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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Corso di esistenza

mercoledì 19 settembre 2018

Hotarubi no mori e - Takahiro Omori

Solitamente recensisco solo film veri e propri, ossia lungometraggi, ma a volte, se il prodotto merita o se mi ispira, mi dedico anche a qualcosa di più breve.
E, dal momento che sono un appassionato di anime, è più facile che essi mi ispirino.

È stato così per Il giardino delle parole, ed è stato così anche per Hotarubi no mori e, e in entrambi ho trovato una certa dose di bellezza, per quanto assai differente.

Il primo aveva un’ambientazione cittadina e peraltro assai piovosa (bellissima l’animazione di pioggia, acqua e parco cittadino), mentre Hotarubi no mori e, che significa “Verso i boschi della luce delle lucciole”, ha un’ambientazione campagnola, e ritrae quasi sempre l’estate, giacché è la stagione in cui si incontrano la bambina Hotaru Takegawa e uno spirito del bosco, tale Gin.
I due, pur incontrandosi solo d’estate, quando la bambina si reca in quel luogo per le vacanze estive, stringono un’amicizia molto affettuosa che, quando Hotaru è divenuta adolescente, diventa ai limiti della relazione sentimentale… se non fosse per il non trascurabile fatto che i due non possono toccarsi, altrimenti lo spirito scomparirebbe.

Il film, trasposizione animata del manga di Yuki Midorikawa composto da un unico volume, si presenta come una storia molto tenera, come solo i giapponesi sanno fare.
Quasi impossibile non affezionarsi ai due protagonisti, pur nel limitato spazio temporale di 40 minuti, che è quanto per l’appunto dura questo lungo cortometraggio… o breve lungometraggio, a seconda di come la si vuol guardare.

Ed essenzialmente non c’è da dire altro su Hotarubi no mori e, se non che visivamente è piuttosto bello, pur nella sua semplicità, ambientato quasi esclusivamente in un bosco, in cui ogni tanto fanno capolino anche altri spiriti… e anche qualche umano durante una sorta di sagra paesana organizzata dagli spiriti travestiti da umani, alla quale vanno anche degli esseri umani pur senza sapere dove sono realmente.

Nel complesso, Hotarubi no mori e di Takahiro Omori è un prodotto carinissimo e gradevolissimo.
Non un capolavoro, ma un buon prodotto di animazione, dolce e delicato, sì.

Fosco Del Nero



Titolo: Hotarubi no mori e.
Genere: anime, fantasy, sentimentale.
Regista: Takahiro Omori.
Anno: 2011.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.

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