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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 21 maggio 2008

I due superpiedi quasi piatti - E.B. Clucher

Ecco un'altra delle mie grandi passioni: i film con Bud Spencer (vero nome Carlo Pedersoli) e Terence Hill (all'anagrafe Mario Girotti).

La coppia, che è stata a lungo protagonista del cinema italiano, ha girato assieme ben diciassette film, con questo I due superpiedi quasi piatti che è stato il decimo della serie.

Peraltro, ne approfitto in tale sede per citare anche chi si è "preso la briga" non solo di scoprire e lanciare il duo, ma anche di scrivere i film di maggior successo cui Bud e Terence hanno partecipato, a cominciare da Lo chiamavano Trinità (1970) e Continuavano a chiamarlo Trinità (1971), quest'ultimo, semplicemente, il film italiano che ha incassato di più al mondo (e scusate se è poco): il regista e sceneggiatore in questione è E. B. Clucher (nome d'arte di Enzo Barboni).

Se devo essere onesto, tuttavia, i film della coppia Bud & Terence che preferisco non sono quelli del cosiddetto "spaghetti western", ma quelli metropolitani, e guarda caso i miei favoriti in assoluto li ha diretti proprio E. B. Clucher: parlo di I due superpiedi quasi piatti (1976) e di Nati con la camicia (1983).

Finita la lezione di storia, veniamo al film: chiunque lo abbia visto non potrà che ricordarsi dell'introverso Wilbur Walsh - Bud Spencer ("Dì al vescovo che il grande drago ha già seguito il consiglio della puzzola... e c'è rimasto fregato"), del guascone Matt Kirby - Terence Hill ("C'ho il crimine nel sangue, io"), del mitico capitano McBride ("Fortuna la chiama? Io dico buon addestramento!"), di John Philip Forsythe detto Geronimo ("Ricordatevi di Alamo!"), di Galina Kocilova ("Ruspa, Galina, ruspa!") o della dolce Susy Lee ("Il mio onorevole nonno dice che è difficile leggere nei vostri grandi occhi bovini e inespressivi, ma sente che il grande drago è buono, e il tigrotto è furbo e svelto") .

E che dire delle scene dello storpio e del sordomuto ("Grazie omone"), dell'incidente stradale ("Ma quello è matto! Io c'ho lo stop, lui c'ha la precedenza e pretende di passare prima di me"), del tipo sospetto di fronte alla gioielleria sulla ventiquattresima strada ("Una telefonata di un cittadino ci ha avvertito che c'era un tipo sospetto di fronte alla gioielleria della 24esima strada: lo abbiamo beccato col sorcio in bocca!"), di tutte le volte in cui il capitano McBride mostra di preferire Terence Hill a Bud Spencer ("Kirby capo pattuglia"), o di quando Terence Hill entra in una casa cinese dicendo "banzai" (parola giapponese che letteralmente significa "diecimila anni" e che è usata come auguri di una vita lunga: più o meno come se qualcuno entrasse in casa nostra dicendo "mille di questi giorni" in portoghese)?
Semplicemente mitico.

Ecco in breve la trama de I due superpiedi quasi piatti: Wilbur e Matt, conosciutisi al molo 16, sono due disoccupati alla ricerca del colpo della vita, individuato in una rapina alle buste paga di un supermercato.
Ma qualcosa va storto, e i due si ritrovano in pochi secondi da potenziali criminali ad allievi del corso poliziotti, che peraltro, nonostante i loro generosi tentativi di venire cacciati, superano con successo.
E, nel mentre, indagano al caso di un cinese che avevano entrambi incontrato al porto proprio il giorno in cui si erano conoscuti.

I due superpiedi quasi piatti è semplicemente un film imperdibile.
E, tra l'altro, mi stavo dimenticando di citare le splendide musiche di Guido e Maurizio De Angelis (gli Oliver Onions)!

Fosco Del Nero



Titolo: I due superpiedi quasi piatti (I due superpiedi quasi piatti).
Genere: commedia, comico.
Regista: E.B. Clucher (Enzo Barboni).
Attori: Bud Spencer, Terence Hill, David Huddleston, Luciano Catenacci, Riccardo Pizzuti, Jill Flanter, April Cloud, Laura Gemser, Claudio Ruffini, Luciano Rossi.
Anno: 1976.
Voto: 8.5.
Dove lo trovi: qui.

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