Ogni tanto mi riprendo qualcuno dei manga che avevo comprato quando ero ragazzino e me lo rileggo…
… e devo dire che pochi resistono all’assalto del tempo. O meglio, all’assalto della crescita personale e quindi del vedere la medesima cosa con occhi nuovi.
Questo a maggior ragione se il fumetto in questione non mi aveva fatto impazzire neanche da ragazzino, ed è questo il caso di Elementalors, manga di Takeshi Okazaki scritto tra il 1990 e il 1995, ad un ritmo quindi lentissimo, contando che si compone di soli 7 volumetti, che in origine peraltro erano cinque tankobon (che sono i volumetti giapponesi, solitamente piuttosto corposi e spesso in Italia diluiti in più stampe).
Intanto, una curiosità: Takeshi Okazaki era uno degli assistenti di Izumi Matsumoto, il celebre mangaka che aveva creato l’ancor più celebre Kimagure Orange Road, sarebbe a dire il fumetto poi diventato cartone animato conosciuto in Italia come È quasi magia Johnny. La curiosità è data dal fatto che un altro degli assistenti di Matsumoto era Kazushi Hagiwara, che poi di lì a breve avrebbe disegnato per conto suo Bastard, ossia un manga di ambientazione fantasy caratterizzato da magia, violenza e una certa aria sexy esattamente come Elementalors… evidentemente i due allievi erano stufi del tono da commedia sentimentale del loro maestro.
Se Bastard non lo conosco quasi per nulla (ne avevo letto due volumetti pescati a caso e non mi aveva interessato a sufficienza), Elementalors al tempo lo avevo preso… se mi ricordo bene dopo essere stato colpito in positivo da Dark Angel di Kia Asamiya, che veniva pubblicato qua da noi da Planet Manga nel medesimo periodo e nel medesimo formato. E anche il genere sembrava simile, cosicché, giacché Dark Angel con i suoi disegni così belli ed eleganti mi era piaciuto molto, avevo tentato anche con Elementalors.
Tuttavia, tanto l’ambientazione quanto la caratterizzazione dei personaggi erano nettamente inferiori nel manga di Takeshi Okazaki (quanto ai disegni, dipende dai gusti), che difetti avevo messo da parte per non rileggerlo mai più (mentre alcuni tra i miei manga preferiti li ho riletti anche quattro o cinque volte), almeno fino ad adesso… e in effetti forse sarebbe stato meglio continuare il periodo!
Per carità, Elementalors non è del tutto pessimo, ma “solo” gravemente insufficiente: i personaggi sono relativamente molti, considerando il basso numero di albi, ma non sono presentati bene, tanto che spesso si deve ricorrere alla pagina di riassunto per ricordarsi chi è chi; gli eventi si susseguono rapidi, ma un po’ raffazzonati, spesso forzati, e la causa che sta dietro il tutto spesso non è chiara o non convince.
Per non parlare del finale, praticamente assente e messo lì probabilmente solo per chiudere la pubblicazione… a distanza di cinque anni, peraltro, segno che l’autore non ci ha investito troppe energie… e si vede.
Comunque, dopo averlo mezzo distrutto, ne accenno vagamente la trama: gli elementalor sono degli umani capaci di controllare gli spiriti degli elementi, ognuno in misura della propria forza; ad essi dunque gli spiriti risponderanno in gran numero o in numero ridotto, e ci saranno così elementalor con 50.000 spiriti o elementalor con 1.000.000 di spiriti (la media è sui 100.000 comunque). Il più forte di tutti, quello cui spetta di diritto la spada sacra dell’etere, è proprio l’elementalor dell’etere, che si rivela essere il giovanissimo Kagura, adolescente che fino al momento del “risveglio” aveva come unica preoccupazione quella di conquistare la coetanea Asami.
Beh, e anche dopo a dire il vero…
Ad ogni modo, Kagura verrà preso sotto l’ala protettrice della bella elementalor Tsuyuha, che gli insegnerà le cose più importanti prima dello scontro finale con Shiki, il forte elementalor dell’acqua che ambisce ad essere il più potente tra tutti.
In conclusione, Elementalors di Takeshi Okazaki, pur presentando una certa vivacità, non si dimostra fumetto di sufficiente interesse… almeno ai miei occhi attuali.
Fosco Del Nero
Titolo: Elementalors (Seireitsukai).
Genere: manga, fantasy, drammatico.
Regista: Takeshi Okazaki.
Anno: 1990-1995.
Voto: 4.5.
Dove lo trovi: qui.