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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 12 gennaio 2021

Kamasutra - Mira Nair

Mi son guardato Kamasutra, della regista Mira Nair, essenzialmente per rivedere colori, costumi e atmosfere indiane, incoraggiato anche dalla presenza di due attori che mi piacciono molto (Naveen Andrews, visto in Lost, e Indira Varma, vista ne Il trono di spade… qua giovanissimi, e peraltro visti insieme anche in Matrimoni e pregiudizi).
Da tali attori, nonché dal titolo del film, ci si poteva aspettare inoltre molta bellezza… 

… che in effetti c’è: dal punto di vista visivo Kamasutra è uno spettacolo e non gli si può dire proprio niente: scenari tradizionali indiani, antichi palazzi, costumi coloratissimi e bellissimi, belle donne e begli uomini, e via discorrendo. In generale, i colori vivaci dell’India son qui ben rappresentati, insieme a danze femminili ma anche a paesaggi di strada.

Il problema di Kamasutra è un altro, e anzi sono altri due.
Il primo è che, come peraltro ci si poteva aspettare dato il titolo del film, calca la mano sull’aspetto fisico-carnale; non perché ecceda nell’erotismo, e anzi non lo fa, ma perché propone molta sensualità-corporeità-emozionalità di tipo basso, praticamente in ogni personaggio. E dove non c’è un eccesso di carnalità c’è un eccesso di emozionalità (possesso, gelosia, ego, etc).

Il secondo problema è che, come capita sempre quando di mezzo c’è l’Occidente, o come produzione o come destinazione di pubblico, la scena indiana (ma immagino la cosa valga per ogni scena mondiale al di fuori del “centro” dell’Occidente) è molto annacquata, a cominciare dagli attori: dei quattro attori protagonisti, che avrebbero dovuto rappresentare perfettamente l’India del 1500, tre sono britannici, figli di indiani o meticci tra indiani e occidentali, e uno è malese (dire Malesia e India è come dire Italia e Turchia)… insomma, non il massimo per rappresentare la vera India (come etnia e come cultura).

Ma andiamo a tratteggiare per sommi capi la trama di Kamasutra: nell’India del XVI secolo, Maya (Indira Varma) e Tara (Sarita Choudhury) crescono assieme e sono legate da una forte amicizia, la quale però viene incrinata dal fatto che la prima è una serva, mentre la seconda una principessa, la quale ogni tanto mostra il suo lato di alterigia. Entrambe molto belle, la prima tuttavia ha una carica seducente che la seconda non ha, e la sfrutterà per sedurre il futuro marito dell’amica-rivale, il principe Raj Singh (Naveen Andrews), futuro erede al trono e uomo superficiale e dedito alle gozzoviglie e al sesso con le sue numerose concubine.
Scoperta, viene cacciata dal palazzo, e dopo qualche tempo conosce Jai Kumar (Ramon Tikaram),un talentuoso scultore di Raj Singh, che adesso è re, e ne diviene amica e amante.
Ma le cose non sono così semplici, ovviamente, e tutto si ingarbuglierà, tra desideri, vendette e tradimenti.

Come detto, Kamasutra offre soprattutto bellezza visiva, e in questo è notevole (c’è anche il famoso tempio di Khajuraho… anche se il film è ben lontano dalla visione che ne dà Osho, e questo contrasto da solo dice tutto), ma per il resto offre un polpettone melodrammatico sentimentale e pervaso di emozioni basse.
Ma non del tutto, e anzi ogni tanto, seppur in modo marginale e quasi scevro dalla trama, qualche frase di valore spunta fuori e alza almeno un poco il tenore dell'opera; con esse concludo la recensione.

“Un servo è solo un padrone travestito.”

“Una volta andavo a trovare gli Dei, finché mi resi conto che tutto intorno a me era santo: le cascate, le pietre, i fiori, tutto puro spirito.
Adesso adoro tutto ciò che vedo.”

“La passione è lo spirito dietro l’esistenza.
È come utilizziamo la nostra passione che fa la differenza.
La vera unione tra uomo e donna può portarci oltre la lussuria animalesca, alla fiducia completa, all’unione con l’altro, dove i due amanti diventano una cosa sola.”

“Non cercare sentieri in discesa: la vita non è mai così facile.”

“Ora che conosco l’amore posso accettare che ogni cosa arrivi e vada. Sono lieve come il vento, posso accettare tutto ciò che mi succede con grande coraggio. La vita è giusta in ogni caso. Il mio cuore è aperto come il cielo”

Fosco Del Nero



Titolo: Kamasutra (Kamasutra: a tale of love).
Genere: drammatico, sentimentale.
Regista: Mira Nair.
Atttori: Indira Varma, Sarita Choudhury, Ramon Tikaram, Naveen Andrews, Rekha, Khalid Tyabji, Arundhati Rao, Surabhi Bhansali, Garima Dhup.
Anno: 1996.
Voto: 6.
Dove lo trovi: qui.



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