La recensione odierna su Cinema e film è dedicata a un film di Vincenzo Natali, regista (americano, non italiano) di pellicole low cost che ha conquistato un certo successo anni fa grazie a The cube – Il cubo, cui sono seguiti poi degli altri progetti ugualmente di genere fantastico-psicologico, ma di minor spessore e potenza evocativa.
Cypher, per l’appunto il film di oggi, è stato girato nel 2002, ed anch’esso rispetto il binomio tipico di Vincenzo Natali: una scenografia fantascientifica e un profilo psicologico.
Ecco la sua trama in grande sintesi: siamo in un prossimo futuro, e seguiamo la vita di Morgan Sullivan, persona trascurabile e di poca importanza che, stanco della sua vita (moglie, lavoro, etc), decide di avviare una carriera come spia alla Digicorp.
Viene così inviato ai congressi delle aziende rivali, che registra di nascosto.
Qualcosa però non torna, come gli rivelerà tale Rita, e come sembrano indicargli le numerose e forti emicranie, con tanto di flash e visioni varie.
Morgan, che nel mentre ha assunto il nome finto di Jack Thursby, finisce per fare il controspionaggi per la società concorrente Sunways, fino a che nuovi dubbi si insinuano nella sua mente…
In buona sostanza, Cypher esplora, e non è certo il primo a farlo, i confini tra realtà e finzione, e lo fa in modo dichiarato, visto che questo tema è proprio il focus centrale del film.
Film che propone atmosfere cupe e ovattate, e lascia lo spettatore (e lo stesso Morgan!) in una situazione perenne di dubbio, se non proprio di disperazione.
Lo stesso protagonista, Jeremy Northam, comunica invariabilmente una sensazione di smarrimento, forse persino eccessiva (e forse non a caso di lui non si ricordano grandi interpretazioni passate).
A fargli da spalla, la bella e brava Lucy Liu (Ally McBeal, Charlie's angels, Kill Bill).
Il tema del rapporto tra realtà e finzione non è certo una novità, e peraltro i riferimenti eccellenti non mancano (in questo campo a me piace citare l’ispiratissimo Existenz di David Cronenberg, regista che non a caso è stato accostato a Natali); per farsi notare, dunque, occorre avere una certa qualità.
Cypher a mio avviso ne ha un po', anche se non “sfonda”; il personaggio principale è poco carismatico (forse da copione non doveva esserlo, ma sta di fatto che non cattura lo spettatore); la trama propone svolte radicali ogni dieci minuti, dando l’impressione di esagerare; praticamente non vi sono personaggi se non i due principali; i dialoghi non sono brillanti, giacché si è puntato tutto sull’atmosfera di opprimente incertezza.
Il film in conclusione si conquista una stretta sufficienza (forse neanche quella), ma a parer mio non va oltre.
Fosco Del Nero
Titolo: Cypher (Cypher).
Genere: fantascienza, psicologico.
Regista: Vincenzo Natali.
Attori: Jeremy Northam, Lucy Liu, Timothy Webber, Nigel Bennett, David Hewlett.
Anno: 2002.
Voto: 6.
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