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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 14 luglio 2021

Flo, la piccola Robinson - Yoshio Kuroda

Di recente, in vena di amarcord, mi sono rivisto la serie d’animazione Conan, il ragazzo del futuro.
Per non lasciarlo da solo, mi sono rivisto anche la quasi altrettanto mitica serie Flo, la piccola Robinson, che ha segnato parecchie ore della mia infanzia (dico parecchie perché, a furia di mandare in onda sempre gli stessi cartoni, si sono visti numerose volte).

Qualche dato: la serie è una produzione giapponese del 1981 basata sul romanzo Il Robinson svizzero di Johann David Wyss, a sua volta ispirato al famoso Robinson Crusoe di Daniel Defoe.

La serie è discretamente lunga con 50 episodi, e poteva vantare una sigla molto bella, composta dai Cavalieri del Re, autori di tante sigle di spessore (il confronto con le sigle dei cartoni animati odierne, ma anche con quelle “di mezzo” di Cristina D’Avena, è impietoso).

Ecco la trama sommaria di Flo, la piccola Robinson: siamo ad inizio Ottocento, e la famiglia Robinson vive tranquilla a Berna, in Svizzera; il padre Ernst è uno stimato medico; la madre Anna è casalinga, il figlio maggiore Franz studia musica, la figlia di mezzo Flo è una bambina vivacissima, e il terzogenito Jack è un bambino assai buono.
Un giorno l’uomo riceve un invito dell’amico e collega Dottor Elliott, che lo invita a raggiungerlo in Australia, dove c’è grande bisogno di medici. Ernst, persona dalla spiccata indole filantropica, decide di accettare, e la sua famiglia lo segue. Purtroppo, la nave su cui sono in viaggio per l’Australia affonda durante una formidabile tempesta, e la famiglia Robinson si salva per miracolo raggiungendo un’isola deserta, nella quale vivrà per un discreto lasso di tempo, dovendo affrontare animali, intemperie, problemi di cibo e via discorrendo.

L’opera, oltre che opera di intrattenimento, intende con tutta evidenza fornire informazioni didattiche di vario tipo, su flora, fauna, natura, e persino scienza e storia, a coloro che la guardano, bambini in primis…
… anche se in questo tradisce la sua natura di opera ormai piuttosto risalente (1812 il romanzo, ma anche l’animazione è ormai vecchia di quarant’anni). In questo senso, parecchie cose risultano piuttosto antiche, per non dire del tutto obsolete: le punizioni corporali inflitte ai figli, la credenza in un’alimentazione onnivora (che non ha fondamento nell’anatomia umana e che è smentita ormai piuttosto clamorosamente tanto dagli studi quanto dall’evidenza empirica), etc.

Parecchie altre cose della storia fanno sorridere: il fatto che il Dottor Robinson, pur presentato come molto equilibrato e saggio, finisca le poche munizioni dei fucili mettendosi a sparare agli uccelli, anziché tenerle di riserva per i casi di forza maggiore; il fatto che tutti quanti se ne vadano in giro da soli, pur sapendo per certo che intorno a loro vi sono branchi di lupi feroci, che difatti ogni tanto incontrano; l’incongruenza per cui prima costruiscono una casa su un alto albero per proteggersi dagli animali predatori, e poi vanno a vivere in una grotta con “ingresso libero”, senza che nessuno batta ciglio; in conclusione di storia il fatto che il gruppo abbandona l’isola su una piccola barca ospitante sette esseri umani e quattro animali, senza che si accenni a questioni assai pratiche come i bisogni corporali (umani e animali).

La cosa che più colpisce della storia tuttavia è un’altra, ossia che i protagonisti passano la metà del tempo a ridere tutti assieme, e quasi sempre senza motivo, ossia per qualche battuta o commento sciocco, che certamente non meriterebbe una gran risata collettiva.

Nonostante queste e altre criticità evidenti, Flo, la piccola Robinson è una seria animata deliziosa, che anzi riporta ai prodotti educativi di una volta; essi, puliti e positivi, andrebbero aggiornati secondo le conoscenze attuali, e non certo sostituiti con prodotti di basso profilo, rozzi, violenti o semplicemente poco intelligenti.

Questo è un dato di fatto, a cui però contribuisce l’affetto che continuo a provare per le serie animate di quando ero bambino e che hanno caratterizzato diverse generazioni (certamente assai meglio di quanto abbiano caratterizzato le ultime prodotti di qualità umana ben inferiore, per quanto tecnologicamente superiori).

Fosco Del Nero



Titolo: Flo, la piccola Robinson  (Kazoku Robinson hyoykii fushigi na shima no Furone).
Genere: anime, animazione, avventura.
Regista: Yoshio Kuroda.
Anno: 1981.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: qui.



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