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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 1 settembre 2020

Elliott, il drago invisibile - Don Chaffey

Nei miei frequenti viaggi indietro nel tempo bazzico spesso tra gli anni “60 e “70, alla ricerca di film di valore o semplicemente di film visti da bambino e di cui nel mentre mi ero dimenticato.
Così, mi sono imbattuto in Elliott, il drago invisibile, che non sono sicuro di aver visto da piccolo, e anzi credo di no, altrimenti mi sarebbe rimasto impresso nella memoria, ma che in compenso mi ricordo bene che avevo intravisto in una sorta di trasposizione cartacea, un libro illustrato per bambini tratto dal film. Lo avevo trovato nella biblioteca della mia scuola elementare e lo avevo guardato.

Ma bando ai ricordi e vediamo la trama sommaria di Elliott, il drago invisibile, film Disney del 1977 realizzato a tecnica mista, parte recitato e parte animato (una parte minore, comunque): Peter (Sean Marshal) è un povero orfanello di una decina d’anni di età, che è stato legalmente comprato (così vien detto nel film) dalla perfida famiglia Gogan, che lo sfrutta per farlo lavorare. Il ragazzo riesce a scappare, aiutato anche da Elliott, un drago invisibile che assiste il piccolo nelle sue avventure tra campagne e villaggi del Maine.
Di spostamento in spostamento, il bambino s’imbatte in Nora (Helen Reddy), una giovane donna che s’impietosisce e gli offre ospitalità nel faro di cui lei e suo padre sono custodi. Ma sono alle porte nuovi problemi: i Gogan continuano a cercare Peter, mentre il drago è ambito da tale Dottor Terminus, che lo vorrebbe smembrare e poi vendere come rimedio di salute.

Dopo i primi minuti di visione del film, e sentita la prima canzone un po’ melensa, avevo timore di trovarmi davanti a un film per famiglie troppo sdolcinato e melenso. Per carità, quella componente c’è, ma non è così forte, e il prosieguo del film gli renderà giustizia.
Tuttavia, occorre dire che le numerose canzoni che si sentono son molto meglio in lingua originale che in italiano, laddove diventano più melodico-melense, a volte persino col testo slegato dal contesto e nettamente cambiato (ma perché?).
Quindi, consiglio nel caso di procurarsi l’audio in lingua originale… o almeno le sole canzoni, magari con sottotitoli a supporto.

Elliott, il drago invisibile non è tecnicamente strepitoso, e forse non lo era nemmeno per quegli anni, che in fin dei conti erano gli ultimi anni “70. Per diversi altri aspetti è peraltro un po’ ingenuotto, ma d’altronde il suo target erano famiglie e bambini, per cui va bene.
La colonna sonora è di ottima qualità… in inglese, ma perde punti in italiano, come detto.
Personaggi piuttosto stereotipati, ma cast ottimo.

Il finale è letteralmente una copia di Mary Poppins, di cui forse voleva ripercorrere le orme (la presenza fantastica e forte che arriva, sistema le cose e poi, una volta risolto tutto, se ne va).
Nel complesso il film è discreto, ma non imperdibile.

Fosco Del Nero



Titolo: Elliott, il drago invisibile (Pete’s dragon)
Genere: commedia, musicale, fantastico.
Regista:  Don Chaffey.
Attori: Sean Marshal, Helen Reddy, Shelley Winters, Mickey Rooney, Red Buttons, Jim Dale, Jeff Conaway.
Anno: 1977.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.


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