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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

sabato 28 giugno 2014

A serious man - Joel Coen, Ethan Coen

Ricapitolando i film dei fratelli Coen visti finora, abbiamo Il grande Lebowski (che adoro da tempo), Fargo (che non mi è dispiaciuto), Burn after reading (che non mi ha entusiasmato) e Fratello, dove sei? (che al contrario ritengo strepitoso).

Abbiamo oggi un nuovo candidato: A serious man, film del 2009… che è preceduto da un racconto yiddish senza nessun collegamento con la trama del film, inserito come introduzione alla cultura ebraica (lo yiddish, altrimenti detto giudeo-tedesco, è la lingua parlata dagli ebrei originari dell’Europa centro-orientale).

Andiamo subito alla trama sintetica: siamo nel 1967, nel Mid West americano, e Larry Gopnik è un professore di fisica dalla personalità piuttosto semplice e dimessa. Tanto semplice e dimessa che molti si approfittano di lui, che dunque ha parecchi guai da affrontare.

A cominciare dalla moglie Judith, che ha chiesto il divorzio per risposarsi con tale Sy Ableman, e proseguendo col fratello Arthur, sorta di semi-genio semi-demente alle prese con scommesse, polizia e sistemi di previsione matematici.
Anche i suoi due figli non sono da meno: Danny ruba soldi per comprarsi la droga, mentre Sarah li ruba per potersi permettere la plastica al naso.
Come se non bastasse, Larry deve affrontare le richieste e poi le accuse di un suo allievo coreano e del suo genitore.

Come sempre, Joel ed Ethan Coen non ci risparmiano bizzarrie e situazioni surreali, stavolta in salsa ebrea, con tanto di citazioni bibliche e interventi di rabbini: Larry ne consulterà addirittura tre per chiedere un consiglio esistenziale per quello che è un periodo a dir poco ingarbugliato della sua vita (il più giovane dei tre, peraltro, è interpretato da Simon Helberg, diventato famoso con The Big Bang Theory… e pure lì era ebreo, guarda la coincidenza).

Alla fine della fiera, A serious man ha due valenze: da un lato quella del grottesco, e dall’altro quella più psicologica, che si addentra nella morale, nel giudizio, nel senso della vita, nelle aspettative…

… che sono quasi sempre deluse, ben rappresentate in questo senso dal tornado che si intravede alla fine del film.

Film che, sarò sincero come sempre, non mi ha fatto impazzire e che, anzi, mi ha fatto notare come i film più brillanti dei fratelli Coen (almeno, tra quelli che ho visto io, e ovviamente a parer mio), siano tra i più risalenti, mentre i più recenti sono quelli che mi hanno deluso.

In questo caso, abbiamo una sorta di psicodramma col sorriso tirato sulle labbra, ricco di personaggi quasi tutti umanamente discutibili o deboli… certamente un panorama umano non entusiasmante.
Accompagnato da situazioni improbabili e surreali, che in questo caso non mi hanno divertito.

Insomma, io rimango su Il grande Lebowski e Fratello, dove sei? (e Fargo a seguito).

Fosco Del Nero



Titolo: A serious man (A serious man).
Genere: commedia, drammatico.
Regista: Joel Coen, Ethan Coen.
Attori: Michael Stuhlbarg, Richard Kind, Fred Melamed, Sari Lennick, Adam Arkin. Aaron Wolff, Jessica McManus, Brent Braunschweig, David Kang, Simon Helberg.
Anno: 2009.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.

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