Tristana è il quinto film di Luis Bunuel che vedo, ma a essere onesto è il primo che non mi è piaciuto troppo.
Per la cronaca, i primi quattro sono stati i seguenti: La via lattea, Il fascino discreto della borghesia, Quell’oscuro oggetto del desiderio e Bella di giorno.
Essenzialmente, sono gli ultimi lavori del regista aragonese, datati dal 1967 al 1977. Lo stesso film Tristana è di quel periodo, dal momento che è stato girato nel 1970, e si inserisce agevolmente nel filone antiborghese, ambientato in questo caso nella Spagna del 1930 circa.
Ed ecco la trama sommaria di Tristana: siamo a Toledo, e siamo nella casa di Don Lope (Fernando Rey, attore icona di Bunuel), un uomo di buone maniere a modo e rispettato, nonostante il suo anticlericalismo e i suoi eccessi in fatto di donne. Egli ha con sé la serva Saturnia, e anche la giovane e bella Tristana (Catherine Deneuve, anche lei attrice simbolo di Bunuel), di cui l’uomo è dapprima tutore e poi amante. Un amante piuttosto geloso e opprimente, tanto che la giovane non tarderà a cercare rifugio altrove, innescando una serie di eventi dagli esiti poco felici…
… come promette il titolo stesso del film, con la parola “trista” che, nel suo significato etimologico, oscilla tra la tristezza e la cattiveria; elementi che nel film abbondano entrambi.
In Tristana si vedono i temi tipici di Bunuel: la figura elegante e fascinosa della borghesia, al contempo la sua smania di potere sugli altri, le figure maschili che desiderano le più giovani figure femminili, il ruolo ambiguo della donna, oscillante tra sottomissione, manipolazione e perdita dell’innocenza, l’anticlericalismo, e via discorrendo.
In Tristana si aggiunge, evidente, un certo senso di decadenza: le strade, le case, la figura stessa di Don Lope, la decadenza morale di ambo i personaggi principali, per quanto in momenti e in direzioni differenti (decadenza morale che diviene anche decadenza fisica, seppur anche in questo caso in modi diversi).
Ho tuttavia il dubbio di aver visto una versione censurata del film, giacché quel che ho visto io durava 93 minuti, mentre online leggo di 99 e addirittura di 105 minuti; se non si tratta di censura, dunque, quantomeno si tratta di differenti versioni.
In conclusione, ho gradito sufficientemente Tristana, ma ho gradito di più gli altri film di Luis Bunuel che ho visto.
Il regista comunque è evidentemente di gran valore, per cui vedrò qualche altra sua opera in futuro.
Fosco Del Nero
Titolo: Tristana (Tristana).
Genere: drammatico, sentimentale.
Regista: Luis Bunuel.
Attori: Catherine Deneuve, Fernando Rey, Franco Nero, Jésus Fernandez, Lola Gaos, Antonio Casas, Vicente Soler, Fernando Cebrián.
Anno: 1970.
Voto: 6.
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