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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

lunedì 27 dicembre 2010

Mignon è partita - Francesca Archibugi

Mignon è partita è il film di esordio di Francesca Archibugi, regista nota per la sensibilità con cui tratteggia storie e sentimenti di bambini e adolescenti.
Il film ha riscosso da subito un buon successo, tanto di critica quanto di pubblico, tanto da ottenere ben cinque David di Donatello e due Nastri d’Argento nel 1989.

I suoi protagonisti sono i giovanissimi Leonardo Ruta (la voce narrante della storia) e Céline Beauvallet (la Mignon di cui al titolo), mentre completano il cast Stefania Sandrelli, Massimo Dapporto e Francesca Antonelli.

Ecco in sintesi la trama di Mignon è partita: Mignon, quindicenne parigina dall’aria molto sofisticata benché un po’ snob e antipatica, si trasferisce suo malgrado a Roma, presso il ramo “basso” della famiglia Forbicioni.

Nella Città Eterna, tuttavia, non l’attende la felicità, un po’ per lo stile di vita assai differente da quello cui era abituata, un po’ per la grande distanza culturale e umana dai suoi cinque cugini, tra i quali l’unico con cui instaura un rapporto è il tredicenne Giorgio, ragazzino più intellettuale e introspettivo di quanto non farebbe pensare l’età, e che svilupperà presto per lei un certo interesse…

Mignon è partita sta a metà strada tra commedia e film drammatico, oscillando in maniera molto vistosa tra i due estremi; dietro al tono leggero del narrato vi stanno infatti infelicità, tentati suicidi, tradimenti, furti, etc.

La mia impressione, guardandolo, è stata da subito quella di un Il tempo delle mele (celeberrimo film francese di qualche anno prima) all’italiana, quindi un poco più intellettualoide… pure troppo, posto che è assai improbabile che un tredicenne si esprima come Giorgio (beh, a dirla tutta è difficile trovare anche degli adulti che parlano come lui).

Una caratteristica palese del film è quella di avere dei personaggi piuttosto stereotipati: l’adolescente introverso e timido, la francese con la puzza sotto il naso, il ragazzo di borgata bulletto, i genitori assenti (ok, esistono genitori poco presenti in famiglia, ma qua succede tutto senza che padre o madre sappiano o capiscano un accidente).

Si aggiunga inoltre che la recitazione degli attori protagonisti non è a mio avviso trascendentale, e parlo tanto dei piccoli quanto dei grandi (Sandrelli e Dapporto, vincitori di premi mio avviso immotivati per questa pellicola), come non è notevole il resto del film dal punto di vista di fotografia e montaggio.

Niente di buono, quindi?

In realtà non è proprio così, visto che Mignon è partita comunque coinvolge, e al suo termine lascia un sapore agrodolce, nonché un ricordo positivo.
Probabilmente, dunque, la Archibugi non è (era, il tempo coniugatelo pure voi) una regista strepitosa dal punto di vista tecnico, ma comunque abile a tratteggiare personaggi e storie di genere adolescenziale.

Nota positiva per i secondi finali, che assurgono a morale e insegnamento della storia.

Fosco Del Nero



Titolo: Mignon è partita (Mignon è partita).
Genere: commedia, sentimentale, adolescenziale, drammatico.
Regista: Francesca Archibugi.
Attori: Leonardo Ruta, Céline Beauvallet, Francesca Antonelli, Stefania Sandrelli, Massimo Dapporto, Micheline Presle, Daniela Morelli, Jean-Pierre Duriez, Daniele Zaccaria, Lorenzo De Pasqua.
Anno: 1988.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.

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