Da poco ho pubblicato la recensione di Lo chiamavano Trinità, il classico dello spaghetti western umoristico girato nel 1970.
Chiunque abbia visto il primo, saprà che esiste anche un secondo, sarebbe a dire Continuavano a chiamarlo Trinità, girato, sulla scia del successo del precedente, l’anno seguente, e col medesimo trio: il regista E.B. Clucher e gli attori Bud Spencer e Terence Hill.
Superando persino il predecessore, e conquistando il primo posto nella classifica dei film italiani più visti (primo posto conteso con Ultimo tango a Parigi).
Ecco in breve la trama, per coloro che non la conoscessero: mentre nel primo film Bambino (Bud Spencer) si era finto sceriffo per agevolare i suoi propositi di furto di bestiame, in questo secondo lui e il fratello Trinità (Terence Hill) si fingono agenti federali per intascare un’ingente somma di denaro depositata dal signorotto locale, tale Parker, presso una missione di religiosi.
Nel mezzo, tante baruffe, scazzottate, sparatorie, battute, e pure la storia d’amore tra Trinità e la figlia di una coppia di contadini che i due “agenti” un giorno hanno l’occasione di “rapinare”.
Pur con la premessa fatta nella recensione di Lo chiamavano Trinità, ossia che preferisco i film metropolitani della coppia Bud-Terence (per esempio I due superpiedi quasi piatti, Nati con la camicia, Pari e dispari, e così via) a quegli degli altri generi, devo dire che anche questo secondo film mi è piaciuto, nonostante un abbrivio non tanto convincente (e un poco rozzo per i miei gusti).
Per il resto, anche in tale seguito si assiste al binomio tra umorismo/leggerezza da un lato e sparatorie/scazzottate dall'altro lato.
A me personalmente sparatorie e scazzottate non appassionano molto, ma il tutto è questione di gusti e, se l’uno e l’altro dei Trinità hanno avuto un tale successo, tanto da essere peraltro rimasti nella memoria collettiva del pubblico italiano, un motivo ci sarà.
Continuavano a chiamarlo Trinità, dal canto suo, propone un motivo aggiuntivo, sotto forma di presenza femminile più bella di tutti i film di Bud e Terence: l'allora modella finlandese Yanti Somer.
In conclusione, qualcuno si sarà riguardato una decina di volte I due superpiedi quasi piatti, e qualcun altro viceversa Lo chiamavano Trinità.
Come si dice, a ciascuno il suo.
Chiunque abbia visto il primo, saprà che esiste anche un secondo, sarebbe a dire Continuavano a chiamarlo Trinità, girato, sulla scia del successo del precedente, l’anno seguente, e col medesimo trio: il regista E.B. Clucher e gli attori Bud Spencer e Terence Hill.
Superando persino il predecessore, e conquistando il primo posto nella classifica dei film italiani più visti (primo posto conteso con Ultimo tango a Parigi).
Ecco in breve la trama, per coloro che non la conoscessero: mentre nel primo film Bambino (Bud Spencer) si era finto sceriffo per agevolare i suoi propositi di furto di bestiame, in questo secondo lui e il fratello Trinità (Terence Hill) si fingono agenti federali per intascare un’ingente somma di denaro depositata dal signorotto locale, tale Parker, presso una missione di religiosi.
Nel mezzo, tante baruffe, scazzottate, sparatorie, battute, e pure la storia d’amore tra Trinità e la figlia di una coppia di contadini che i due “agenti” un giorno hanno l’occasione di “rapinare”.
Pur con la premessa fatta nella recensione di Lo chiamavano Trinità, ossia che preferisco i film metropolitani della coppia Bud-Terence (per esempio I due superpiedi quasi piatti, Nati con la camicia, Pari e dispari, e così via) a quegli degli altri generi, devo dire che anche questo secondo film mi è piaciuto, nonostante un abbrivio non tanto convincente (e un poco rozzo per i miei gusti).
Per il resto, anche in tale seguito si assiste al binomio tra umorismo/leggerezza da un lato e sparatorie/scazzottate dall'altro lato.
A me personalmente sparatorie e scazzottate non appassionano molto, ma il tutto è questione di gusti e, se l’uno e l’altro dei Trinità hanno avuto un tale successo, tanto da essere peraltro rimasti nella memoria collettiva del pubblico italiano, un motivo ci sarà.
Continuavano a chiamarlo Trinità, dal canto suo, propone un motivo aggiuntivo, sotto forma di presenza femminile più bella di tutti i film di Bud e Terence: l'allora modella finlandese Yanti Somer.
In conclusione, qualcuno si sarà riguardato una decina di volte I due superpiedi quasi piatti, e qualcun altro viceversa Lo chiamavano Trinità.
Come si dice, a ciascuno il suo.
Fosco Del Nero
Titolo: Lo chiamavano Trinità.
Genere: comico, western.
Regista: E.B. Clucher.
Attori: Bud Spencer, Terence Hill, Enzo Fiermonte, Yanti Somer, Adriano Micantoni, Furio Meniconi, Enzo Tarascio, Gérard Landry, Franco Ressel, Vittorio Fanfoni, Riccardo Pizzuti, Fortunato Arena, Dana Ghia.
Anno: 1971.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: qui.