Watchmen è il secondo film che recensisco di Zack Snyder, e peraltro in un breve lasso di tempo, dopo Il regno di Ga’ Hoole - La leggenda dei guardiani.
Impossibile non sottolineare come siamo su due pianeti lontanissimi, col primo che è un film recitato mentre il secondo un film d’animazione, il primo che è un film di fantascienza e il secondo un film fantasy, il primo che ha un sapore fortemente drammatico e anzi quasi apocalittico e il secondo che ha il gusto della commedia a lieto fine.
Unico elemento in comune: un certo senso della spettacolarità, col regista che certamente apprezza più lo stile da grandeur che non quello minimalista...
Watchmen è tratto da un famoso fumetto americano, il quale disegna i contorni di un’America di qualche decennio fa in cui gente normale e supereroi convivono, con questi ultimi che sono passati dalla gloria al silenzio inattivo nientemeno che per un decreto governativo, a seguito del quale sono ritornati in silenzio dietro le quinte.
Con due eccezioni: Adrian Veidt/Ozymandias, l’uomo più intelligente del mondo, che non ha mai nascosto di avere poteri speciali, e Edward Blake, detto il Comico, che è stato di recente assassinato…
… fatto che ha inevitabilmente messo in allarme qualcuno dei suoi colleghi, nello specifico Walter Kovacs/Rorschach, il quale avvisa i rimanenti eroi, ossia Daniel Dreiberg/Gufo Notturno, Laurie Juspeczyk/Spettro di Seta, Jon Osterman/dottor Manhattan.
Tra l’altro, il tutto si svolge con lo sfondo dello scenario della guerra fredda Usa-Urss, arrivata, in tale passato alternativo (con Nixon al suo quinto mandato consecutivo), sull’orlo della guerra atomica.
Watchmen, come intuibile, si dispiega parecchio nelle scene d’azione e spettacolari, e certamente occasioni e ambientazioni adatte non mancano (tra cui persino il pianete Marte!), ma si fa notare soprattutto per due elementi: le sue atmosfere decisamente cupe e i rapporti interpersonali, che poi alla fine della fiera sono quelli che muovono tutta la vicenda, tra amicizia, amore, rivalità e risentimento.
Complessivamente parlando, ho gradito Watchmen, un cinecomics da noi passato un po’ sotto silenzio, ma avente avuto un grandissimo successo nei cinema statunitensi, e non in modo immotivato, devo dire, dal momento che non si limita solo a mettere in fila delle scene adrenaliniche, ma anzi propone svariati contenuti.
Anzi, col suo binomio tra atmosfera dark e personaggi ben caratterizzati mi ha ricordato l’altro cinecomics Sin City (devo però dire di aver preferito quest'ultimo).
In chiusura di recensione, propongo qualche frase estratta dal film, che a tratti mostra anche qualche connotazione esistenziale e da "cultura di frontiera", come peraltro suggeriscono anche alcuni suoi contorni: statue egizie, crani dolicocefali, piramidi, strutture nell'Antartide, etc.
In chiusura di recensione, propongo qualche frase estratta dal film, che a tratti mostra anche qualche connotazione esistenziale e da "cultura di frontiera", come peraltro suggeriscono anche alcuni suoi contorni: statue egizie, crani dolicocefali, piramidi, strutture nell'Antartide, etc.
"È uno scherzo! È tutto uno scherzo."
"Solo quello che può accadere accade realmente."
"Tu rifiuti tutto ciò che ti spaventa."
"Nulla finisce, nulla ha mai fine."
"Nel tuo cuore tu sai che è giusto."
"Provo paura... per l'ultima volta."
Fosco Del Nero
Titolo: Watchman (Watchman).
Genere: fantastico, fantascienza, drammatico.
Regista: Zack Snyder.
Attori: Jackie Earle Haley, Jeffrey Dean Morgan, Malin Akerman, Billy Crudup, Matthew Goode, Patrick Wilson, Carla Gugino, Niall Matter, Laura Mennell, Danny Woodburn, Carrie Genzel, Stephen McHattie, Matt Frewer, Sonya Salomaa.
Anno: 2009.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.