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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 25 gennaio 2022

Downton Abbey - Julian Fellowes

Da qualche parte avevo trovato segnalato il nome della serie Downton Abbey, ch’era descritta come una serie di ottima qualità ambientata negli ambienti nobiliari inglesi, di cui ci si sarebbe innamorati se si fosse iniziato a seguirla.
Beh, devo dire che, per quanto mi riguarda, è stato proprio così.

Come prima cosa, vediamo gli estremi della serie, realizzata tra il 2010 e il 2015 per un arco di sei stagioni, ciascuna piuttosto corta in verità, essendo ognuna costituita da appena nove episodi (la prima stagione addirittura sette). Gli episodi rispettano il canone di durata per le serie "drama", e forse anche qualche minuto in più, con i 48 minuti mediani.

Passiamo ora al genere e all’ambientazione: Downton Abbey oscilla tra il dramma e la commedia, con ovvie relazioni sentimentali e altrettanto ovvi riflessi storici. A dirla tutta, gli avvenimenti prendono le mosse da un fatto storico, ossia il naufragio del Titanic (avvenuto nel 1912), e poi vanno avanti, lungo il regno di Re Giorgio V, attraversando la Prima Guerra Mondiale fino al 1925 e illustrando i cambiamenti dei tempi e la progressiva perdita di terreno del mondo nobiliare e delle costosissime tenute associatevi.

Downton Abbey è una tenuta fittizia nello Yorkshire, così come sono fittizi il titolo di Conte di Grantham e la famiglia Crowley che possiede e porta avanti la tenuta, capeggiata da Robert Crawley (Hugh Bonneville) e da Cora Levinson Crawley (Elizabeth McGovern), rispettivamente Conte e Contessa, genitori delle tre fanciulle Mary (Michelle Dockery), Edith (Laura Carmichael) e Sybil (Jessica Brown-Findlay).
Come in tutte le serie televisive, tuttavia, il novero dei personaggi è particolarmente nutrito, e in questo caso abbiamo a che fare non solo con i nobili e i loro parenti vicini e lontani, ma con la nutrita cerchia della servitù.
In tale bailamme piuttosto movimentato e variopinto, è doveroso citare le figure di Violet Crawley, Contessa Madre di Grantham (l’immortale Maggie Smith, le cui espressioni facciali da sole varrebbero la visione della serie), il cugino Matthew Crawley (Dan Stevens), il maggiordomo Charles Carson (Jim Carter), l’attendente di guerra del Conte, poi accolto tra la servitù, John Bates (Brendan Coyle), l’infido valletto Thomas Barrow (Rob James-Collier).

Impossibile, per me, non evidenziare anche qualche personaggio, secondario o meno, proveniente da alcune grandi opere fantasy: abbiamo già citato Maggie Smith, la Professoressa Mc Granitt di Harry Potter, e citiamo ora Iain Glen e Rose Leslie,  rispettivamente Ser Jorah Mormont e Ygritte ne Il trono di spade.
Addirittura, nel film spin off della serie, intitolato anch’esso Downton Abbey, recita Imelda Staunton, la perfida Dolores Umbridge di Harry Potter e l'Ordine della Fenice… la quale, e non posso non pensare che la cosa sia stata voluta, nel film si scontra ancora una volta con Maggie Smith, per quanto stavolta per motivi più triviali che non il possesso del mondo e la distruzione dei babbani.

Downton Abbey ha ricevuto numerosissimi premi, e anzi si è segnalata come la serie tv non americana di maggior successo delle ultime decadi, se non di sempre: sceneggiatura, attori, commento musicale, programma dell’anno, costumi… c’è stato veramente di tutto tra Bafta, Golden Globe, Emmy, etc.

Personalmente, nonostante dapprincipio non avrei scommesso due lire su un così evidente gradimento, l’ho adorata: nella serie c’è bellezza visiva in gran quantità, c’è passione, c’è vitalità, c’è eleganza, e anche un elemento didattico legato alle vicende storiche affrontate che fa sempre bene.

La caratterizzazione dei personaggi è eccellente, i dialoghi a tratti superbi, i costumi e la fotografia ottimi. L’unico difetto è forse quello tipico delle serie televisive, le quali per portare avanti l’interesse fanno succedere eventi e fanno comportare le persone in modo poco credibile o semplicemente poco intelligente… ma è un difetto che Downton Abbey si è concesso poco, anche perché, in effetti, la serie non è durata molto e quindi non ha sentito l’esigenza di allungare il brodo, per così dire, rimanendo così una serie televisiva più snella e dalla qualità media nettamente maggiore delle sue dirimpettaie.

Fosco Del Nero



Titolo: Downton Abbey (Downton Abbey). 
Genere: serie tv, commedia, drammatico, storico.
Ideatore: Julian Fellowes.
Attori: Hugh Bonneville, Jessica Brown Findlay, Laura Carmichael, Brendan Coyle, Michelle Dockery, Joanne Froggatt, Robert James-Collier, Elizabeth McGovern, Maggie Smith, Dan Stevens, Allen Leech, Jim Carter, Thomas Howes, Phyllis Logan, Sean Combs, Paul Giamatti, Sue Johnston.
Anno: 2010-2015.
Voto: 8.5.
Dove lo trovi: qui.



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