Con Hunger games - Il canto della rivolta - Parte 1 mi sono visto il terzo film della saga di Hunger games, in attesa del quarto, uscito qualche tempo fa al cinema.
Devo dire che, nonostante il successo al botteghino strepitoso, continuo ad avere qualche riserva riguardo ai suddetti film: come scritto in recensione il primo Hunger games, per quanto ben fatto, mi aveva in parte deluso, comunque non entusiasmato, risultandomi un po’ forzato e artificioso, mentre il secondo episodio, La ragazza di fuoco, nella sua maggiore tensione scenica mi aveva convinto maggiormente.
Il canto della rivolta - Parte 1, invece, fa un passo indietro, e di nuovo mi tornano i dubbi.
Come prima cosa, vediamo a che punto eravamo rimasti con la trama: Katniss Everdeen (la bella e brava Jennifer Lawrence, tanto bella e brava che sono arrivato agli Hunger games seguendola da Il lato positivo) si risveglia nel Distretto 13, dopo aver concluso i 75esimi Hunger games, in pratica distruggendo l’arena che li conteneva, e al contempo aver dato il via a tante sommosse in vari distretti.
Presto viene messa al corrente del fatto che il presidente Snow, per rappresaglia, ha distrutto il Distretto 12, condannando alla morte molte migliaia di persone e costringendone altre alla fuga, tra cui sua madre, sua sorella, e il suo miglior amico Gale Hawthorne (Liam Hemsworth).
Quanto a Peeta Mellark (Josh Hutcherson), è detenuto come altri vincitori in Capitol City, usato mediaticamente per screditare i ribelli e accusarli di terrorismo (un “gioco” che fanno in tanti, a quanto pare…).
D’altro canto, anche la presidentessa del Distretto 13, ossia Alma Coin (l’evergreen Julianne Moore) intende fare lo stesso con Katniss, ossia utilizzarla come bandiera della rivoluzione, in modo da spingere altri distretti alla lotta contro la tirannide di Capitol City.
Questa, in breve, la trama sommaria de Il canto della rivolta - Parte 1, film il quale, a differenza dei precedenti due, molto più calati nella natura – quella vera e quella “finta” dei giochi – si presenta viceversa molto più chiuso, claustrofobico e sotterraneo, dato che il Distretto 13, tecnologia e persone, si è trasferito sottoterra per proteggersi meglio da Capitol City.
In questo senso, il tutto sa molto di Zion di Matrix, compresi discorsi pubblici, urla di motivazione e attacchi dall'esterno.
Il problema è che ad Hunger games manca proprio il carisma del grande film, o la profondità se preferite, e in questo consta il suo non essere capolavoro, ma semplice film di intrattenimento di buona fattura, dai tanti effetti speciali e dalla grande bellezza visiva, un po’ bellezza umana e un po’ bellezza della natura.
Anche se a mio avviso vi è un altro elemento che ne ha decretato il successo, il quale forse è persino il principale: la contrapposizione tra dittatura distopica da un lato e società sottomessa prima e poi ribelle dall’altro, che le persone, pur senza studi cospirazionistici alle spalle, percepiscono come importante…
… per il semplice fatto che ci vivono dentro.
In tale senso, Hunger games riecheggia tanti altri successi del settore "distopia": da 1984 di Orwell, a La fattoria degli animali dello stesso Orwell, da Fahrenheit 451 di Bradbury a Il mondo nuovo di Huxley.
Questo quanto ai libri; quanto ai film si possono citare tanti altri casi: oltre a Matrix, i vari Metropolis, Equilibrium, Brazil, V per vendetta, L’uomo che fuggì dal futuro, La fuga di Logan, In time, Aeon Flux, Ultraviolet, Gattaca, The island, The giver - Il mondo di Jonas, e molti altri ancora (talmente tanti e frequenti che la cosa non può essere casuale).
Ancora più in generale, ciò riecheggia la lotta tra bene e male, buoni e cattivi; una lotta praticamente senza tempo.
Comunque, tornando a noi, Il canto della rivolta - Parte 1 mi ha lasciato un po’ tiepido… in attesa de Il canto della rivolta - Parte 2.
Titolo: Hunger games 3 - Il canto della rivolta - Parte 1 (The hunger game - Mockingjay - Part 2).
Genere: fantastico, drammatico, sentimentale.
Regista: Francis Lawrence.
Attori: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman, Jeffrey Wright, Stanley Tucci, Donald Sutherland, Toby Jones, Willow Shields, Sam Claflin.
Anno: 2014.
Voto: 6.
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