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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 15 maggio 2018

E poi lo chiamarono il Magnifico - E.B. Clucher

Ho sempre evitato i film girati in solitaria da Bud Spencer e da Terence Hill, ossia dall’uno senza l’altro, concependoli solo come una coppia, l’uno necessario all’altro… e peraltro credo di non esser stato il solo ad avere tale punto di vista.

Ad ogni modo, tale fattore mi aveva portato a non vedere – e nemmeno a sapere che esisteva – il film E poi lo chiamarono il Magnifico, che dal titolo sembra un seguito de Lo chiamavano Trinità e Continuavano a chiamarlo Trinità, ma che di fatto non lo è.

Non solo perché manca Bud Spencer e vi è il solo Terence Hill, ma proprio perché i film non c’entrano nulla l’uno con l’altro, se non per l’ambientazione western e per il genere comico.

Anzi, in esso vi è persino una sorta di anomalia gigantesca: intanto Terence Hill non è l’unico protagonista, visto che è affiancato da un trio piuttosto ben assortito, e soprattutto non ricopre il ruolo da supereroe più bravo e più forte, qual era stato Trinità, per l’appunto.
Anzi, dirò di più: in tale film rinuncia persino alla figura da macho, da uomo pratico e semplice quale è di solito, e interpreta la parte di una sorta di dandy inglese, del tutto fuori posto nel West americano.

Viceversa, e questa è una sorta di conferma, il film propone buona parte dei “cattivi” di tutti i precedenti e successivi film di Bud Spencer e Terence Hill, tanto che fa sorridere anche solo per questo.
Parlando di ciò, questa è la prima e unica volta in cui Riccardo Pizzuti, volto ben noto di praticamente tutta la produzione del duo, ricopre il ruolo di antagonista principale, e non di braccio destro come in tutti gli altri casi.

Ma andiamo a descrivere sommariamente la trama di E poi lo chiamarono il Magnifico, film diretto nel 1972 da E.B. Clucher (pseudonimo di Enzo Barboni, proprio come Terence Hill era pseudonimo di Mario Girotti e Bud Spencer lo era di Carlo Pedersoli… evidentemente a quei tempi il nome anagrafico non andava troppo di moda), il regista a mio avviso più talentuoso della ricca filmografia di Bud Spencer e Terence Hill, regista dei già citati Lo chiamavano Trinità, Continuavano a chiamarlo Trinità ma anche di I due superpiedi quasi piattiNati con la camicia, Non c'è due senza quattro: Sir Thomas Moore, visconte inglese dalla ricca cultura, si reca in America per prendere possesso di una terra lasciatagli dal padre. Nel far ciò conosce tre vecchi amici del padre, Bull, Holy e Monkey, ai quali in una lettera il vecchio morente aveva chiesto di fare di suo figlio un vero uomo, a colpi di botte, pistole, cavalli e sputi in terra.
E in tutto ciò ci scappano ovviamente l’incontro sentimentale con la bella Candida (Yanti Somer; già “fidanzata” di Terence Hill in Continuavano a chiamarlo Trinità), nonché lo scontro con Morton, che ambisce anch’egli alla mano di Candida, ma più che altro per i possedimenti del padre.

Devo dire di aver gradito E poi lo chiamarono il Magnifico: E.B. Clucher ha fatto una cosa intelligente nel rinunciare in partenza a replicare il modello del duo Bud-Terence semplicemente sostituendo l’attore napoletano con qualche altro omone, e anzi compie l’esperimento del Terence Hill damerino-signorino (che peraltro poi riproporrà anche in Non c'è due senza quattro, per quanto lì in modo assolutamente caricaturato e umoristico), affiancandogli un trio di uomini tutti d’un pezzo, che lo “educheranno” alla vita del vecchio West.

Battute e umorismo si sprecano, come sempre con E.B. Clucher, e vi è anche una certa bellezza visiva, tra i paesaggi naturali e la luminosa Yanti Somer, cosa che aiuta anch’essa.
Anche Riccardo Pizzuti come antagonista fa il suo.

Insomma, E poi lo chiamarono il Magnifico è una piacevole variazione sul tema del duo invincibile Bud & Terence, e confeziona un prodotto più ampio e variegato, che per certi versi è superiore allo schema tipico della filmografia “principale”… ma che forse non è stato gradito troppo dal largo pubblico, giacché è un po’ caduto nel dimenticatoio (come detto, io per esempio non lo conoscevo nemmeno).

Ad ogni modo, la valutazione di E poi lo chiamarono il Magnifico è buona… e ancora una volta E.B. Clucher si è confermato ottimo regista.

Fosco Del Nero



Titolo: E poi lo chiamarono il Magnifico.
Genere: commedia, azione, western, sentimentale.
Regista: E.B. Clucher.
Attori: Terence Hill, Yanti Somer, Gregory Walcott, Harry Carey Jr., Dominic Barto, Enzo Fiermonte, Riccardo Pizzuti, Salvatore Borgese, Tony Norton, Claudio Ruffini, Steffen Zacharias,  Fortunato Arena.
Anno: 1972.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.

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