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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 28 febbraio 2017

A history of violence - David Cronenberg

Ogni tanto adocchio recente film di David Cronenberg, speranzoso di rivedere uno di quei film surreali e bizzarri che ne avevano caratterizzato la prima parte di carriera, quella che gli ha dato la fama peraltro, prima che egli svoltasse decisamente verso i film drammatici a sfondo sociale.

È con questo spirito che mi sono avvicinato a Una storia di violenza - A history of violence… anche se la descrizione della trama letta online lasciava poche speranze nel fatto che il geniale autore di Existenz o Il pasto nudo fosse resuscitato.

E, peraltro, questo non è il primo film del “secondo Croneberg” che vedo, giacché avevo già visto La promessa dell’assassino, sempre con Viggo Mortensen come protagonista (e anche quello si muoveva tra relazioni umani, drammi personali, violenze varie e cose simili), nonché Spider, questo con Ralph Fiennes (film meno action, ma più psicologico).

Andiamo subito alla trama di A history of violence: Tom Stall (Viggo MortensenLa compagnia dell’anelloLe due torri, Il ritorno del re, Carlito's way) è un brav’uomo che vive in una cittadina americana con la moglie Edie (Maria Bello; La vita segreta della signora Lee) e i due figli Jack e Sarah.

La donna è un avvocato, mentre l’uomo gestisce una tavola calda americana, e quindi si muove tutto il giorno tra caffè, torte, e cibo vario.

Un bel giorno entrano nella suddetta tavola calda due criminali, autori di efferate rapine nei giorni precedenti, e minacciano l’ennesima strage anche nel locale di Tom…
… il quale però reagisce in modo più pronto, lucido e spietato di quanto si sarebbe potuto supporre conoscendo il tranquillo uomo di provincia che era.

L’uomo sventa il tentativo di omicidio plurimo e diventa una specie di eroe locale, finendo anche su giornali e tv nazionali…
… e attirando così in paese degli uomini che sono superconvinti di averlo conosciuto in ben altre vesti, e con in mano coltelli e pistole.

Essenzialmente Una storia di violenza si muove su due binari: da un lato quello visivo, che ci racconta quel che succede nella vita di Tom e della sua famiglia, con tanto di casa, scuola, tavola calda, centri commerciali, visite non gradite, etc, e dall’altro lato quello introspettivo-psicologico, che ci mostra come un inaspettato evento esterno possa cambiare tutto, compreso il punto di vista che si ha sulle cose e che si riteneva essere solidissimo.

Il film peraltro è tratto da un fumetto, rispetto al quale è stato modificato qualcosa in termini di nomi e trama, pur essendo in buona parte ad esso fedele.

Nel complesso, A history of violence non mi ha annoiato, anche se, continuo a dire, il Cronenberg geniale che esplorava i temi della dualità tra veglia e sonno, realtà e finzione, e che aveva prodotto film come Existenz (un capolavoro), Il pasto nudo (un gran film), nonché tutta una pletora di film tra l’inquietante e il simbolico, come Videodrome o Il demone sotto la pelle, era tutta un’altra cosa, e purtroppo è ancora latitante.

Forse perché il nuovo Cronenberg, proprio per il fatto di essere meno geniale, meno bizzarro e più convenzionale piace di più al folto pubblico, e infatti si guadagna nomination e premi in quantità, che in precedenza al contrario gli sfuggivano.
Scelte della vita…

Fosco Del Nero



Titolo: A history of violence (A history of violence).
Genere: drammatico, thriller.
Regista: David Cronenberg.
Attori: Viggo Mortensen, Maria Bello, Ed Harris, William Hurt, Heidi Hayes, Ashton Holmes, Peter MacNeill, Stephen McHattie, Greg Bryk, Kyle Schmid, Sumela Kay.
Anno: 2005.
Voto: 5.5.
Dove lo trovi: qui.

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