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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 31 marzo 2021

Conan, il ragazzo del futuro - Hayao Miyazaki, Keiji Hayakawa

La recensione di oggi riguarda uno dei cartoni animati cui sono più affezionato in assoluto, che guardavo più che volentieri da bambino/ragazzino, che mi son visto volentieri ora da adulto e che ha contribuito a dare il via alla mia passione per l’animazione vera e propria, quella seria e non quella concepita solo per intrattenere/distrarre i bambini: parlo di Conan, il ragazzo del futuro.

Non a caso, dietro la sceneggiatura e la regia di Conan, il ragazzo del futuro c’è Hayao Miyazaki (oltre a Keiji Hayakawa), che nei decenni seguenti sarebbe diventato il regista di film d’animazione più brillante in assoluto, creatore di capolavori come Nausicaa della valle del ventoLaputa - Castello nel cieloPrincipessa MononokeLa città incantataIl castello errante di Howl e altri ancora. 
E non mi metto a parlare dello Studio Ghibli altrimenti non la finiamo più, per cui torniamo a Conan, il ragazzo del futuro, serie animata composta da 26 episodi prodotta nel 1978 sulla base del romanzo The incredible tide di Alexander Key, da cui tuttavia ha preso liberissimo spunto rispettandolo solo parzialmente e ampliandolo.

La serie, dapprincipio prodotta solo per il Giappone, sulle prime non ha ottenuto un grande riscontro, salvo poi riscattarsi nei passaggi televisivi successivi e divenire infine un fenomeno mondiale e una serie televisiva culto.

Ecco la trama sommaria di Conan, il ragazzo del futuro: nel 2008 la Terra subisce una sorta di apocalisse; durante la Terza Guerra Mondiale due nazioni nemiche lanciano varie bombe elettromagnetiche che devastano gravemente il pianeta, alterandone in modo definitivo la morfologia e, più nel dettaglio, facendo sprofondare i grandi continenti. In breve: la gran parte della superficie terrestre è sparita, e così buona parte l’umanità. Si salvano alcune isole, divenute piccole comunità indipendenti, come la bella Hyarbor, sulle quali vuole imporre il proprio giogo Indastria, una sorta di città-stato di stampo sempre più totalitario e distopico che, nonostante l’esempio scellerato della guerra e della distruzione, punta ancora su dominio, tecnologia e armi.
Contro di essa, circa vent’anni più tardi, si batteranno il protagonista Conan, un ragazzino super-forzuto, il suo amico Gimsey, che pure lui non scherza in quanto a forza, la dolce Lana, nipote del Dottor Rao, genio della fisica che si rifiuta di consegnare a Indastria i segreti dell’energia solare onde evitare una nuova ecatombe, e vari altri personaggi. Tra questi, i più significativi, e piuttosto altalenanti nei loro schieramenti, sono il Capitano Dyce e la soldatessa Mosley.
Il cattivo di turno, che oltre ad essere cattivo è anche piuttosto ottuso, è Repka, sorta di despota via via plenipotenziario.

Conan, il ragazzo del futuro semplicemente ha contribuito ad educare alcune generazioni di bambini e ragazzini, e credo bene: i valori che emergono dalla serie animata sono il coraggio, l’amore, la dolcezza, la coerenza, il rispetto per la natura, il rifiuto della guerra, il pericolo della ricerca scientifica priva di coscienza… valori che poi sarebbero stati portati avanti dallo Studio Ghibli in quasi tutte le sue pellicole.
Tutto ciò non è poco, specie se immerso in un’avventura dal taglio epico, in una storia d’amore infantile e pura, in tanta azione (molto fantasiosa e poco realistica invero), in tanti scenari di grande bellezza (su tutti l’isola di Hyarbor) e anche in qualche perla di saggezza espressa espressa anche a parole, oltre che negli eventi, come le citazioni che seguono. 

“La terra e il mare generano flora e fauna grazie al Sole.
Gli esseri umani possono vivere liberamente solo secondo le leggi della natura.”

“Da sempre l’essere umano subisce una selezione naturale quando si presentano dei cambiamenti.
In sostanza la natura ha sempre fatto da giudice nello stabilire chi avrebbe dato origine alla civiltà seguente.”

“Tu devi lasciarli liberi di fare quello che desiderano.
Vedranno partire la civiltà del futuro dalle rovine del loro vecchio mondo.”

Commovente in particolare il rapporto affettuoso/amoroso tra Conan e Lana, sorta di emblema della purezza sentimentale. Peraltro, l’opera possiede tanto l’energia maschile (Conan, forza, coraggio, azione, esplosività) quanto l’energia femminile (Lana, dolcezza, apertura, perdono, intuizione)… e probabilmente non si tratta di un fattore casuale, giacché gli orientali tendono spesso a mettere qualcosa di profondo nelle loro opere, derivante quando dal tao, quando dal buddhismo e quando da altro.
Tale rapporto infantile-adolescenziale si sarebbe poi visto nei successivi film di Miyazaki, per esempio Laputa.

In conclusione, Conan, il ragazzo del futuro è una serie animata di rara bellezza, che merita di esser vista ad ogni età e conserva il suo valore inalterato anche adesso, a distanza di oltre quarant’anni dalla sua produzione; un bell’esempio per tante produzioni contemporanee, sicuramente più tecnologiche ma altrettanto sicuramente meno brillanti e meno educative.

Fosco Del Nero



Titolo: Conan, il ragazzo del futuro (Mirai shonen Konan).
Genere: anime, animazione, commedia, azione, sentimentale.
Regista: Hayao Miyazaki, Keiji Hayakawa.
Anno: 1978.
Voto: 8.5.
Dove lo trovi: qui.



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