Il libro di Madeleine L'Engle Nelle pieghe del tempo non è molto conosciuto da noi, ma in lingua originale ha venduto moltissimo ed è considerato una sorta di classico fantasy per l’infanzia.
Di recente è uscito un film, diretto dalla giovane regista Ava DuVernay, che ne è la trasposizione diretta.
Andiamo a vedere come è andata.
Cominciamo dalla trama, piuttosto originale: Alexander Murry (Chris Pine; Star trek - Il futuro ha inizio, Star trek - Into darkness, Star trek beyond) e Kate Murry (Gugu Mbatha-Raw; La ragazza del dipinto, Il luogo delle ombre) sono una coppia molto felice e innamorata. Li distingue peraltro l’essere entrambi scienziati, e scienziati visionari: lui, un astrofisico, è convinto di poter imbucare un qualche condotto spazio-temporale… e un giorno ci riesce, ma nel farlo non ha l’opportunità di salutare la moglie, la figlia Meg (Storm Reid) e il figlioletto Charles Wallace (Deric McCabe).
Son passati quattro anni da quell’evento e tutti sono convinti che il giovane uomo se ne sia semplicemente andato, abbandonando la famiglia; Meg, ora adolescente, ha reagito molto male alla sparizione del genitore e, da alunna modello, è divenuta una ragazzina problematica, per di più presa di mira dai coetanei, tanto quanto il fratellino, in quanto ragazzi super-intelligenti ma anche un po’ strani.
I due, segretamente, hanno ancora fiducia che il padre possa tornare da loro… e un trio di strane donne, o per meglio dire di creature femminili, Cos’è (Reese Witherspoon; Pleasantville, Cruel intentions, La rivincita delle bionde), Quale (Oprah Winfrey) e Chi (Mindy Kaling) darà loro l’opportunità di vedere avverato il loro sogno, passando da un luogo fantastico all’altro.
Al di là di personaggi ed eventi, Nelle pieghe del tempo racconta l’antica e infinita battaglia tra la luce e le tenebre, ed è assai facile da valutare come film: è molto scarso.
La sceneggiatura ha crepe notevoli (tutto è veloce, non è spiegato praticamente nulla, si salta di palo in frasca); il cast è inadatto (un po’ per attori fuori ruolo, un po’ per la presenza di figure poco attoriali che infatti nella vita fanno altro, come Oprah Winfrey); la colonna sonora vorrebbe essere epica ma è spesso eccessiva e fuori contesto; certi personaggi sono macchiette. Per di più, i nomi scelti per personaggi, luoghi e situazioni sono davvero brutti; sembra che ci sia impegnati per fare male.
Davvero non ci siamo, e infatti il film è stato un buco nell’acqua, tanto a livello di critica quanto di pubblico e di incassi: molto costoso (250 milioni di dollari: 250 milioni!), ha incassato assai di meno (130 milioni circa).
Forse la regista sperava di sollevarne le sorti tramite alcuni attori bellocci (Chris Pine, Gugu Mbatha-Raw), tramite alcuni attori vivaci (Reese Witherspoon, Zach Galifianakis) o per via dei due protagonisti bambini o poco più (il piccolo Deric McCabe devo dire che mi è piaciuto), o forse confidava nell’uso massiccio della computer grafica, la quale tuttavia non fa che accentuare il divario tra il dispendio tecnologico di mezzi e la bellezza reale del prodotto, davvero modesta.
In tutta onestà, è un vero peccato, e anzi la sensazione è quella di una grande occasione persa; non conosco il libro originale, ma so che ha dato vita a una saga vendutissima, per cui esso qualche qualità ce l’avrà pure per essere considerato un classico del suo settore.
Il film stesso mostra di avere contenuti di notevole rilievo: tra gli altri, sono citati Buddha, Rumi, Gibran, Shakespeare… non poco, né come nomi né come spessore delle frasi, tanto che do per scontato che l’autrice dei romanzi (o in alternativa chi ha adattato il film, ma presumo la prima delle due) abbia forti interessi esistenziali. Anzi, a dirla tutta le frasi che mi sono segnato compongono un piccolo testo esoterico-evolutivo: queste, sì, che sono di valore.
Le suddette frasi di valore ve le posto io stesso; se poi valga la pena vedere il film decidetelo voi.
“L'amore c'è sempre, anche se tu non lo avverti.”
“È bene essere pronti; non si sa mai chi può passare.”
“La tua casa è così calda: sei stata davvero brava a tenere fuori l'oscurità.”
“Non è un merito avere talento: è come si usa che conta.”
“Stavo facendo i compiti e all'improvviso ho sentito che dovevo venire qui... proprio qui.”
“La vita senza amore è come un albero senza gemme o frutti” (Kahlil Gibran)
“La ferita è il punto da cui la luce entra in te.” (Rumi)
“Scusa, ma non sei ancora del tutto pronta a scoprirlo.”
“Tutto questo non mi convince.”
“Ti abituerai.”
“A me interessa ciò che è piccolo: atomi, particelle, le energie invisibili che si muovono attraverso di noi.”
“E sei noi fossimo qui per una ragione?
E se non fossimo soltanto dentro l’universo, ma l’universo fosse dentro ciascuno di noi?”
“Voleva toccare le stelle, svelare i svelare i segreti dell’universo, trovare la sua origine e stringerle la mano.”
“Esiste una cosa come la misura sbagliata?”
“Io sono parte dell’universo, come sei tu.”
“Noi siamo guerriere che servono il bene e la luce dell’universo.
A volte vi si aiuta, a volte vi si guida, il nostro cuore è molto grande.”
“Dovete solo trovare la frequenza giusta e avere fiducia in chi siete.”
“Il piede si sente piede quando sente il terreno.” (Buddha)
“Amici della luce, assistete il nostro amico.”
“Avresti potuto prepararli meglio, e aiutarli a concentrarsi sulla luce in presenza dell’oscurità.”
“Proseguendo il cammino bisogna evitare il male e stare concentrati.”
“L’amore non guarda con gli occhi, ma con l’anima” (William Shakespeare)
“Non sentirai niente finché non armonizzi te stessa con l’universo in un’unica cosa.”
“Ti rendi conto di quanti avvenimenti e dilemmi si sono susseguiti fin dalla nascita dell’universo che hanno portato a creare te, esattamente così come sei.”
“Noi stiamo cercando un uomo che si è smarrito.”
“Le vostre energie influiranno su ciò che vedremo.”
“Chiudi gli occhi, guarda con i miei, questa volta non distogliere lo sguardo.”
“Quando la paura prende il sopravvento, la paura si trasforma in collera e la collera porta alla violenza... e poi si giunge a un punto critico.”
“Trova l’equilibrio.”
“Resisti.
Non cedere all’oscurità.
Svegliati.”
“Noi siamo in cerca di guerrieri.”
“Sii una guerriera.”
“Tuo padre non ti ha dimenticata: tu sei preziosa.”
“Non si tratta più di trovare, ma di salvare.”
“Sarete messi alla prova di continuo, ad ogni vostro passo.”
“A te faccio dono dei tuoi difetti.”
“Questo è un pianeta che ha molte facce, governato da una crudele e perfida mente.
Essa desidera la nostra luce più forte.
Non cedete.”
“Restate sempre uniti.”
“Diventate guerrieri sulla Terra.”
E l'ultima parola del film è “Grazie”: anche questo dettaglio è significativo.
Come detto, il tutto non è poco, e anzi è moltissimo: peccato che tutta questa bellezza di contenuti sia stata inserita in un film davvero scarso come prodotto cinematografico.
Ho scoperto nel mentre che dal romanzo era stato tratto in precedenza un altro film, Viaggio nel mondo che non c'è, di scarso successo anch'esso... ma magari gli darò comunque un'occhiata.
Fosco Del Nero
Titolo: Nelle pieghe del tempo (In the wristle of time).
Genere: fantasy, esistenziale, drammatico.
Regista: Ava DuVernay.
Attori: Storm Reid, Deric McCabe, Reese Witherspoon, Mindy Kaling, Zach Galifianakis, Chris Pine, Oprah Winfrey, André Holland, Gugu Mbatha-Raw, Michael Peña, Bellamy Young, Rowan Blanchard.
Anno: 2018.
Voto: 4.
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