Slide # 1

Slide 1

Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

Slide # 2

Slide 2

L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

Slide # 3

Slide 3

Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

Slide # 4

Slide 4

Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

Slide # 5

Slide 5

Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 28 marzo 2023

Wolfwalkers – Il popolo dei lupi - Tomm Moore, Ross Stewart

Wolfwalkers – Il popolo dei lupi è il terzo lungometraggio diretto da Tomm Moore (questa volta in compartecipazione con Ross Stewart), dopo The secret of Kells e Song of the sea.

Quando vidi, per la prima volta, The secret of Kells, lo guardai in inglese, con i sottotitoli, giacché il film non era mai stato localizzato in italiano. Stesso discorso per Song of the sea, il quale tuttavia è stato poi doppiato, così come Wolfwalkers. La sensazione, tuttavia, è che le suddette opere rendano meglio in lingua originale, anche perché sono fortemente radicate nella cultura celtico-magico-folkloristica dell’Irlanda, comprese canzoni difficilmente “spostabili” in italiano (che infatti son state lasciate intatte anche quando le opere son state doppiate… come peraltro sarebbe sempre bene fare, visto che poesie e canzoni possono essere tradotte e riarrangiate, ma inevitabilmente perdendo qualcosa dello spirito originale). 

Veniamo a Wolfwalkers – Il popolo dei lupi, film d’animazione del 2020: siamo in Irlanda, nel 1650, nella città di Kilkenny. Su ordine del Lord Protector, comandante delle truppe inglesi di occupazione, la gente del posto sta via via abbattendo gli alberi della vicina foresta, sia per utilizzarne il legno, sia per togliere spazio vitale ai lupi che infestano la zona.
Si dà il caso, tuttavia, che non vi siano solo lupi normali, ma anche alcuni “wolfwalker”, ossia creature metà essere umano e metà lupo. Solo due in verità: Mebh, una ragazza-lupo, e la madre, la quale tuttavia giace incosciente, dal momento che le è successo qualcosa mentre si trovata in forma lupesca, impedendole di tornare nel suo corpo.
Difatti, i wolfwalker assumono forma di lupo quando dormono: dal corpo esce fuori lo spirito, che poi si materializza come lupo. Quando poi ritornano al corpo e lo toccano, rientrano nel corpo, il sonno finisce e tornano in forma umana.

Bill Goodfellowe è un cacciatore di lupi, il quale ha ricevuto l’incarico di girare per la foresta piazzando trappole, allo scopo di decimare i “nemici”. Sua figlia Robyn, però, ha avuto l’avventura di imbattersi in Mebh, finendo per fare amicizia con lei; di più, essendo stata morsa per sbaglio, è divenuta lei stessa un wolfwalker. Da qui il dilemma su cosa fare: da un lato vuole che Mebh e il suo branco siano risparmiati, e anzi vorrebbe aiutarla a ritrovare sua madre; dall’altro lato tuttavia suo padre è un cacciatore di lupi e lei stessa vive in città… almeno fino a che non diviene un lupo essa stessa, cosa che complica le cose.

Wolfwalkers – Il popolo dei lupi, a livello di animazione è incantevole come i suoi due predecessori: disegni bellissimi, colori incantevoli, movimenti fluidi… tutto disegnato a mano in vecchio stile, senza computer grafica o altre bruttezze similari.

La storia è bella e coinvolgente: più lunga rispetto ai due precedenti film, che si assestavano appena sui 70 minuti. Qua arriviamo a 100, ciò che in qualche modo è una “normalizzazione” dei tempi cinematografici canonici. Anche lo stile generale è stato leggermente “normalizzato”… ma questo non son convinto sia un bene (confido che le successive opere rimangano nel solco sin qui calpestato).
La colonna sonora è stata curata da chi aveva curato quelle dei primi due film: squadra che vince non si tocca.

Personalmente, ho un debole particolare per The secret of Kells, ma anche gli altri due film di Tomm Moore sono dei gioielli; imperdibili per gli appassionati di animazione, di miti celtici… e della bellezza in generale. Forse non del proprio adatti ai bambini, visto che affrontano temi seri, nonché violenza e devastazione… ma su questo deve valutare il singolo genitore.

Anche Wolfwalkers, come nei casi precedenti, ha ottenuto numerosi premi e nomine per i vari concorsi di settore, nonché, giustamente, un eccellente riscontro di critica e pubblico.

Fosco Del Nero



Titolo: Wolfwalkers – Il popolo dei lupi (Wolfwalkers).
Genere: animazione, fantasy, drammatico.
Regista:  Tomm Moore, Ross Stewart.
Anno: 2020.
Voto: 8.
Dove lo trovi: qui



Il mondo dall'altra parte