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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 7 giugno 2023

I racconti di Parvana - Nora Twomey

Ho trovato I racconti di Parvana consigliato in qualche lista di buoni film d’animazione, per cui ho deciso di guardarlo.

Direi che ho fatto bene: il film è sia bello da vedere, che educativo, oltre che essere una testimonianza storica di quanto successo in una parte del mondo (e che continua ad accadere in altre parti).

Ecco la trama de I racconti di Parvana, film tratto dal romanzo Sotto il burqa di Deborah Ellis (la quale ha collaborato alla sceneggiatura): Parvana è una bambina-ragazzina di undici anni che vive con la sua famiglia a Kabul, nell’Afghanistan controllato dai talebani. Questo significa, per le donne, che devono sempre coprirsi, che non possono andare in giro da sole, che non possono nemmeno acquistare beni di consumo: è tutto riservato agli uomini, e le donne devono stare a casa, se non accompagnate da un uomo, padre, fratello o marito.

La situazione, già poco idilliaca di suo, anche dal punto di vista economico, peggiora nel momento in cui l’anziano padre di Parvana, Nurullah, viene arrestato, pur senza un valido motivo, praticamente per ripicca, e la ragazzina rimane con la madre Fattema, la sorella maggiore Soraya e il fratellino piccolo Zaki… e senza una figura maschile le cose si fanno ancora più dure, tanto che Parvana a un certo punto decide di tagliarsi i capelli e di vestirsi da maschio, per poter almeno comprare il cibo al mercato.
L’altra idea è quella di cercare di tirar fuori il padre dal carcere…

I racconti di Parvana, come tipo di prodotto, mi ha ricordato molto Persepolis: anche in quel caso si aveva a che fare con regimi e guerre, nonché col fanatismo religioso, pur se ci si sposta dall’Iran all’Afghanistan… e la situazione qui è ancora più dura rispetto a quella presentata nel film recensito in precedenza.

L’elemento che emerge con maggior forza è il coraggio di Parvana, e in generale delle donne che hanno dovuto affrontare quelle situazioni.
L’altro elemento, va da sé, è l’insensatezza di qualunque tipo di totalitarismo impositivo, che sia di matrice religiosa, di matrice politica, di matrice finanziaria, di matrice pseudo-scientifico-medica o altro ancora.

Ogni stato-governo dovrebbe provvedere al benessere dei propri cittadini: se non si occupa di questo, sta tradendo il proprio popolo e il proprio mandato (ammesso che ci sia stato un mandato).

Tornando a I racconti di Parvana, i disegni sono belli, anche la storia parallela, raccontata a spezzoni, è carina, e il tutto, come detto, è molto didattico, per cui l’opera è certamente promossa con una buona valutazione.

Fosco Del Nero



Titolo: I racconti di Parvana (The breadwinner).
Genere: animazione, drammatico.
Regista: Nora Twomey.
Anno: 2017.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.


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