Avevo trovato Lovecraft country consigliata in rete e, per questo, avevo deciso di vederla: oltre ad avere resoconti positivi, dura una sola stagione, di dieci episodi e, come recita il nome, è ispirata al lavoro di Lovecraft.
In verità, il nome di Lovecraft è solo uno specchietto per allodole per attirare utenti, e la serie va a parare su tutto tranne che sui miti di Cthulhu.
Inoltre, è talmente brutta, greve e direi anche disgustosa, che ne ho interrotto la visione dopo cinque episodi, persino interrompendo il quinto a un certo punto, per metterla da parte.
La recensione dunque si basa sui primi cinque episodi, e non su tutti e dieci, e intende essere un salvagente per coloro che la leggessero e fossero indecisi se guardare o meno Lovecraft country - La terra dei demoni: non fatelo.
Partiamo dalla trama sommaria: siamo negli Stati Uniti del 1950, quando ai neri era ancora impedito, per via della segregazione razziale, entrare in molti esercizi commerciali o pubblici, specialmente nelle zone di provincia, che in tal senso potevano risultare anche pericolose per gli incauti viaggiatori di colore.
Un dì, il protagonista Atticus, lo zio George e l’amica Letitia partono in viaggio per “testare” in chiave razzista/antirazzista alcuni paesi e alcuni ristoranti, in modo da poterli “recensire” nella guida per i viaggiatori di colore (che ai tempi poteva letteralmente salvare la vita, o comunque risparmiare molti guai).
Troveranno ben peggio che il razzismo, ossia dei terribili mostri, nonché una comunità di bianchi avvezzi a tali mostri, e anzi avvezzi all’utilizzo della magia, tramite logge e sette di vario tipo.
Fin qui, ossia sino al primo episodio, la serie pare anche interessante: la tematica razziale pare un po’ troppo calcata, ma è un peccato veniale.
Quel che diventa peccato mortale è che la serie peggiora rapidamente in termini di volgarità e grettezza, sino a livello quasi inqualificabili: possibile che all’umanità attuale piacciano tali cose?
Le cose divengono un po’ più chiare più avanti, quando si intuisce che Lovecraft country - La terra dei demoni non è altro che l’ennesimo prodotto d’intrattenimento di propaganda e, in ciò, rispetta tutti i canoni dell’agenda mondialista: vittimismo razziale, violenza, volgarità di ogni tipo, sessualità di livello bassissimo, manipolazione LGBT e dintorni, tanta confusione (certamente voluta) su esoterismo e occultismo.
In tutto ciò, dov’è Lovecraft?
Non c’è, se non in qualche libro citato e basta.
Almeno, nella metà della serie che ho visto: se vien mostrato qualcosa dopo, non so, ma rimane il fatto che i racconti e i romanzi di Lovecraft non hanno niente a che fare con omosessuali, transessuali, violenze sessuali, volgarità, razzismo, etc.
Nello scrivere la recensione, apprendo che l’opera è tratta da un libro, omonimo… in cui però non c’erano le sottostorie omosessuali e transessuali, e probabilmente altro ancora, come capita quasi sempre con le conversioni dei film e delle serie televisive recenti, di Netflix, HBO, Amazon e soci vari: prendono le storie e ci aggiungono la loro propaganda/manipolazione.
Davvero inqualificabile… nonostante tutti i riconoscimenti che l’opera ha ottenuto, probabilmente assegnati da personaggi facenti parte del medesimo entourage (un po’ come i premi nobel per la pace o l’Eurovision, assegnati a tavolino sempre nell’ottica dell’agenda mondialista).
Il risultato di pubblico, comunque, è stato che la serie è stata cancellata dopo una sola stagione, per carenza di ascolti. A quanto pare l'umanità non è ancora scesa così in basso, per quanto ci stiano provando a farla scendere.
Fosco Del Nero
Titolo: Lovecraft country - La terra dei demoni (Lovecraft country).
Genere: horror, drammatico, grottesco.
Ideatore: Misha Green.
Attori: Abbey Lee, Chase Brown, Aunjanue Ellis, Marcus A. Griffin Jr., Jonathan Majors, Wunmi Mosaku, Jurnee Smollett-Bell, Courtney B. Vance, Michael Kenneth Williams, Jada Harris.
Anno: 2020.
Voto: 2.
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