seguito del film culto del 1982 Tron… che credo di aver visto molti anni fa, ma che non mi ha lasciato evidentemente un forte segno di sé, tanto che avevo ignorato il suo sequel.

Sono passato direttamente all’opera seconda, dunque, la quale vede un protagonista di spicco: Tom Cruise, affiancato dalle belle Olga Kurylenko e Andrea Riseborough (ognuna a modo suo, e dal mio punto di vista la prima più della seconda) nonché da Morgan Freeman in una parte tutto sommato trascurabile per minutaggio. Stesso discorso di trascurabilità per Nikolaj Coster-Waldau (il Jaime Lannister de Il trono di spade).

Ed ecco la trama supersommaria di Oblivion, film che sin dal suo titolo pone in evidenza una qualche “dimenticanza” (da cui il titolo): siamo all’incirca nel 2070, in ciò che resta della Terra dopo una feroce guerra contro una razza aliena che l’ha invasa, gli Scavenger.
La guerra è stata vinta dagli umani, ma a caro prezzo: il pianeta è per buona parte radioattivo, e quasi tutti ormai si sono trasferiti su Titano, uno dei satelliti di Saturno.
E se è andata male alla Terra, alla Luna è andata ancora peggio, come è facile osservare guardando il cielo, laddove si vede ciò che è rimasto di lei.

In tale scenario post-apocalittico, seguiamo le vicende di Jack Harper e di Victoria Olsen, una coppia di tecnici addetti al controllo di un certo territorio e alla manutenzione di trivelle e robot vari.
Dico trivelle perché l’unica cosa per cui il pianeta è ancora buono è l’idrotrivellazione allo scopo di convertire l’acqua in energia.

Dette delle premesse, veniamo ora al commento del film.
La prima cosa è che il tutto non funziona molto bene: sì, gli effetti speciali ci sono, e si vede che si tratta di una produzione di un certo livello, ma è proprio il livello di coinvolgimento che è scarso e non decolla mai.
Peggio: si ha spesso la sensazione di una sceneggiatura un po’ campata per aria: e non perché Jack e Victoria vivano in un’altissima costruzione posta a 2000 metri di altezza e camminino tranquilli sul balcone in maglietta e si facciano il bagno nella piscina all’aperto nudi pur senza sentire minimamente freddo o vento, ma perché la storia non sta proprio in piedi (e qua preannuncio che faccio un po’ di spoiler): gli umani sopravvissuti vanno in giro conciati da alieni apposta per non farsi riconoscere dal protagonista (che viceversa sa che non vi sono più umani sul pianeta); circolano cani che a rigor di logica non dovrebbero esserci; la suddivisione in zone radioattive e vivibili fa un po’ ridere per la sua ingenuità; Jack incontra un suo doppio e praticamente non batte ciglio, ma anzi inizia a picchiarsi con lui; e soprattutto la megaintelligenza Tet (che non è mai specificato se sia aliena o robotica) si fa mettere nel sacco in modo davvero puerile.

Insomma, Oblivion fa una grande e ambiziosa introduzione… per poi sciogliersi come neve al sole come il film poco originale e un po’ pretenzioso che è.

Senza contare che, pur senza sapere assolutamente niente della trama, fin da subito avevo capito la questione degli “Scavenger” e dell’inganno della base-Tet.

In conclusione, come film Oblivion è davvero poca cosa… che si segnala solamente per essere l’ennesimo film di genere distopico-fantascientifico-futuristico (La fuga di LoganMatrixEquilibriumAeon FluxV per vendettaMetropolisThe islandL’uomo che fuggì dal futuroIn time, I figli degli uominiUltraviolet, etc), tanto che alla fine l’unica cosa curiosa che propone è proprio questa: coma mai tali film hanno così tanto successo da essere prodotti in massa (senza parlare dei libri: 1984Il mondo nuovoLa fattoria degli animaliFahrenheit 451)?
Ognuno risponda come preferisce, sapendo che le cose non avvengono per caso.

Fosco Del Nero



Titolo: Oblivion (Oblivion).
Genere: fantascienza, drammatico.
Regista: Joseph Kosinski.
Attori: Tom Cruise, Olga Kurylenko, Andrea Riseborough, Morgan Freeman, Nikolaj Coster-Waldau,  Melissa Leo, Zoe Bell, Catherine Kim Poon.
Anno: 2013.
Voto: 4.5.
Dove lo trovi: qui.

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