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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 7 febbraio 2023

Dragon’s dogma - Shinya Sugai

Conoscevo il marchio “Dragon’s dogma” per la fama del videogioco, per quanto solo di nome.
Avendo saputo che ne era stata tratta una serie animata, consigliatami peraltro da un amico, ho deciso di vedermela.

L’aspetto più rilevante non era tanto che si trattasse di una serie animata di genere fantasy, cosa comunque che apprezzo, quanto che l’opera mi era stata descritta come interessante nei suoi contenuti.

Effettivamente, la serie, piuttosto breve con i suoi sette episodi di circa venticinque-ventisei minuti cadauno, è riferita ai sette vizi capitali, presentati in quest’ordine: ira, gola, invidia, accidia, avidità, lussuria, superbia.

Nell’episodio di esordio di Dragon’s dogma, un drago devasta l’intero villaggio di Cassardis, uccidendo praticamente tutti, compresa Olivia, l’amata moglie di Ethan, la quale peraltro era in attesa del loro primogenito. Anche Ethan viene ucciso, col drago che gli strappa letteralmente il cuore dal petto… ma viene resuscitato da Hannah, una cosiddetta “pedina”, ossia colei che assiste l’“arisen” nella sua caccia/vendetta verso il drago. A sua volta, l’arisen è colui a cui il drago ha rubato il cuore, chiamato per l’appunto alla missione di uccidere il drago, il quale nel frattempo sta continuando a seminare morte, distruzione e terrore.
E non è il solo, visto che a ogni angolo si incontrano altri mostri, di stampo prevalentemente mitico: idre, ciclopi, etc.
In questo, l'eroe dai poteri speciali che combatte contro i mostri, mi ha ricordato The witcher, opera che però ho gradito maggiormente.

Dragon’s dogma ha evidenti punti forti, ma altrettanto evidenti punti deboli.

Tecnicamente parlando, va bene nei disegni e nelle animazioni tradizionali, ma quando si mette di mezzo la computer grafica, per drago e mostri vari, le cose iniziano a diventare quasi imbarazzanti, sia per la qualità scarsa, sia per il forte contrasto col resto dell’animazione. Davvero senza senso.

Riguardo a storia e contenuti, è interessante la trama di fondo, per quanto un po’ scontata, come è interessante la proposizione dei sette vizi capitali, molto più attuali di quanto non pensi l’essere umano comune, (più che) semiaddormentato dalla televisione e dalla (dis) educazione contemporanea… tuttavia, il tutto è davvero semplicistico, dovuto probabilmente anche ai tempi brevi (una ventina di minuti per un vizio capitale: davvero poco).

Per di più, i personaggi e i dialoghi sono piuttosto banali e piatti.

L’esito finale di Dragon’s dogma è quello di un’opera globalmente sufficiente ma priva di valore ulteriore; una buona idea di fondo tuttavia eseguita male, o quantomeno non bene come avrebbe potuto.

Menzione per un paio di frasi esistenzialmente interessanti.

“Quando tu scruti dentro l’oscurità, l’oscurità scruta dentro di te.”

“Non consentire alla tua furia di consumarti; produrrà soltanto più angoscia.”

“Sei stato sconfitto dai tuoi stessi desideri: adesso devi pagarne il prezzo.”

Fosco Del Nero



Titolo: Dragon’s dogma.
Genere: serie tv, animazione, fantasy, drammatico.
Ideatore: Shinya Sugai.
Anno: 2020.
Voto: 6.
Dove lo trovi: qui.



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