Tra i film d’animazione che mi ero riproposto di vedere c’era anche Mune - Il guardiano della Luna, film francese del 2014.
Queste due informazioni ci dicono che il film, essendo recente, ha un buona qualità grafica, e che appartiene alla scuola d’animazione francese, il che da solo è quasi una garanzia di qualità.
Non a caso, per quanto i due registi mi fossero entrambi nuovi, il film non ha deluso su nessuno dei due fronti: quello tecnico e quello contenutistico.
Andiamo subito a disegnare per sommi capi la trama di Mune - Il guardiano della Luna: siamo in un mondo fantastico in cui non vi è l’essere umano ma delle creature del regno animale o minerale appartenenti o al mondo del giorno e della luce o al mondo della notte e dell’oscurità.
Il giorno è portato dal Sole, un astro di piccole dimensioni tirato tramite una serie di ganci dal Tempio del Sole, una sorta di grossa costruzione dalla fattezze animalesche, guidata dal Guardiano del Sole.
Stessa cosa per la Luna: vi è un Tempio della Luna e un Guardiano della Luna.
Si dà il caso che i due guardiani siano ormai vecchi e abbiano deciso di passare la mano: per quanto riguarda il Sole, nessuna sorpresa, visto che viene scelto Sohone, belloccio aitante e sicuro di sé; ma come nuovo Guardiano della Luna non viene nominato Leeyoon, l’allievo teoricamente predestinato, ma Mune, un giovane fauno della notte.
Mune è inesperto e difatti inizierà subito a combinare guai… coinvolgendo anche Sohone, col risultato che tanto il Sole quanto la Luna verranno rubati dal malefico Necross, un vecchio Guardiano del Sole diventato malvagio.
All’avventura per recuperare l’uno e l’altra parteciperà anche Glim, una creatura fatta di cera e quindi non appartenente né al mondo della luce, né a quello dell’ombra (col sole si scioglie, col freddo si pietrifica e perde conoscenza).
Forse Mune - Il guardiano della Luna è il film d’animazione francese più vicino all’animazione americana che abbia visto finora e, infatti, uno dei due registi ha lavorato per la Dreamworks, facendo esperienza negli USA, tuttavia il film mantiene la sua impronta francese e, anzi, va a parare nei pressi di un più vecchio film d’animazione francese, ossia I figli della pioggia: ossia nel tema della dualità e dell’unione degli opposti, ciò che rende il film didattico, per quanto in modo lieve e adatto più ai piccoli che non ai grandi.
Non mancano peraltro altri riferimenti: i grossi templi mobili ricordano un poco Il castello errante di Howl, mentre i piccoli aiutanti del Guardiano della Luna ricordano i pulviscoli di Principessa Mononoke, entrambe opere di Hayao Miyazaki.
Al contrario, Sohone pare il protagonista macho di svariate animazioni statunitensi, mentre il mondo notturno pare avere qualche parentela con le animazioni gotico-grottesche di Tim Burton.
Riferimenti a parte, Mune - Il guardiano della Luna è davvero un bel film, adatti a grandi e piccoli: molto bello visivamente, ispirato, sufficientemente movimentato, nonostante una trama non certamente trascendentale. Ciò che dona in termini di colori e disegni e buone emozioni tuttavia colma ampiamente le eventuali mancanze nella sceneggiatura.
Fosco Del Nero
Titolo: Mune il guardiano della Luna (Mune, le gardien de la lune).
Genere: animazione, fantasy.
Regista: Alexandre Heboyan, Benoit Philippon.
Anno: 2015.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.