Ultimamente mi sono dato ai film d’animazione, visto che non ne vedevo da molto tempo e quindi avevo una discreta lista da cui attingere.
È così che negli ultimi mesi sono passati sul blog i vari The secret of Kells (incantevole), Momo alla conquista del tempo (mal riuscito), Rango (brillante), Ralph Spaccatutto (sufficiente), Zootropolis (divertentissimo), Inside out (vivace), The boy and the beast (magnifico), Planet 51 (carino) e Frozen - Il regno del ghiaccio (infantile).
Quest’oggi è il turno di Boxtrolls - Le scatole magiche, film del 2014 realizzato con la tecnica della stop-motion: vediamo come se l’è cavata.
Partiamo dalla trama di quello che è un film d’animazione e fortemente fantastico come genere: siamo nella città di stile vittoriano di Ponte Cacio, alle prese con coprifuoco e terrore per via degli spaventosi "boxtrolls", strane creature dentro delle scatole che escono di notte a prendere tutti i congegni meccanici che trovano.
La popolazione è terrorizzata, cosicché il sindaco Lord Gorgon-Zole, dà mandato ad Archibald Arraffa di eliminarli tutti… in cambio di una sorta di titolo onorifico.
Dopo poco, tuttavia, lo spettatore si rende conto che i boxtrolls sono creature innocue e pacifiche, e che anzi sono le vittime della cattiveria di Archibald Arraffa, nonché dell’ingenuità di tutta la popolazione, sobillata in questo anche da una famosa cantante… che poi è sempre Archibald Arraffa sotto mentite spoglie.
A sovvertire le sorti della situazione, e ad evitare la sparizione di tutti i boxtrolls, ci pensano la figlia del governatore Winnie e Uovo, ragazzo allevato dai boxtrolls fin da piccolo, tanto che egli si crede uno di loro.
Partiamo dalla base: l’aspetto visivo.
Boxtrolls - Le scatole magiche è realizzato in modo fantastico, ed è davvero bello vederlo, sia negli sfondi fermi, sia nelle immagini in movimento.
D’altronde, dietro il film c’è lo Studio Laika, già produttore dell’ottimo Coraline e la porta magica e del discreto Paranorman.
Secondo punto: la sceneggiatura è buona: sufficientemente originale e sufficientemente interessante, anche se non memorabile.
Idem dicasi per i personaggi: ben realizzati, ma non memorabili.
Terzo punto, che poi è quello che lo limita: il film non è eccessivamente divertente da un lato, né ha una profondità particolare dall’altro. Insomma, non eccelle né per intrattenimento, né per aspetto didattico-introspettivo, ragione della sua valutazione non eccelsa.
Si salvano in tal senso solo i dialoghi tra Mr. Pasticcio e Mr. Trota, due tirapiedi di Archibald Arraffa che ogni tanto si pongono il problema di chi sono i buoni e chi i cattivi.
Nel complesso, il film si guadagna una discreta valutazione per via dell’ottima realizzazione, ma Boxtrolls - Le scatole magiche non è a mio avviso un film imperdibile.
Tra gli ultimi film d’animazione visti, continuano a dominare la classifica The secret of Kells, Rango, Zootropolis e The boy and the beast (il primo per l'atmosfera e la bellezza visiva, il secondo per simbolismo e bellezza interiore, il terzo per il connubio tra realizzazione e divertimento, il quarto per la sceneggiatura) mentre Boxtrolls - Le scatole magiche si accoda al gruppo che segue a distanza, non distinguendosi in nessun senso.
Fosco Del Nero
Titolo: Boxtrolls - Le scatole magiche (The boxtrolls).
Genere: animazione, fantastico, grottesco, commedia.
Regista: Graham Annable, Anthony Stacchi.
Anno: 2014.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.
Genere: animazione, fantastico, grottesco, commedia.
Regista: Graham Annable, Anthony Stacchi.
Anno: 2014.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.