Avevo visto il film d’animazione Metropolis molti anni fa, prima di aprire il blog Cinema e film, ragion per cui in esso non vi era la sua recensione.
Rimedio ora con la seconda visione del film, che è una sorta di remake di genere d’animazione basato sull’omonimo e antico film di Fritz Lang, nonché su un manga di qualche anno prima (di tale Osamu Tezuka).
Dovendo dare un'idea generale citando altri film, siamo a metà strada tra Metropolis di Lang, Akira, Ghost in the shell... e anche Io, robot.
Ecco in sintesi la trama di Metropolis, diretto da Rintaro: siamo in un futuro iper-tecnologico, per quanto spesso a tinte retrò, tanto nella musica (un jazz anni "40-"50) quanto nell’abbigliamento, e abbiamo a che fare con una città-stato di grandi dimensioni, tanto in senso orizzontale quanto in senso verticale: essa infatti si dipana su tre differenti livelli. In quello superiore vivono gli uomini altolocati, in quello mezzano vivono gli uomini di estrazione sociale più umile, e nel terzo vivono i robot, a cui però è consentito stare nei livelli superiori per svolgere le loro mansioni.
La città è governata dal Presidente Boone, ma il potente Duca Red sta espandendo sempre più la sua influenza, un po’ con il partito Marduk, da lui stesso creato e all’interno del quale si muove il suo figlio adottivo Rock, un po’ tramite la creazione di una super-arma di grande impatto, ma anche con la progettazione di un super-robot, dalle fattezze della figlia Tima da lui perduta in precedenza.
A lavorare a quest’ultimo progetto egli ha posto il Dott. Laughton, uno scienziato mezzo folle che l’investigatore Shunsaku Ban è giunto a cercare lì dal Giappone insieme al nipote Kenichi; egli sarà affiancato dall’investigatore robot Pero.
Questa essenzialmente la trama di Metropolis.
Veniamo ora al commento, prima dal punto di vista tecnico.
Visivamente Metropolis è davvero ben fatto, e spesso colpisce lo sguardo in positivo: i disegni sono molto belli e colorati, di impronta spiccatamente fumettosa, specialmente nella caratterizzazione dei protagonisti, le animazioni sono belle e fluide, e ad accompagnare il tutto c’è una discreta dose di computer grafica, la quale però a volte stona con lo stile fumettoso del resto del disegno.
Dal punto di vista del filone di fondo, Metropolis versione animata riprende almeno in parte gli scenari di tensione sociale del più famoso Metropolis, nonché qualche riferimento antico: la ziqqurat babilonese (nel Metropolis originale c’era direttamente Iside), la Torre di Babele (citata in entrambi) e Marduk (onestamente non mi ricordo se vi fosse un Marduk nel Metropolis di Fritz Lang).
Citazioni già curiose nel Metropolis europeo, e ancora più curiose nel Metropolis giapponese, il quale però rimane su un piano più citazionista, mentre Lang aveva cosparso il suo film di molti elementi simbolico-esoterici… in modo anche inquietante.
Globalmente parlando, ho gradito assai Metropolis di Rintaro: è un bel film d’animazione, teso nelle vicende ma abbastanza leggero nel tono generale, che propone bellezza e contenuti.
Non è un prodotto imperdibile, e forse patisce un po’ il confronto con il suo più nobile omonimo, ma ha un suo valore, soprattutto come film d’animazione.
Fosco Del Nero
Titolo: Metropolis (Metoroporisu).
Genere: anime, animazione, cyberpunk, fantascienza.
Regista: Rintaro.
Anno: 2001.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: qui.
Genere: anime, animazione, cyberpunk, fantascienza.
Regista: Rintaro.
Anno: 2001.
Voto: 7.5.
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