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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 4 aprile 2023

Alice nel paese delle meraviglie - Clyde Geronimi, Hamilton Luske, Wilfred Jackson

Eran secoli, probabilmente, che non vedevo il film d’animazione Alice nel paese delle meraviglie: da quando ero bambino… e poi non lo avevo più rivisto.
Quantomeno, sino all’apertura del blog nel 2008, visto che non era ancora recensito.

Provvedo ora. 
Il film, ormai piuttosto vetusto, è datato 1951 ed è considerato uno dei primi classici Disney. La formula è quella tipica di quegli anni: un classico della letteratura, disegni a mano, un netto orientamento al prodotto per famiglie, una colonna sonora comprendente numerose canzoni.

La storia è celeberrima: il film è tratto dal romanzo di Lewis Carroll Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, prendendo inoltre qualche elemento dal seguito Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò. Classici per l’infanzia, per l’appunto (ma anche per gli adulti).

Ecco la trama: la piccola Alice si annoia nel sentire la sorella maggiore leggere un libro di storia e, a un certo punto, la sua attenzione è attratta da un coniglio bianco vestito di tutto punto, con tanto di orologio in mano, dall’aria piuttosto frettolosa, come se stesse tardando a un appuntamento. Incuriosita, lo segue sin dentro il buco in cui quello si è infilato… finendo così nel “paese delle meraviglie”, dove ogni cosa è bizzarra.
Qui, assisterà a tanti eventi strani nonché a personaggi altrettanto strani, rischiando persino di essere giustiziata dalla bizzosa Regina di Cuori.

All’interno dei circa 75 minuti di film, passano tanti personaggi strani: i miei preferiti (come probabilmente per tanti altri spettatori) sono il Brucaliffo e lo Stregatto. Anche la scena presso il Cappellaio Matto è memorabile, come in generale tutta la storia, non per niente entrata nell’immaginario collettivo.

Personalmente, tuttavia, non lo considero tra i miei film preferiti dell’animazione di quel periodo, forse per un tono un po’ melenso: le canzoni della colonna sonora son poco vivaci e anzi in larga parte noiose (con l’eccezione, ovvia, del “non compleanno”), e molte scene avrebbero potuto essere più efficaci.
I disegni, oramai lontani come livello tecnico, son comunque gradevoli e ancora piacevoli.

Nel complesso, ho gradito Alice nel paese delle meraviglie… nonostante i settantadue anni trascorsi dalla sua uscita!
Il tempo passa (anche se non esiste).

Chiudo col celebre dialogo tra Alice e lo Stregatto.

“Volevo soltanto chiederle che strada devo prendere.”
“Tutto dipende da dove vuoi andare.”
“Oh, veramente importa poco, purché io riesca…”
“Beh, allora importa poco che strada prendi.”

Fosco Del Nero



Titolo: Alice nel paese delle meraviglie (Doctor Strange  in the multiverse of madness).
Genere: animazione, fantasy.
Regista: Clyde Geronimi, Hamilton Luske, Wilfred Jackson.
Anno: 1951.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.



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