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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 7 novembre 2018

Sword of the stranger - Masahiro Ando

L’ultimo film d’animazione recensito sul blog porta il nome di Sword of the stranger, ed è un film diretto da Masahiro Ando nel 2007.

Parliamo dunque di un anime, ossia di un prodotto d’animazione giapponese, e anche l’ambientazione del film è giapponese, per quanto torniamo indietro nel tempo fino al Giappone feudale e all’epoca dei samurai… anche se in esso si stanno affacciando le prime armi da fuoco, come si vedrà.

Ecco in sintesi la trama di Sword of the stranger: un signore locale giapponese ospita alcuni emissari e guerrieri dell’imperatore cinese ming, per motivi non precisati.
Quel che è sicuro è che essi stanno disperatamente cercando  un bambino con un cane, i quali sono poi i protagonisti della storia: rispettivamente Kotaro, dall’animo assai pugnace nonostante la piccola statura e la conseguente piccola forza, e Tobimaru, un cane di media stazza molto protettivo e coraggioso.
I due sono scappati da un tempio per l’appunto perché inseguiti, e s’imbattono in un misterioso uomo, che si chiama Nanashi ma che non rivela loro il suo nome; egli è un samurai rinnegato, che ha fatto voto di non usare mai più la sua spada, che difatti è chiusa da un laccio.
I due, pur all’interno di un rapporto vivace e spigoloso, faranno amicizia e uniranno i loro sforzi, e si troveranno a combattere contro i guerrieri ming, in primis il forte e feroce e Rarou, un guerriero biondo di origine europea.
Tra i pochi altri personaggi di rilievo, il generale dei ming Byakuran e Shogen Itadori, generale giapponese esperto combattente con la lancia.

Sword of the stranger dura 100 minuti, e sono 100 minuti discretamente frenetici, specialmente da un certo momento in poi.
Sono numerose le scene di lotta, e in tal senso il film si distingue per un vivace dinamismo, peraltro eseguito impeccabilmente: l’animazione è di ottimo livello, sia nelle scene di movimento, sia negli sfondi.

Il film offre dunque una buona bellezza visiva, è doppiato in italiano assai bene e incuriosisce per il rapporto tra il bambino e il samurai...
… tuttavia non sfonda, e non raggiunge alti livelli come prodotto in generale.

Difatti, oltre all’azione e al grande dinamismo c’è davvero poco, i personaggi sono un po’ stereotipati, la trama è essenzialmente semplice e persino banale (il guerriero misterioso ma generoso che aiuta il debole indifeso), e il film eccede un po’ troppo nello splatter, essendo in tal senso anche poco credibile.

Insomma, Sword of the stranger mi ha dato l’impressione di un’anime “all’americana”, se posso dir così: ottima realizzazione tecnica, tanta azione, ma trama e personaggi non particolarmente sviluppati, e in generale opera poco profonda.

Se dovessi suggerire un anime di genere dinamico-battagliero, ma con caratterizzazioni e contenuti ben più interessanti, direi The boy and the beast.

Fosco Del Nero



Titolo: Sword of the stranger (Sword of the stranger).
Genere: animazione, anime, avventura, azione, drammatico.
Regista: Masahiro Ando.
Anno: 2007.
Voto: 5.5.
Dove lo trovi: qui.

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