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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 14 giugno 2023

Hello world - Tomohiko Ito

Credo avessi trovato  Hello world consigliato online, come buon film d’animazione giapponese.
La trama, con una forte componente fantastica, probabilmente ha inciso nella mia decisione di guardarlo.

Ecco per l’appunto la trama di Hello world, girato nel 2019 da Tomohiko Ito (già incontrato per la serie anime Erased, nonché per il film Summer wars, per il quale ha funto da assistente direttore e col quale in effetti Hello world ha qualche somiglianza): Naomi Katagaki è uno studente liceale giapponese che vive a Kyoto nel 2027 e che, un dì, incontra uno strano figuro… il quale si rivela essere nientemeno che il suo sé futuro, proveniente dal 2037 e quindi di dieci anni più grande.
Il Naomi grande, che peraltro compare sotto forma di ologramma, visibile solo al suo alter ego, assegna al Naomi piccolo una missione: avvicinarsi a Ruri, una compagna di scuola, sino ad avviare una relazione sentimentale, cosa effettivamente successa a suo tempo ma non sviluppatasi poiché un certo giorno la ragazza sarebbe morta, per via di un fulmine cadutole vicino.
Naomi piccolo deve evitare tale tragedia.

A proposito di drammi, al ragazzo viene svelata un’altra verità: quello in cui lui vive tecnicamente non è il passato di Naomi grande, ma è una realtà virtuale, elaborata alla perfezione da un computer super potente. Questo aspetto, che in verità sarebbe la rivelazione più scioccante tra tutte (in stile Matrix, o Il tredicesimo piano), non viene granché affrontato nel film, il quale al contrario si orienta sulla questione sentimentale tra i due adolescenti… e in modo piuttosto melodrammatico e infantile.

Insomma, Hello world parte da una rivelazione di enorme portata e finisce a parlare di una cotta tra adolescenti. 
Peraltro, la motivazione che, nel corso del film, vien data all’intera operazione risulta davvero poco convincente, non solo dal punto di vista tecnologico (il quale ovviamente richiede una forte sospensione dell’incredulità), ma anche dal punto di vista umano.

La cotta adolescenziale tra Naomi piccolo e Ruri è dolce, ma poco interessante e poco originale.
La questione futuristica e fantascientifica, viceversa, non regge e risulta affrontata assai male.

Il risultato finale di Hello world è un’opera visivamente ben fatta, con uno spunto di partenza valido, ma sviluppato male: non c’è introspezione, non c’è cambiamento, non c’è un vero addestramento, ma c’è solo un compitino svolto senza una reale ispirazione dietro... almeno, è come io ho percepito l'opera.

Fosco Del Nero



Titolo: Hello world (Fireworks).
Genere: anime, fantastico, sentimentale.
Regista: Tomohiko Ito. 
Anno: 2019.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.



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