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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 13 marzo 2018

Ernest e Celestine - Vincent Patar, Benjamin Renner

Continua il filone di film d’animazione: per un bel po’ di tempo non ne avevo guardato, per cui se ne erano accumulati tanti da vedere.
Gli ultimi tre esemplari erano stati Il gigante di ferro, The congress e La bottega dei suicidi, mentre oggi tocca a Ernest e Celestine.

Si tratta di un film d’animazione franco-belga… e la cosa depone bene, giacché la scuola d’animazione francese è all’avanguardia in Europa: meno tecnologica e spettacolaristica della cugina d’oltreoceano, ma in compenso spesso più profonda e tendente all’elemento artistico-espressivo.

Ernest e Celestine, diretto dal duo Vincent Patar e Benjamin Renner, sceneggiato dallo scrittore Daniel Pennac sulla base degli originali libri per bambini della disegnatrice Gabrielle Vincent, rispetta in pieno tali premesse, risultando originale, creativo e gradevole.

Ecco la sua trama sommaria: orsi e topi sono nemici giurati, e si evitano a vicenda. I primi vivono in alto, in una città molto grande, mentre i secondi vivono in basso, in una città più piccola, a dimensione di topo, nei paraggi delle fogne.
L’antipatia e il timore tra le due specie si sono nutriti di generazione in generazione: i topi hanno paura di essere uccisi e mangiati dagli orsi, mentre gli orsi (soprattutto le orse) hanno disgusto dei topi e hanno paura che contagino loro qualche brutta malattia.
Tutto ciò continua fino a che l’orso Ernest e la topina Celestine si conoscono e, in qualche modo bizzarro, fanno amicizia.

Date tali premesse, è chiaro che il film, dietro la trama fiabesca e leggermente avventurosa, va a parlare di diversità e di accettazione, ma anche della possibilità di affetto e amore in ogni caso, sottolineando che le barriere se le mettono gli individui e basta, non essendoci per conto loro.
No pregiudizi, dunque, e sì all’amore… tra orsi e topi, ma anche tra uomini e animali, e tra gli uomini in generale.
Ci tengo però a fare una precisazione: quando si parla di superamento delle diversità, si intende su un piano orizzontale: ossia, io sono giallo, tu sei rosso, ma la cosa non ci importa e facciamo amicizia comunque; oppure, a me piace il calcio, a te piace il baseball, ma ciò non è un ostacolo e facciamo amicizia comunque; ancora, io mangio ramen, tu mangi spaghetti, e va benissimo e facciamo amicizia comunque. 
Il piano verticale invece afferisce al livello dell’evoluzione, della persona come individuo singolo e di un popolo come gruppo; anche su questo piano vi sono differenze e vi sono persone e popoli più o meno avanti nell’evoluzione (negarlo è semplicemente infantile). Chi si fa fautore dell’incontro tra i popoli, come me ad esempio, lo deve fare sul primo piano, e non in maniera indiscriminata (ossia senza discernimento) sul secondo. Farlo in maniera indiscriminata e senza discernimento significa far entrare nel proprio suolo nazionale genti ancora avvezze alla schiavitù, allo sfruttamento di donne e bambini, a violenze di ogni tipo. Ricordatevi sempre di questi due piani quando si parla di immigrazione… ma in realtà di qualsiasi cosa della vita, dal cibo ai film.

Torniamo ad Ernest e Celestine: abbiamo buone emozioni e buoni propositi, dunque, che sono accompagnati da un’animazione leggera e delicata in stile acquerello, con tanti toni pastelli ugualmente delicati e gradevoli.

Merita un commento anche la colonna sonora: davvero bella, quasi tutta nella lingua originale francese, la quale dà un tocco di antico alla storia, che sembra in effetti sospesa nel tempo.
Quel che è tradotto, però, ossia le canzoni di Ernest sul marciapiede, è ugualmente delizioso.

Per il resto, non c’è molto altro da dire: Ernest e Celestine scivola via in modo lieve e scorrevole, e arriva alla sua fine lasciando un sorriso dolce sul volto dello spettatore.
Ancora una volta, la scuola d’animazione francese si dimostra all’avanguardia in Europa; l’Italia purtroppo è ben lontana in tale settore, per non dire quasi del tutto assente. Peccato.

Fosco Del Nero



Titolo: Ernest e Celestine (Ernest & Celestine).
Genere: animazione, fantastico, commedia.
Regista: Vincent Patar, Benjamin Renner.
Anno: 2012.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: qui.

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