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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 17 aprile 2018

Nessuno mi può giudicare - Massimiliano Bruno

Tempo fa avevo steso un forte elogio del film Vita l’Italia, girato da Massimiliano Bruno nel 2012.
Memore di tale buona valutazione, mi sono visto anche il film girato l’anno prima dal regista italiano: Nessuno mi può giudicare.

La medesima paternità si nota non solo in uno stile da commedia leggera e disincantata, ma anche nella presenza di alcuni attori evidentemente di fiducia (Raoul Bova, Rocco Papaleo, etc)…

… tuttavia si notano anche delle differenze, e non sono differenze da poco, che fanno di Nessuno mi può giudicare un film dal valore ben inferiore a quello del suo successore.

Intanto, va sottolineato che mentre di Vita l’Italia Bruno era anche lo sceneggiatore, in Nessuno mi può giudicare viceversa la sceneggiatura è di Fausto Brizzi, dal canto suo regista di film di basso profilo e target come Notte prima degli esami o Maschi contro femmine, nonché di libri sarcastici di livello ugualmente basso.

Magari è solo una coincidenza, ma mentre Vita l’Italia, pur in tutta la sua ironia, si limitava a filmare e denunciare il malessere italiano, Nessuno mi può giudicare fa esattamente l’opposto: filma e propone come “adeguato e ok” qualcosa che è a dir poco irresponsabile proporre come modello accettabile, sarebbe a dire la via facile della prostituzione… dipinta in modo quasi goliardico, come se fosse qualcosa di divertente.

Ok, lo so che non tutti coloro che producono qualcosa in ambito comunicativo (film, libri, trasmissioni televisive, etc) hanno l’intenzione di educare e di agevolare la crescita interiore delle persone, ma chi lo fa ha il dovere-potere di segnalare l’una cosa e chi l’altra… con le persone che poi sceglieranno ovviamente da sé dove vogliono dirigersi.

Detto questo, andiamo alla trama sommaria di Nessuno mi può giudicare: Alice (Paola Cortellesi, decisamente più brava nell’umoristico che non nel serio-drammatico) è una giovane donna ricca e arrogante, che tratta tutti come pezze da piedi. O meglio, non tutti: solo i suoi servitori, gli stranieri e quelli che secondo lei sono cafoni, ossia quasi tutti (oddio, non ha tutti i torti riguardo ai personaggi presentanti nel film).
Un giorno, però, suo marito muore e la lascia, inaspettatamente, piena di debiti e a rischio carcere. Dovendo pensare non solo a sé ma anche a suo figlio, e dovendo mettere insieme decine di migliaia di euro nel giro di pochi mesi per evitare una sicura galera, ricorre al mestiere più antico del mondo, aiutata in questo da Eva, una escort ben avviata e a suo modo talentuosa.
Al contempo, si trasferisce in un fatiscente appartamentino in un quartiere popolare di Roma, dove conosce tutta una pletora di personaggi altrettanto popolari: dal razzista Lionello (Rocco Papaleo) alla coppia terra terra Tiziana-Enzo (Lucia Ocone e Lillo).
E ovviamente c’è Giulio (Raoul Bova), il belloccio del quartiere che, dopo un abbrivio un po’ teso, avvierà un rapporto abbastanza intimo con Alice.

Tutto in perfetto stile da lieto fine… e col tutto che, nonostante sembri fare il contrario, promuove un approccio alla vita materialista e gretto: in fondo va tutto bene così, prostituzione e tradimento, incoerenza e vita da essere umano mediocre.

E della spiritualità, e dei vari maestri della storia, Buddha, Krishna, Osho, ma anche del vegetarianesimo, tutti citati, ci si prende semplicemente gioco, e così il problema della vita è risolto.

Nessuno mi può giudicare è un film antivaloriale, e ciò va detto…
… ma va detto anche che in svariati momento il film regala qualche risata, perché comunque gli attori sono bravi, qualche battuta efficace c’è, e il regista pure ha un suo talento, come detto evidente nel film seguente.

Da segnalare, oltre agli attori principali, anche dei piccoli cameo per Fausto Leali, Riccardo Rossi e Valerio Mastandrea.

Bocciato Nessuno mi può giudicare, proverò col terzo film di Massimiliano Bruno, Confusi e felici… per il quale lui stesso ha scritto la sceneggiatura.

Fosco Del Nero



Titolo: Nessuno mi può giudicare.
Genere: commedia, comico, sentimentale.
Regista: Massimiliano Bruno.
Attori: Paola Cortellesi, Raoul Bova, Rocco Papaleo, Anna Foglietta, Giovanni Bruno, Hassani Shapi, Valerio Aprea, Pasquale Petrolo, Lucia Ocone, Awa Ly.
Anno: 2011.
Voto: 4.
Dove lo trovi: qui.

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